Con l’uscita di Asteroid City, in molti si sono fatti qualche domanda riguardo le sue pellicole, come mai Wes Anderson è tanto amato?
Forse è impossibile stabilire un qualcosa del genere in maniera oggettiva, noi di Xeud tuttavia ci abbiamo provato, stilando questa classifica riguardo i suoi migliori film ed analizzando lo stile e le tematiche del regista, sia per essere preparati al suo ultimo lavoro sia in caso vogliate approfondire uno dei registi più chiacchierati delle ultime due decadi.
5) L’isola dei cani (2018)
Un film sicuramente atipico per gli standard dell’animazione degli ultimi anni, non tanto per l’utilizzo dello stop motion, una tecnica che abbiamo già visto in passato e che tra gli anni 90 e 2000 ci ha regalato piccole perle come Nightmare Before Christmas, Coraline o La Sposa Cadavere, il film vince sicuramente per lo stile che Wes Anderson decide di utilizzare.
La trama è molto semplice: in seguito ad un epidemia che ha colpito la popolazione canina, un autoritario sindaco di una città giapponese decide di esiliare i cani su un piccolo isolotto per evitare che il contagio si propaghi sugli uomini, il nipote del sindaco si rifiuta di seguire questa scelta e fugge sull’isola per cercare il proprio cucciolo, nel suo viaggio si farà aiutare da un gruppo di 5 cani.
Un film dalla trama semplice, che di fatto non è mai il centro nevralgico delle pellicole di Wes Anderson, quanto più il modo in cui il regista la imposta, la sviluppa e tutta la tecnica precisa e manieristica tipica del suo tratto. La qualità delle animazioni, degli scenari e dei colori utilizzati non potrà non lasciarvi a bocca aperta.
Un film d’animazione che raramente si vedono, anche per le tematiche trattate: odio, meccaniche di potere, amicizia, il tutto accompagnato da un’ambientazione ai limiti del post apocalittico all’interno dell’isola di rifiuta dove i cani cercano di sopravvivere, alcuni collaborando altri attaccando il prossimo, la piccola società dei cani ricorda molto la nostra ma allo stesso tempo possiedono quella purezza che l’uomo ha perso da tempo.
Il film è disponibile su Disney Plus.
4) Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004)
Quest’opera ha diviso pubblico e critica fin dalla sua uscita nel 2004. Le avventure acquatiche di Steve Zissou non è un film facile da classificare, una caratteristica sicuramente peculiare di Wes Anderson, il quale ha deciso di creare una parodia del genere d’avventura ripercorrendo la vita di un uomo realmente esistito.
Liberamente ispirato dalla vita di Jacques Yves Coustaeu, oceanografo e regista francese vissuto tra il 1910 ed il 1997, la pellicola racconta l’impresa di Steve Zissou (interpretato da un magistrale Bill Murray, l’attore feticcio del nostro regista), che decide di intraprendere un viaggio alla ricerca di un mostro marino leggendario conosciuto come squalo giaguaro.
Questo fantomatico abitante dei mari uccise in precendenza un collega ed amico di Zissou, l’obiettivo infatti è immergersi per vendicare il suo amico e poter girare il documentario che consacrerà la sua carriera.
Il film riprende il concetto di famiglia e del gruppo molto caro al regista e che rivedremo anche nelle successive pellicole. Un grande cast corale con William Dafoe, Cate Blanchett, Jeff Goldblum ed Owen Wilson creano un gruppo assemblato ed interpretato magistralmente e allo stesso tempo alquanto bizzarro.
Una narrazione temporale non troppo chiara ed un eccessivo ma piacevole utilizzo delle inquadrature simmetriche, lo rendono sicuramente un film degno di nota.
Il film è disponibile su Disney Plus.
3) Moonrise Kingdom- Una fuga d’amore (2012)
Senza ombra di dubbio si tratta della pellicola più intima e sentimentale di Wes Anderson, ed anche il film che ha reso nel migliore dei modi alcune peculiriatà tecniche del regista.
La trama parla del primo amore tra due dodicenni in maniera molto semplice ma allo stesso tempo elegante, i quali decidono di scappare dal campo scout dove si trovavano per inseguire il proprio sogno d’amore e vivere liberamente i propri sentimenti ancora acerbi. Un’improbabile squadra di ricerca sarà guidata da Edward Norton, Bruce Willis, Frances McDormand ed un immancabile Bill Murray si metterà sulle loro tracce.
Qui Wes Anderson propone alcune delle sue inquadrature più precise, ai limiti della perfezione, mentre l’utilizzo dei colori a pastello riesce a mostrare maggiormente le sensazioni dei primi amori e della spensieratezza che ne segue. La sceneggiatura è creata insieme a Roman Coppola, il quale riesce ad alternare momenti comici e drammatici, a volte con tinte quasi grottesche, rendendo il tutto più intimo e riflessivo.
