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L’Orrore ti chiama 3: Film Slasher da vedere

root • 20 Ottobre 2023

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Bentornati nella nostra rubrica settimanale a tema horror che vi farà compagnia per tutto il mese di ottobre. Questa volta ci concentreremo sul sottogenere degli Slasher, probabilmente il più famoso, e vi consiglieremo capolavori imperdibili e anche qualche prodotto meno conosciuto ma che merita sicuramente una visione.

Potete trovare qui il primo articolo dedicato ai film Paranormali e qua il secondo articolo rivolto verso i lungometraggi Splatter e Body Horror. Ora vi invitiamo a mettervi comodi, spegnere la luce e a godervi questa lettura.

Pearl – consiglio di Matteo Pugliesi

Dopo il successo di X: A Sexy Horror Story del 2022 con cui il regista Ti West è riuscito definitivamente a sbocciare, quest’ultimo ha deciso di tornare a lavorare sulla saga con l’intenzione di generare una trilogia. Ecco quindi che insieme all’attrice protagonista Mia Goth si è messo a lavorare ad un prequel, vale a dire Pearl.

Il film è uscito il solito anno (2022) ed è stato presentato in anteprima alla 79° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia riscuotendo un ottimo successo. Purtroppo però, forse a causa della vicinanza con il primo film e con una regia più complicata e personale, il lungometraggio non è stato notato da quasi nessuno; anche se ha comunque soddisfatto le aspettative.

Per quanto Pearl sia un prequel, noi vi invitiamo a visualizzare prima X: A Sexy Horror Story così da capire ogni citazione tra i due prodotti. Con questa trilogia, il regista va ha rinnovare lo slasher moderno facendolo fuoriuscire dai soliti canoni visti e rivisti andando a fare leva in maniera intelligente su uno dei tabù del cinema, vale a dire l’erotismo esplicito.

Questo argomento viene affrontato soprattutto nel primo lungometraggio, ma è un tema fondamentale anche di Pearl. Il prequel racconta le origini di uno dei personaggi presenti in X e possiamo tranquillamente dire che si tratta di una delle origin story migliori del genere. E questo non si deve troppo alla trama, che come al solito è abbastanza semplice nel sottogenere Slasher.

Gran parte del merito va infatti all’attrice protagonista Mia Goth, che possiamo già definire una delle nuove leve più interessanti nel panorama attoriale. Se già era riuscita a stupirci in X: A Sexy Horror Story interpretando magistralmente 2 personaggi simili ma allo stesso tempo opposti, qui la sua interpretazione esplode totalmente rendendo il suo personaggio in una delle icone del cinema horror moderno, trasformando quindi Pearl in una specie di cult del genere.

Andando ad addentrarci più nel film; quest’ultimo racconta la storia di Pearl, una ragazza che vive nella povera fattoria di famiglia e che è costretta a spaccarsi la schiena per sostentarla a causa dell’assenza degli uomini dovuta alla prima guerra mondiale. Qui la nostra protagonista cerca di realizzare il suo sogno, ovvero quello di diventare una star dello spettacolo e del cinema; ma i suoi legami sembrano intrappolarla in una monotona vita da fattoria.

Da questo semplice incipit narrativo vedremo la trasformazione di una ragazzina, che aveva già qualche fattore psicotico, in un vero e proprio mostro fuori di testa. Il tutto condito con una fotografia e dei colori sensazionali, con un’estetica dei primi anni del 1900 molto affascinante e con dei rimandi dei grandi classici come Non Aprite Quella Porta e Il Mago di Oz; senza tralasciare una buona dose di violenza e inventiva.

A questo punto noi vi invitiamo a recuperarvi i primi due film della trilogia, in particolare Pearl, entrambi disponibili su Amazon Prime Video; il primo con l’abbonamento mentre il prequel con il noleggio. Inoltre vi conviene affrettarvi perché il terzo film di questa trilogia horror dovrebbe uscire nei primi mesi del 2024 con il titolo di MaXXXine e dovrebbe vedere sempre Mia Goth nei panni della protagonista.

Candyman – consiglio di Matteo Pugliesi

Candyman è un film horror del 1992 che va a rivoluzionare lo Slasher dell’epoca con tematiche sociali serie con una trama decisamente fuori dall’ordinario che si concentra sul razzismo. Il prodotto deriva dalla storia “The Forbidden” scritta da Clive Barker (responsabile della creazione di Hellraiser) ed è stato diretto brillantemente dal regista Bernard Rose.

