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Recensione Serie TV & Film

The Boys S4: diventare ciò che si odia

Luca Dicesare • 30 Luglio 2024

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The Boys è tornato, tra super, scorrettezze e politica

Lo show di punta di Amazon Prime Video è finalmente tornato ,dopo la parentesi spin off di Gen V, generando un grande dibattito tra gli appassionati, tra chi ha apprezzato alcune trovate e chi invece non capisce la direzione della serie. Ma come si stanno muovendo Billy Butcher e i Boys?

Premesse

La stagione tre di The Boys si era conclusa lasciandoci con il fiato sospeso, dopo lo scontro con Soldier Boy abbiamo assistito ad un accenno della discesa di Patriota nella follia e nelle alte cariche dello Stato. Adesso la Vought è ancora più spietata di prima, la tensione sociale è alle stelle, Butcher deve affrontare i fantasmi del suo passato, Starlight ha un nuovo ruolo sulla scacchiera e il personaggio di Ryan sembra finalmente muoversi: insomma, c'era veramente tanta carne sul fuoco e di conseguenza tanto da raccontare

Di certo il compito non era semplice, di fatti ci sono dei punti in cui la stagione brilla come non mai, mentre altri che lasciano storcere il naso e portano delle conseguenze che ci lasciano alquanto indifferenti. Considerando poi il preciso momento in cui le puntate uscivano, in una concomitanza quasi spaventosa con il contesto attuale (specialmente quello statunitense), è normale che il dibattito sia grande.

I super nella politica

Questa è probabilmente la stagione dove più di tutti si discute riguardo alla presenza dei super nelle varie sfere della società, dal mondo dello spettacolo a quello della politica, mostrando come la Vought sia ormai un tuttuno con il tessuto sociale americano e facendo sorgere delle domande molto interessanti.

Vedendo la battaglia tra i sostenitori di Starlight e quelli di Patriota, è possibile analizzare alcuni punti che combaciano molto con la nostra realtà: il ritorno di un certo tipo di destre nel panorama politico, il ruolo dell'informazione e delle fake news, il fanatismo, le battaglie sociali e del politicamente corretto. Il tutto ci fa sicuramente pensare, con una satira diretta a colpire in particolar modo la società americana senza però colpire pienamente nel segno e finendo per risultare molte volte una caratteristica più di sfondo che di reale svolgimento narrativo.

Il ruolo di Patriota

Fin dalla prima stagione, tutti gli spettatori si sono accorti di quanto fosse fondamentale il personaggio di Patriota, non solo a livello narrativo, ma anche per l'incredibile performance da parte di Anthony Starr, capace di renderlo un personaggio iconico e con un certo peso nelle scene. Fortunatamente il supereroe più forte dei Sette rimane una costante, e anzi, potremmo addirittura dire che in questa stagione ha dato il meglio di sè.

"The Boys" ha sempre avuto grande considerazione di questo personaggio, estremamente affascinante al di là delle sue azioni disumane. In questa stagione scendiamo ancora di più nel percorso psicologico che si era delineato precedentemente. John, o meglio Patriota, nonostante la sua invunerabilità si dimostra il più sofferente dei personaggi della serie, un uomo che si nasconde dietro al suo personaggio da supereroe.

L'essere stato completamente abbandonato ed oggetto di sperimenti e studi pone Patriota in una situazione di solitudine e di difetto fin dalla sua nascita.  Cresciuto come una vera e propria arma ambulante, Patriota è alla continua ricerca di positività e accettazione da parte delle persone che gli si pongono davanti e per sopperire a queste insicurezze la sua mente crea un alterego invincibile, che non ha bisogno di niente e di nessuno e che grazie ai suoi poteri può fungere da guida per gli altri. John è ancora il ragazzino spaventato all'interno di quel laboratorio che si appella disperatamente alla figura di Patriota per sentirsi al sicuro e accettato dagli altri, perdendo la propria umanità in favore di quella da supereroe che però al posto di salvare gli altri intende solo salvare sè stesso. La discesa nella sua pische non è mai stata così tanto approfondita nelle precedenti stagioni.

E gli altri personaggi?

Qui giungiamo al problema principale della serie: il non riuscire a creare forti dinamiche anche per gli altri personaggi, riducendosi a ruotare principalmente attorno alla figura di Patriota che, per quanto dinamica e interessante, non è sufficiente a reggere l'intero show. Ad eccezione di Butcher e A-Train, tutti gli altri personaggi risultano abbozzati o con dinamiche già riviste nelle precedenti stagioni.

In particolar modo Frenchie e Kimiko hanno una dinamica scollegata con quanto mostrato precedentemente, con soluzioni narrative per Frenchie che sbucano all'occorenza senza un minimo di contestualizzazione per mandare avanti la trama oppure Kimiko che continua la sua battaglia personale con il suo passato senza però mai arrivare al sodo. Un discorso analogo per Hughie e Starlight, i quali proseguono la loro storia senza risultare granchè interessante.

Anche le aggiunte di nuovi personaggi come Sage e Firecracker non hanno aggiunto un granchè all'impatto generale della serie. Se analizziamo il personaggio di Sage ci renderemo conto di quanto sia letteralmente un gran buco nell'acqua, un personaggio all'apparenza centrale in questa stagione ma che poi si rivelerà utile solamente quando è la trama a richiederlo. Probabilmente il più grande problema di questa stagione di "The Boys" è il comportamento dei personaggi troppo affine alle richiesta della sceneggiatura piuttosto che comportarsi in maniera consona a quanto fatto precedentemente.

Conclusioni

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Possiamo dire che "The Boys" sia calata rispetto alle precedenti stagioni? Si: le prime due stagioni avevano degli standard più elevati, detto questo però è impossibile dire che la stagione sia brutta o un completo disastro. 

La recitazione e gli effetti visivi rimanangono di alto livello rispetto ad alcune serie tv odierne. Non dimentichiamoci poi dell'irriverenza e della violenza che hanno sempre contraddistinto la serie e che rimangono come un tratto assolutamente distintivo, non cercando mai di andare incontro ad un pubblico maggiormente generalista. Parliamo di una stagione particolare quindi, che tra alti e bassi fa da passaggio per la stagione finale da cui ci aspettiamo moltissimo, nel frattempo il divertimento c'è stato e la serie è ben lontana dal definirsi come un prodotto evitabile.

VOTI:

SCENEGGIATURA: 6

RECITAZIONE: 8

EFFETTI VISIVI: 8

REGIA: 6,5

VOTO COMPLESSIVO: 7

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