Non si era mai raggiunto un risultato simile.
The Zone of Interest, il film di Jonathan Glazer, è riuscito subito dopo la sua presentazione alla settantaseiesima edizione del Festival di Cannes, a totalizzare sul famoso dedicato al mondo del cinema e della televisione.
Ispirandosi all’omonimo libro di Martin Amis, l’opera è riuscito a detta della critica a mettere alla prova a livello sensoriale e morale, poiché non si tratta del classico film sull’Olocausto, a detta del regista, piuttosto una riflessione su come la normalità possa essere inconcepibile agli occhi di alcuni e normalissima agli occhi di altri.
Finora è stato il primo ed unico a raggiungere il 100% su Rotten Tomatoes, nessun altro era arrivato a tale risultato in così poco tempo. C’è da fare una precisazione su come funziona il sistema di rating da parte di siti come Rotten Tomatoes. Il sito fa una media delle recensioni positive rispetto al totale, ma l’importante è che la recensione sia dalla sufficienza in su per ritenere un film in senso positivo, per questo alcuni hanno una percentuale altissima ed altri no, quindi possiamo dire che non sia pienamente preciso ma tra i più efficienti che abbiamo attualmente.
The Zone of Interest descrive la quotidianità di una famiglia tedesca che vive accanto al campo di concentramento nazista di Auschwitz. Al centro dellla famiglia abbiamo Rudolf Höß, interpretato da Christian Friedel, che è comandante del campo di concentramento, e sua moglie Hedwig, interpretata da Sandra Hüller.