Potremmo aggiungere anche il fatto che Candyman ha alimentato e originato una delle storie horror più famose di sempre, vale a dire Bloody Mary. Questo lungometraggio ha ispirato notevolmente molte persone tra le quali spicca anche Jordan Peele, uno dei migliori registi horror degli ultimi anni dietro a prodotti come Scappa Get Out, Noi (Us) e Nope, il quale ha anche partecipato alla creazione dell’ottimo film Candyman del 2021 (purtropo preceduto da altri due lungometraggi non all’altezza dell’originale). Come se non bastasse il film ha contribuito a lanciare il grandissimo attore Tony Todd, che diventerà famoso anche grazie alla saga di Final Destination.

Il film viene esaltato anche dall’ottimo accompagnamento sonoro e ad una grande interpretazione da parte di tutto il cast, disposto anche a fare scene piuttosto particolari e pericolose. Come detto in precedenza il film si contraddistingue per la sua trama estremamente seria, basata sulla segregazione razziale e che non manca di crudezza mostrando situazioni e eventi violenti realmente accaduti; come se fosse anche una specie di documentario di denuncia sociale.

Ma non immaginatevi un film perbenista verso le classi sociali discriminate, bensì il contrario. La produzione ha dovuto pagare delle gang ed è dovuta resistere a vari attentati durante la produzione da parte delle stesse classi sociali interessate. Gli “attori” secondari e le comparse sono dei veri e propri criminali, e lo stesso vale per le ambientazioni che sono state mostrate come erano realmente senza nessuna modifica.

Tornando alle situazioni estreme a cui gli attori si sono sottoposti, vi vogliamo raccontare alcune curiosità. Tutte le api usate nel film sono vere e c’erano sempre dei medici pronti ad intervenire in caso di shock anafilattico, inoltre il regista odiava quando le ragazze urlavano alla visione dei mostri durante i film horror, quindi sostituì l’urlo con delle facce realmente spaventate, come vi chiederete voi? Bene, l’attrice protagonista Virginia Madsen si faceva ipnotizzare per vivere eventi traumatici e spaventosi mentre la telecamera la filmava.

Molti andarono contro al film di Candyman e al suo regista dicendo che mostrando dei criminali di colore non avrebbe aiutato a sconfiggere il razzismo, ma lui controbatté dicendo che “se ci limitiamo a creare mostri e assassini bianchi ignorando la parte marcia delle persone di colore stiamo inconsapevolmente commettendo degli atti razzisti”; ovviamente noi non ci sbilanciamo ma lasciamo a voi il vostro giudizio personale.

Ma ora passiamo a parlare direttamente del film, quest’ultimo parla di una ragazza intenta a scrivere un articolo su delle leggende metropolitane; in particolare verrà incuriosita dalla leggenda di Candyman, uno spietato assassino con l’uncino che ucciderebbe chiunque nomini il suo nome davanti allo specchio per 5 volte. Da qui partirà una ricerca sul campo per scoprire le origini di questo mito e per sapere se effettivamente c’è un minimo di verità.

Tony Todd è riuscito a trasformare il suo personaggio in una vera e propria icona dell’horror e questo film ha rivoluzionato a suo modo tutto il genere; Per noi quindi risulta inconcepibile capire come quest’ultimo venga quasi sempre trascurato o oscurato da altri franchise più famosi. Alcune scene di Candyman sono tra le più iconiche del genere horror e hanno dato vita a moltissimi altri prodotti negli anni a seguire.

In conclusione noi vi consigliamo fortemente di vedere questo film, potete trovarlo in blu-ray e DVD oppure potete noleggialro su AppleTV o su Google Play Film. Inoltre vi invitiamo a dare un’occhiata anche al sequel del 2021 che è un ottimo film; potete trovarlo a noleggio su Amazon Prime Video.

Le colline hanno gli occhi – consiglio di Michele Marchetto

Il remake del cult horror di Wes Craven, “Le colline hanno gli occhi” del 2006, diretto con maestria da Alexandre Aja (noto per lavori come “Crawl,” “Oxygen,” e “Piranha 3D”), è una visione cruda e disturbante dell’orrore. Il film segue le vicende di una famiglia in viaggio attraverso il deserto del Nevada, un’avventura che si trasforma rapidamente in un incubo brutale da cui non c’è via d’uscita. Bloccati in un luogo remoto, la famiglia è costretta a lottare per la sopravvivenza in circostanze estreme.

Uno degli aspetti più riconoscibili di questo film è il brutale uso del gore. Il trucco è la vera star del film, e funziona alla perfezione nel suscitare disgusto e sconcerto negli spettatori. Le scene di violenza sono crudeli e spaventose. Questo film non è per gli spettatori deboli di stomaco o facilmente impressionabili.

