The Killer | Come ben saprete se avete seguito le nostre news, in questi giorni si è svolta l’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, organizzata dalla Biennale. Fortunatamente un nostro inviato è riuscito a partecipare ad alcune delle anteprime più attese del festival; per questo abbiamo deciso di raccontarvi le nostre prime impressioni.
Ogni prodotto di cui parleremo in questa serie di articoli è stato visionato in lingua originale; inoltre nella nostra analisi potrebbero essere presenti degli spoiler secondari, quindi procedete con cautela. Senza ulteriori indugi vi invitiamo a seguirci in questa breve discussione sul film The Killer del regista David Fincher.
Come farebbe questo regista a fare un lungometraggio senza un pazzo? Poco importa perché come sempre Fincher è riuscito a raccontarci ancora una volta il mondo della criminalità tramite il suo inconfondibile stile; dopotutto non potevamo aspettarci di meglio dal creatore di Fight Club e Seven. Questa volta però il regista ha deciso di imporsi una sfida, ovvero parlare di come secondo lui sarebbe un killer nel 2023.
Anche se non sembra è difficile parlare correttamente di una generazione così distante alla propria ma con The Killer ci ha preso in pieno. Ciò è dovuto anche alla grande interpretazione di Michael Fassbender che ha saputo ricreare un personaggio in costante limite tra un assassino spietato e un buffone; ed è riuscito a farlo per tutta la durata della pellicola.
Questo lungometraggio risulta essere un ottimo prodotto da visionare su Netflix poiché racconta una storia semplice, divertente ed intrattenente che potrebbe piacere a tutti. Il tutto è dovuto anche alle costanti battute e dai ragionamenti fatti dal protagonista che vanno a citare tantissimi film, serie tv e memes diffusi su internet in questi ultimi anni.
La parte peggiore di The Killer sta sicuramente nella trama non molto originale; ma questo problema viene in parte sorvolato dal fatto che nemmeno i personaggi stessi sembrano prenderla sul serio e viene usata semplicemente come un pretesto per far andare avanti gli eventi. Inoltre a renderla interessante è anche l’impostazione a videogioco che il regista è riuscito a rendere molto bene.
Sembra palese l’ispirazione di Fincher al personaggio videoludico di Max Payne per creare il suo assassino; il modo nel quale parlano di se stessi, dei loro pensieri e degli eventi che vivono è pressoché identico; inoltre è un ovvio rimando ai personaggi del genere Noir. I capitoli in cui The Killer è diviso ricordano proprio un videogioco dove in ogni livello c’è un boss da affrontare per proseguire.
In conclusione The Killer risulta essere un film in grado di intrattenere chiunque e che prende un’idea satura rinnovandola in modo ottimale. A chi fosse interessato a visionare quest’opera basti sapere che il film arriverà in alcuni cinema selezionati nel mese di ottobre per poi approdare su Netflix il 10 novembre. Per concludere vi lasciamo una citazione che riassume pienamente The Killer:
Un cacciatore tenta di uccidere un orso, prende la mira e fa fuoco con il suo fucile…l’orso cade a terra. Il cacciatore si avvicina ma appena arrivato nelle vicinanze si sente picchiettare sulla spalla, è l’orso che gli dice “bhe ora hai due possibilità…o ti divoro o ti fai inc*lare”. Il cacciatore spaventato non vuole morire e quindi si concede all’orso.
Il giorno dopo il cacciatore vuole vendetta e con un fucile più grande va a cacciare l’orso, prende la mira e fa fuoco…l’orso cade rovinosamente. Il cacciatore soddisfatto si avvicina ma ancora una volta si sente picchiettare sulla spalla “bhe sai come funziona, o ti divoro o ti fai inc*lare”. Il cacciatore spaventato non può far altro che concedersi nuovamente all’orso.
Il giorno dopo il cacciatore va a caccia con un bazooka e dopo un colpo ben assestato verso l’orso si avvicina al fumo. Da quest’ultimo pero esce l’orso con le braccia incrociate che gli dice “bhe ammettilo…non vieni qui per cacciare”.
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