Sex Education giunge al termine con la sua quarta stagione, è riuscita a chiudere in modo gradevole tutte le trame? è riuscita ad educarci dal punto di vista sessuale? ci ha dato anche qualcosa in più? non vi resta che scoprirlo in questa recensione!
Come il titolo della serie di Netflix fa ben intendere, lo scopo di questo prodotto è quello di raccontarci varie storie collegate dal macroambiente della sessualità in modo tale da educarci su quest’ultima. Si parte da questo argomento in comune a tutte le storie per approfondire anche altri problemi della vita e ora possiamo ufficialmente dire che sono stati trattati tutti i problemi più comuni che un adolescente può ritrovarsi a vivere.
Nonostante nessun argomento sia trattato in maniera troppo specifica, ognuno ha il giusto spazio disponibile per risultare interessante, per essere compreso e per non annoiare gli spettatori. Per il resto lo stile comprensivo di questa stagione di Sex Education rimane uguale a quello delle stagioni precedenti; quindi se vi sono piaciute probabilmente amerete anche questa, nell’altro caso la quarta non riuscirà a farvi cambiare idea.
Stereotipi, Estremizzazione e Realtà
Con queste tre parole chiave potremmo riassumere tutto lo stile narrativo di Sex Education. Con questa stagione si vede ancora più la volontà di esplorare ogni singola sfaccettatura e ogni orientamento sessuale del mondo moderno. Come saprete in questi ultimi anni si sta dando sempre più importanza alla sessualità anche grazie ai movimenti correlati all’LGBTQ+; spesso vedendo molte notizie positive e negative.
Arrivati a questo punto vi invitiamo a non partire a visionare la stagione con dei pregiudizi in mente; perché non si deve fare di tutta l’erba un fascio ed esistono modi per trattare argomenti simili in maniera interessante e invitando alla ragione. La serie ci dimostra tramite delle versioni estreme e stereotipate dei personaggi che ogni persona è diversa e non deve essere associata a tutti quelli che hanno un punto in comune con lei.
Persino delle versioni estreme dei personaggi non hanno un comportamento prefisso; per farvi un esempio non è che un personaggio omossessuale deve avere come caratteristica principale il fatto di esserlo. Ognuno infatti vive queste cose in maniera diversa, c’è chi ha paura di aprirsi, chi lo fa in maniera estrema e chi rimane a metà; ognuno è diverso e unico. L’orientamento sessuale non identifica la persona.
Tornando a Sex Education, i personaggi continuano ad essere delle versioni estreme di ciò che vogliono rappresentare e inoltre sono presenti tutti gli stereotipi delle tipiche serie tv teen americane; ma non temete perché tutto ciò è fatto per una ragione. Questa che seguirà ovviamente è una nostra visione e quest’ultima potrebbe cambiare totalmente la percezione che si ha di questa serie tv.
Le reazioni, le scelte e il comportamento dei personaggi in certe situazioni è estremamente scenografico e irrealistico e quindi potrebbe portare le persone a considerare quest’ultima una serie banale con degli attori mediocri. Secondo noi però gli attori di Sex Education, anche se ormai è difficile credere che stiano rappresentando dei sedicenni, hanno fatto un ottimo lavoro con le loro interpretazioni.
Ma ora veniamo al fulcro della nostra visione; Sex Education e gli interpreti fanno in modo di unire situazioni stereotipate alla dura e cruda realtà. Su questo strano mix si basa tutta l’opera ma non è tutto perché ci mostrano come anche una situazione per quanto estrema e irrealistica sia si può sempre risolvere. Il modo in cui si crea una situazione spiacevole è spesso irrealistico ma le soluzioni sono sempre estremamente umana.
Un adolescente, target principale di Sex Education, che si immedesima in uno o più personaggi vede come tutti i suoi problemi potrebbero risolversi nonostante le sofferenze da superare. Infatti le soluzioni non sono sempre tutte rose e fiori, i personaggi soffrono e spesso non ottengono nemmeno il risultato sperato; questo perché la vita è difficile e non sempre tutto ci va bene.
Se una situazione strema si risolve, perché non si dovrebbe risolvere anche una situazione simile nella vita reale? Questa domanda è fondamentale perché la serie con le sue storie rende gli spettatori meno insicuri. Questo è solo uno degli effetti positivi che la serie potrebbe avere su di voi ed è bello risolvere dei problemi mentre ci si rilassa e ci si diverte guardando un’opera sulla nostra TV.
Il tema della sessualità poi è perfetto per esplorare il mondo degli adolescenti; infatti il 90% delle problematiche di quel periodo derivano proprio da quest’ultima. Ma Sex Education risulta essere anche ottima per gli adulti e soprattutto per i genitori; infatti la sessualità continua a “dare problemi” anche a loro con cose come il parto, divorzi, figli, lavoro, menopausa e molto altro ancora.
Ma il motivo principale per cui un genitore dovrebbe guardarla è per capire meglio come funziona l’adolescenza che stanno vivendo i loro figli, la quale è estremamente diversa da quella vissuta da loro. In questo modo risulterebbero meno estranei al nostro mondo e saprebbero come comportarsi per risolvere varie problematiche; dopotutto i genitori saranno sempre le persone più vicine e vogliose di aiutarvi.
C’è spazio per tutti
Torniamo ora al problema del pregiudizio; tutti gli esseri umani volenti o nolenti hanno un minimo di pregiudizio verso gli altri. Questo è spesso dovuto all’educazione che abbiamo avuto, ma ciò non significa che i nostri genitori sono cattivi, dato che il mondo era estremamente diverso rispetto ad oggi; per questo ogni generazione avrà un educazione diversa. Sta a noi educare i prossimi per adattarsi meglio al mondo che verrà e Sex Education prova ad aiutarci.