Ma oltre alla violenza viscerale, “Le colline hanno gli occhi” esplora anche il tema della degradazione umana in una maniera che richiama i lavori di Ruggero Deodato, in particolare il suo “Cannibal Holocaust.” Sorge la domanda di chi sia il vero selvaggio in questa situazione: la famiglia inizialmente pacifica costretta a combattere per sopravvivere o i mutanti che hanno rinunciato a ogni traccia di umanità? Il film mette in discussione la moralità umana di fronte a situazioni disperate e sfida gli spettatori a esaminare i loro istinti di sopravvivenza.

Le colline hanno gli occhi” è una di quelle opere che riesce a segnare lo spettatore per la sua brutalità e la sua rappresentazione cruda dell’oscurità umana. La direzione di Aja è impeccabile, creando un’atmosfera angosciante che avvolge lo spettatore dall’inizio alla fine. Potete trovare il film su Disney + tramite l’abbonamento.

Halloween – consiglio di Luca Di Cesare

Se parliamo di slasher non possiamo non citare uno dei capostipiti del genere, ovvero Halloween di John Carpenter del 1978, un film che ha segnato un prima e un dopo nel genere horror. Non staremo qui a discutere della trama che in realtà è abbastanza semplice ma bensì della figura di Michael Myers, forse IL serial killer per eccellenza, colui che più di tutti attraverso la sua maschera è rimasto nella memoria collettiva.

Carpenter dirige magistralmente questo serial killer che farà sempre avvertire la sua presenza, sentiamo la sua malvagità che perseguita in maniera nascosta i protagonisti ma che solamente dopo un bel po’ si metterà effettivamente in azione, riuscendo a costruire la tensione in maniera sperimentale per i suoi tempi.

Il regista attraverso un sapiente uso dei primi piani ci mostra un Michael Myers che sembra andare al di là di un comune essere umano, completamente deumanizzato dalla maschera e da una semplice tuta da lavoro, non sembra esserci la benché minima esitazione, solo il
male puro ed il desiderio di uccidere.

Il film non solo anima ulteriormente un sottogenere, ma crea praticamente un archetipo di assassino, freddo e ossessionato dalle sue vittime, non importa se ancora non le ha uccise, tanto prima o poi arriverà a loro. Nonostante la sua natura umana, Myers sembra essere un’entità che va oltre il comune uccidere, un qualcosa che perseguita e che rimarrà sempre, colpirà sempre il bersaglio. Potete recuperarlo tramite l’abbonamento ad Amazon Prime Video.

Non Aprite Quella Porta – consiglio di Luca Di Cesare

Impossibile non citare anche questa pellicola (in originale The Texas Chainsaw Massacre), il vero e proprio capostipite del genere slasher,
per quanto riguarda l’efferatezza e la violenza di un serial killer, raggiungendo livelli ben più forti di Halloween e riuscendo a creare un assassinio altrettanto iconico.

Il regista Tobe Hooperci porta nella parte più rurale degli Stati Uniti, dove la brutalità può essere sempre dietro l’angolo e anche le persone all’apparenza più tranquille del mondo possono rivelarsi degli spietati assassini.

Lo stile di vita americano viene criticato e parodiato in maniera grottesca, la famiglia è distorta e corrotta da una politica non funzionante e che mette queste persone all’ultimo posto non facendo altro che aumentare la spirale di violenza.

La violenza qui è molto forte, soprattutto per i tempi considerando che il film è datato 1974, di fatti il film fece parecchio discutere per la violenza mostrata contro le donne. Dopotutto la protagonista femminile braccata da un tremendo assassino è stata concepita qui, insomma stiamo parlando di un grande classico dell’horror che non può mancare tra i vostri film di Halloween. Potete noleggiarlo o comprarlo su Apple Tv.

Menzioni onorevoli:

Jeepers Creepers – il canto del diavolo (2001), regia di Victor Salva (disponibile tramite Blu-Ray e DVD)

Wolf Creek (2005), regia di Greg McLean (disponibile tramite Blu-Ray e DVD)

Sleepaway Camp (1983), regia di Robert Hiltzik (disponibile tramite Blu-Ray e DVD)

Camping del terrore (1986), regia di Ruggero Deodato (disponibile tramite abbonamento ad Amazon Prime Video)

Chopping Mall (1986), regia di Jim Wynorski (disponibile tramite abbonamento ad Amazon Prime Video)

My Bloody Valentine (1981), regia di George Mihalka (disponibile tramite noleggio su Amazon Prime Video e Youtube)

Child’s Play (1988), regia di Tom Holland (disponibile tramite abbonamento ad Amazon Prime Video)

A Nightmare on Elm Street (1984) regia di Wes Craven (disponibile tramite noleggio su Amazon Prime Video e Youtube)

Green Room (2015) regia di Jeremy Saulnier (disponibile tramite abbonamento ad Amazon Prime Video)

Clown (2014), regia di Jon Watts (disponibile tramite abbonamento ad Amazon Prime Video)

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