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Recensione Serie TV & Film

The 8 show: quando il tempo è denaro

Erika V. Lanthaler • 7 Giugno 2024

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Da poco arrivata sulla piattaforma streaming, la nuova serie thriller coreana ha già spopolato e conquistato il pubblico italiano. Ma di cosa parla?

Ormai lo sappiamo, al pubblico piacciono le storie di giochi di sopravvivenza in cui i partecipanti devono superare delle prove per poter tornare a casa. Netflix lo sa perfettamente e, prima nel 2020 con Alice in Bordeland e poi nel 2021 con Squid Game, ha deliziato i suoi adepti con storie di sopravvivenza da brividi e in cui i partecipanti non solo morivano tra atroci sofferenze, ma la loro storia, ancora, commuoveva chi seguiva lo svolgersi degli eventi. Entrambe le serie sono diventate fenomeni virali, quasi a pari merito e con un boom di visualizzazioni, seguite da un’ossessione quasi impareggiabile per Squid Game, che tornerà con una seconda stagione prossimamente sugli schermi di Netflix.

Sebbene "The 8 Show" appaia fin dall’inizio la copia di Squid Game, ciò è solo un’apparenza e, come il detto suol dire, l’apparenza inganna.

L’inizio è proprio alla Squid Game: il nostro protagonista sta scappando dai suoi creditori e, ovviamente, non ha un soldo per poter restituire ciò che gli hanno prestato. In una manciata di minuti abbiamo la sua storia: un poveretto che si è lasciato abbindolare e a cui, poi, hanno rubato tutti i soldi, riceve una chiamata per un gioco. Arriva sul posto accompagnato da una limousine, tappeto rosso all’entrata, entra in un teatro vuoto, sul cui palcoscenico c’è un tavolo. Su quest’ultimo il protagonista deve fare una scelta: o raccogliere i soldi che gli vengono offerti in contanti oppure partecipare al gioco descritto nella busta. Una volta fatta la scelta, però, il concorrente non potrà più ritirarsi fino alla fine del gioco. Prima di iniziare deve anche scegliere una carta dall’1 all’8, senza una reale spiegazione. Il protagonista sceglie il numero 3: si alza il sipario, la storia inizia.

Che lo show infinito abbia inizio:

8 partecipanti, divisi in 8 piani e in altrettante stanze in cui possono comprare oggetti tramite il conto che il display della camera presenta. All’arrivo nella stanza, il partecipante riceve un’ulteriore busta contente le regole del gioco:

  1. Tutto ciò che viene comprato deve rimanere in camera, nulla può essere portato fuori.
  2. Tutto ha un prezzo che, ovviamente, viene detratto dal guadagno singolo di ogni partecipante.
  3. Ognuno dei partecipanti può usufruire dell’interfono per fare richieste.
  4. Cibo e acqua sono, tecnicamente, gratuiti e garantiti ogni giorno.
  5. Non si possono coprire le telecamere presenti.
  6. Tutti i partecipanti devono stare nelle loro stanze da mezzanotte alle 8 del mattino seguente.
  7. Se si vogliono comprare oggetti da usare al di fuori delle stanze, i partecipanti possono usufruire dell’interfono presente nella piazza principale.

Tutte queste regole assumono un significato diverso (forse quello reale e non quello ambiguo con cui tutto è iniziato), una volta che tutti e otto i personaggi della storia si trovano riuniti nella piazza in cui tutto si svolge. Una delle prime rivelazioni, per esempio, è dettata dal fatto che il guadagno di ogni stanza cambia in base al piano di riferimento: infatti, i partecipanti guadagnano in modo esponenziale, in base alla sequenza di Fibonacci. Inutile dire che in poco tempo sul set della storia si crea una microsocietà in cui si scontrano piani bassi contro i piani alti, in un susseguirsi di vicende e vendette che porteranno i partecipanti al limite della loro umanità.

Due gli obiettivi da portare avanti per tutti i partecipanti: guadagnare più tempo e, di conseguenza, guadagnare più soldi nelle loro stanze. Come fare? intrattenendo il pubblico che dalle telecamere di sorveglianza li osserva.

Quando il tempo è denaro

Non ci sono né vincitori né vinti in una storia in cui il cuore dell’uomo è corrotto dall’avidità e, ovviamente, "The 8 Show" non è da meno. Vero, non ci sono morti. Vero, non ci sono aguzzini che tengono sotto scacco i protagonisti. Ma forse, proprio per questo motivo, The 8 Show si presenta come una serie più cruenta e allo stesso tempo più paradossale rispetto a Squid Game o Alice in Bordeland. Coniugando la commedia con la tragedia, il risultato è una dark comedy in cui i protagonisti devono fare i conti con la propria umanità e disumanità.

La storia di the 8 show rimane interessante e incolla lo spettatore allo schermo proprio perché segue la linea direttiva della serie alla Squid Game, mantenendo un tono semiserio. E, ancora, la storia rimane interessante dal momento che è rappresentata da un climax di orrori e torture che da semplici sketch e gag diventano un circolo di azioni cruente in cui gli 8 partecipanti devono sopravvivere gli uni agli altri.

E forse, alla fine, il reale protagonista di tutta la serie è proprio il tempo che è denaro e che nella sua forma più materiale possibile, determina il susseguirsi di vicende al limite della credibilità.

The 8 show è ora disponibile su Netflix ed è basata sulla Webtoon Series “Money Game”.

Preparatevi a rimanere stregati dalla follia di questa storia.

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