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Recensione Serie TV & Film

Tartarughe Ninja – Caos mutante: La nostra recensione

Michele Marchetto • 2 Settembre 2023

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Cowabunga! Si ritorna a girare nelle fogne di New York con le amatissime tartarughe ninja: Leonardo (Nicolas Cantu), Raffaello (Brady Noon), Michelangelo (Shamon Brown Jr.) e Donatello (Micah Abbey). Ritornano con un grande sfoggio della cultura pop (forse anche troppa), ma andiamo con ordine.

Trama

Sappiamo tutti come nascono le tartarughe, ma facciamo un ripasso per ripercorrere bene tutto il film.

In una storia intrigante, uno scienziato cerca di colmare il suo vuoto interiore creando una famiglia artificiale di super mutanti generati da un suo composto chimico. Tuttavia, a causa di un intervento delle forze speciali, questa pericolosa sostanza chimica finisce accidentalmente nelle fogne, contaminando un ratto e alcune tartarughe.

Il film salta avanti di 15 anni, e le tartarughe, che hanno subito straordinarie mutazioni, si sono allenate diventando incredibilmente forti. Tuttavia, anche loro sperimentano un vuoto esistenziale e desiderano essere riconosciute dagli esseri umani.

L’arrivo di April O’Neil rappresenta una svolta nella loro vita. Le super tartarughe devono dimostrare le loro abilità straordinarie e affrontare un esercito di mutanti per dimostrare il loro valore come veri eroi.

Analisi del film

Se osserviamo attentamente le premesse, basandoci sui trailer e considerando chi ha lavorato al film, notiamo che è stato diretto da Jeff Rowe, forse già noto per essere stato il co-regista e sceneggiatore del meraviglioso “I Mitchell contro le macchine”, uscito su Netflix nel 2021.

Il film è stato scritto e prodotto dall’eterno adolescente Seth Rogen.

Inizialmente, sembrava che il film sarebbe stato qualcosa di davvero pazzo, qualcosa a cui alla fine non avresti avuto voglia di dire altro che “Cowabunga gente!”.

Tuttavia, una volta arrivato in sala, la mia opinione è stata completamente cambiata.

Iniziamo, tuttavia, dai lati positivi, e sicuramente partiamo dall’aspetto estetico che, anche se con qualche caduta, riporta l’estetica che ormai Spider-Verse ha stabilito come standard.

Le location sono molto sporche, e molti dettagli in 2D o con meno frame rispetto al resto del film riescono a farsi apprezzare davvero tanto, ma il film non riesce a mantenere sempre un livello preciso.

Più volte si nota la plasticità di alcuni modelli 3D, come in una scena in cui “Mondo Gecko” apre completamente la bocca.

Ma a parte queste piccole cose, il film ritrae una New York e i suoi abitanti in maniera deforme e cupa, quasi a chiederci perché dobbiamo accanirci contro qualcosa che ci appare strano.

Le musiche, sia originali che le scelte, sono perfettamente in tema. D’altra parte, nel reparto musica, c’erano Trent Reznor e Atticus Ross (Social Network, Gone Girl, Soul).

Inoltre, voglio far notare quel piccolo pezzettino di “Go Ninja Go,” che per i nostalgici dei vecchi Live Action ricorda ancora in maniera più che limpida quella strepitosa scena di ballo nel film “Tartarughe Ninja II – Il segreto di Ooze.”

È un bel tocco al cuore, se non fosse che è solo una delle altre infinite citazioni banali e inutili alla cultura pop e nerd come Akira o Attack on Titan, ma non solo loro per cercare di essere estremamente giovanile, ma che ho trovato semplicemente un continuo cercare l’approvazione del pubblico giovane.

Passiamo poi alla storia, che ho trovato interessante per le tematiche del sentirsi alienati dalla società, ma che poi nell’effettiva narratività del film non ho mai trovato nulla che non mi facesse storcere il naso. È positivo che vengano approfondite le “teen” tartarughe, ma gli altri “teen”?

Le nostre tartarughe, perlomeno riescono ad avere un proprio essere e vengono approfondite come veri adolescenti che si innamorano, leggono fumetti e guardano film.

I “cattivi” di questo film sono così superflui che forse solo Superfly ha una minima caratterizzazione; per il resto ho trovato un miscuglio casuale di personaggi. Inoltre, questi personaggi sembrano avere idee morali piuttosto instabili, il che mi ha fatto dubitare parecchio.

Voti

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