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Recensione Serie TV & Film

Fallout - Le aspettative sono state mantenute?

Alberto Dini • 24 Aprile 2024

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Annunciata ormai 4 anni fa, il giorno 11 aprile è uscita su Amazon Prime Video “Fallout”, serie tv tratta dall’omonimo videogioco di successo ideato da Bethesda. All’inizio la fanbase ha espresso dei dubbi a riguardo, ma gli ultimi trailer hanno aiutato a riaccendere le speranze degli appassionati, aiutando anche ad avvicinare nuovi fan ai giochi grazie alla serie.

Questa serie è stata un successo sotto tutti i punti di vista, e in questa recensione descriveremo e parleremo sul perché questa serie funziona, sia come adattamento di un videogioco, sia come un "punto di partenza" per i neofiti.

Grottesco e intrigante

La serie inizia nel 2077 con la città di Los Angeles che viene colpita da alcuni attacchi nucleari, mentre l’attore Cooper Howard (interpretato da Walton Goggins) in una festa di compleanno assieme a sua figlia, e già da questa prima scena la serie conferma di voler rispettare le atmosfere parodistiche del gioco, con i genitori che chiudono ai figli gli occhi di fronte al telegiornale che parlava dell’imminente olocausto nucleare, tenendoli all’oscuro della verità. 

219 anni dopo, la scena si sposta nel 2296 (9 anni dopo Fallout 4), conosciamo la nostra protagonista femminile, Lucy Maclean (interpretata da Ella Purnell), prossima ad un matrimonio combinato con un abitante del Vault 32, ma le cose non vanno come nei piani, e verso la fine del primo episodio, Lucy decide di uscire in superficie per cercare Lee Moldaver, il capo dei banditi che hanno rapito suo padre. Durante la prima puntata viene anche introdotto Maximus (interpretato da Aaron Moten) assieme alla Confraternita d’Acciaio, e alla fine della puntata scopriamo ciò che è successo a Cooper, diventato un Ghoul cacciatore di taglie, anche lui sulle tracce di Moldaver, introducendo così i tre protagonisti, e la premessa della serie.

In ogni puntata, vengono inseriti sempre più colpi di scena e avvenimenti che sollecitano lo spettatore a continuare la sua visione, e nonostante la lunghezza degli episodi, la serie ha un ritmo molto solido. Il tono della serie è molto altalenante tra scene serie e scene più satiriche, includendo anche situazioni surreali dove vengono inserite come sottofondo canzoni inadatte al contesto, creando un'atmosfera grottescha molto simile al videogioco.

Fedeltà prima di tutto 

Mentre visivamente e scenograficamente la serie si mostra in maniera strabiliante, con costumi adatti al contesto e colori molto accesi all'interno del Vault, che si contrappongono con l'acidità visiva e morale della zona contaminata. D'altro canto, nonostante le armature atomiche dei cavalieri risultano accurate al materiale d'origine, non si può negare che a volte i movimenti sembrano forzati e "robotici". La CGI ed il trucco invece, sono realizzati molto bene, risultando credibili e anch'essi adeguati al contesto della serie.

Un altro punto forte della serie, è lo sviluppo dei suoi personaggi, a parte Maximus che oscilla spesso tra poli morali opposti, e nonostante ciò questo non è un aspetto negativo della serie, ma tra i tre protagonisti resta quello strutturato in maniera più debole. D'altro canto lo sviluppo di Lucy è stato quello che ha sorpeso maggiormente gli spettatori, soprattutto quelli che temevano che Fallout potesse essere una serie "woke" come altre, dato che lei non è la protagonista forte solo "per figura" ma nella serie viene evidenziata molto la sua crescita, imparando a suo rischio e pericolo che la superficie non è come il Vault, e tutto non può essere risolto con il dialogo in una landa desolata dove regna la legge del più forte.

Invece per quanto riguarda il Ghoul/Cooper Howard, dato che le sequenze con il Ghoul riescono sempre a rubare la scena indipendentemente dal contesto, e le sequenze di Cooper approfondiscono ulteriormente gli accaduti prima dello scoppio, approfondendo ulteriormente sulla Vault-Tec come organizzazione. Quest'ultimo aspetto è ciò che è stato adattato in maniera migliore dai giochi, dimostrando la doppia natura che si cela dietro al controllo degli abitanti dei Vault.

Conclusione

Jonathan Nolan ha avuto a che fare con prodotti di atmosfera simile dopo Westworld, ma qui si è trovato di fronte ad una sfida ancora più grande: creare qualcosa di adatto ad un nuovo pubblico, e allo stesso tempo godibile da parte dei fan. E possiamo dire che è riuscito pienamente nell'intento, dato che la serie ricorda molto un gioco di ruolo, dove più si va avanti e più i protagonisti si ritrovano davanti a sfide sempre nuove, coinvolgendo lo spettatore con esse, il fanservice è ovviamente presente, rendendo contenti i giocatori della serie, in particolare il finale, che nonostante sia presto per dirlo e considerarlo un retcon di New Vegas, il capitolo più amato dalla playerbase, dato che sia la serie che quest'ultimo sono considerati canonici all'interno della continuità.

Questa prima stagione è stata un solido inizio per una serie che auguriamo possa fare meglio di quanto già ha dimostrato, e possiamo confermare che il futuro di questa serie sembra abbastanza roseo, dato che è stata confermata una seconda stagione, e che Aaron Paul vorrebbe avere un ruolo all'interno del franchise.

 

Voto finale: 8.5/10

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