Una nota particolare va fatta per la colonna sonora, diversa dalle altre utilizzate dal regista, sempre con lo scopo di riportarci una proiezione mentale idilliaca ed innocente.
Il film è disponibile su Disney Plus.
2) I Tenenbaum
Wes Anderson con il suo terzo lavoro ci regala un’opera che rappresenta tutto ciò che ha reso grande il regista. Uscito in Italia nel 2002, I Tenenbaum riscosse fin da subito un clamoroso successo, che a distanza di anni lo ha reso il manifesto di tutta la sua filmografia.
Troviamo per la prima volta tutte le caratteristiche che renderanno immediatamente riconoscibili tutti i suoi successivi film. Stiamo parlando delle inquadrature fisse, accompagnate da una cura maniacale delle scenografie rifinite al minimo dettaglio, ricche di colori ed oggetti che creano una geometria estetica straordinaria.
Per tutto il film si prova un senso di nostalgia costante rappresentato a pieno dalla colonna sonora vintage che è in perfetta armonia con gli umori dei protagonisti. Sono due però le caratteristiche che rendono unici i film di Wes Anderson.
Oltre alla regia, l’altro carattere distintivo del suo cinema è la creazione dei personaggi sempre al limite tra ironia e malinconia. Questi due sentimenti a volte in contrasto a volte in armonia si ritrovano in ogni singola battuta del film.
Li ritroviamo nel capofamiglia, interpretato da Gene Hackman (in uno dei suoi ultimi ruoli), che finge di essere in punto di morte solo per recuperare il rapporto con la moglie (Anjelica Huston) che però non ne vuole più sapere dei suoi continui tradimenti. Ci sono poi i figli, uno più nevrotico dell’altro, tutti a fare i conti con il proprio fallimento personale.
La trama, strutturata in capitoli come fosse un romanzo, racconta la storia di una famiglia disfunzionale, dove i figli, fin da bambini sono stati educati all’eccellenza.
C’è il genio dell’economia (Ben Stiller) che è riuscito a creare un business all’età di soli dieci anni, c’è una drammaturga (Gwyneth Paltrow) con il sogno di scrivere l’opera teatrale definitiva, e infine un fenomeno del tennis (Luke Wilson) che prima di compiere la maggiore età già aveva vinto tutte le competizioni a cui aveva partecipato. Vedremo, nel corso del film, la famiglia dopo 20 anni.
Gwyneth Paltrow passa le sue annoiate giornate in una vasca da bagno a fumare sigarette, il tennista prodigio dopo aver perso un incontro in maniera umiliante ha abbondonato lo sport e si è unito alla legione straniera, l’economista invece, ha perso la moglie ed è rimasto solo con i suoi due figli e il cane.
Grazie ad un’eleganza stilistica insuperabile Wes Anderson con quest’opera che rappresenta appieno tutto il suo cinema, ci vuole parlare del fallimento come condizione inevitabile dell’esistenza ma allo stesso tempo anche di saper apprezzare e fare tesoro delle nostre fragilità.
Il film è disponibile su Disney Plus.
1) Grand Budapest Hotel
Il film che più di tutti ha consacrato Wes Anderson al grande pubblico ed in cui tutti gli elementi tipici del suo cinema si mostrano alla massima potenza senza ricadere mai in un esercizio di stile come invece poteva accadere in altri film come “The French Dispatch”, questo grazie alle interpretazioni sempre di un cast numeroso e coeso e di una trama semplice ma non banale e che sa alternare svariati momenti bizzarri proprio perché non classificabili in altro modo.
Il Grand Budapest Hotel accoglie la ricca nobiltà europea ogni anno, ma la tranquilla vita dell’albergo viene stravolta dalla morte della ricca signora Madame D., con la quale il gestore Monsieur Gustave H. intrattiene una relazione. Accusato di omicidio da parte dei figli della ricca signora poiché nel testamento è segnato il suo nome, il signor Gustave si farà accompagnare dal garzone Zero Moustafa per dimostrare la propria innocenza.
Tra tutti spicca il personaggio di Ralph Fiennes (Mounsieur Gustave) che dire memorabile sarebbe riduttivo. Eccentrico, passionale e come detto prima bizzarro, ma così come tutti i personaggi del film. La scrittura non brilla per una particolarità di trama o intricati intrecci ma per la sua natura fortemente originale.
Difficilmente nel cinema contemporaneo riusciremo a trovare qualcosa di simile, i personaggi si interfacciano alle situazioni in un modo tutto loro, le reazioni sono esaltate o altre volte completamente nulle, facendoci ridere senza mai renderlo un qualcosa di forzato. Aggiungiamo anche dei momenti romantici, tipici del cinema di Wes Anderson, fatti sempre in maniera delicata oppure volutamente provocatoria e ridicolizzata come per esempio nei rapporti tra Mounsieur Gustave e le ospiti del suo albergo.
Il film è disponibile su Disney Plus.