Un educazione sbagliata non ci da comunque il pretesto per fare cose sbagliate; per questo ora più che mai dobbiamo stare attenti a non crearci dei pensieri estremisti basati su dei pregiudizi e questo vale per tutti. Il tema della sessualità è molto ricorrente su ogni medium in questi ultimi anni e col tempo si sono creati degli schieramenti estremi che non giovano a nessuno.
C’è chi appena sente parlare di un qualsiasi tema legato all’LGBTQ+ si crea automaticamente un pensiero che gli distorce lo sguardo dalla realtà, e questo vale per tutti e per qualsiasi argomento. Quindi noi vi invitiamo a ragionare per conto vostro e a pensare con la vostra testa, a prescindere dal risultato che vi porterà questa cosa. Quindi provate ad analizzare e guardare Sex Education senza pregiudizi.
Questo era per dirvi che non dovreste bocciare o esaltare un film, un libro o in questo caso una serie tv solo per gli argomenti che tratta. Inoltre, come detto in precedenza, la serie da spazio a tutti mostrando anche i diversi problemi e le diverse soluzioni in cui ognuno può incappare in base al proprio comportamento e non in base al proprio orientamento perché vi ricordiamo che non è quello a definire una persona.
Sex Education ci insegna proprio questo, mettere tutti insieme sotto un pensiero dominante non aiuta nessuno perché tutti sono diversi tra loro. La differenza non sta nel proprio sesso, nel proprio orientamento, nel proprio aspetto o simili; sta tra le persone buone e le persone cattive. La storia ci ha sempre dimostrato che la collaborazione tra diversi supererà sempre qualsiasi brutta azione fatta da pochi singoli con più o meno potere.
Tecnicismi vari
Ora che abbiamo visto delle valutazioni sugli aspetti più astratti di Sex Education, i cui pareri possono variare drasticamente in base alla propria ideologia e interpretazione, è il momento di addentrarci nei tratti più concreti e tecnici. Ciò non significa che una cosa reputata negativa o positiva da noi lo deve essere per tutti, ma sta a noi elencarvi le possibili problematiche e le possibili peculiarità per poi lasciare a voi il compito di valutarle se una cosa è positiva o negativa in base al vostro gusto personale.
Uno degli aspetti che risulterà più ovvio agli spettatori italiani, qual ora guardassero la serie nella nostra lingua madre, sono alcuni problemi di distacco tra il parlato e i sottotitoli in alcune sezioni; in questo caso non intendiamo quelli attivati manualmente ma i sottotipi presenti automaticamente nella serie tv. Sentir pronunciare una parola e leggerne un’altra può essere frustrante ma fortunatamente si tratta di un secondario.
Altro elemento che potrebbe dare fastidio all’interno di Sex Education è l’alternarsi di scene tristi con scene divertenti. Dovendo portare avanti più storie contemporaneamente purtroppo capiterà spesso di passare drasticamente da una in cui sono presenti scene forti e pesanti a una divertente e leggera per poi tornare a quella precedente. Questo alternarsi repentino può causare disorientamento e frustrazione nello spettatore che non riuscirà a rimanere stabile su un particolare stato emotivo.
Un punto che ci sentiamo di premiare a pieni voti sono i costumi, ogni abito è scelto con cura e come sempre rappresenta i personaggi che lo indossano e il loro stato emotivo. Inoltre aiutano a rappresentare quell’estetica a metà tra gli anni 80 e i giorni d’oggi tipica di Sex Education, e ciò si estende anche all’estetica dei vari telefoni e smartphone diversi per ogni personaggio; quest’ultimi sono anche una bella trovata registica per rappresentare lo stato emotivo dei personaggi in base ai messaggi che si mandano ( un tocco simile alle segreterie personalizzate di Breaking Bad e Better Call Saul).
Purtroppo in contrasto alla bellezza dei costumi ci sono gli effetti speciali; quest’ultimi lasciano molto a desiderare dato che la loro qualità è molto scadente rispetto al resto degli elementi presenti in Sex Education. Inoltre vengono impiegati per rappresentare situazioni che talvolta risultano fin troppo estremizzate e astratte per quello che vogliono rappresentare.
Per concludere con i tecnicismi vi vogliamo far presente che le musiche utilizzate si sposano perfettamente con la serie; ogni musicalità, ogni cover e ogni testo risulta essere perfetto per amplificare le emozioni trasmesse dalle immagini. Ed è inutile dire quanto le emozioni siano importanti per una serie come Sex Education, quindi delle buone musiche risultano essere fondamentali per amplificare i messaggi veicolati dal prodotto.
Conclusioni
Sex Education riesce ampiamente a fare ciò che si era prefissata, ovvero educare sul mondo della sessualità; oltre a ciò riesce anche a raccontarci molte storie interessanti approfondendo argomenti sensibili e importanti che vanno anche oltre al tema centrale. Con questa quarta e ultima stagione è riuscita a chiudere in maniera adeguata quasi tutte le trame dei personaggi; alcune lasciandoci dei dubbi mentre altre un po’ di amaro in bocca ma alla fin fine ci sentiamo di dire che si tratta di un finale degno e che saprà ripagare molte aspettative.
Se vi è piaciuta questa recensione di Sex Education vi invitiamo a leggere anche quella su The Bear che potrete visionare seguendo questo link.
Voti
- Regia: 8
- Montaggio: 7
- Sceneggiatura: 7
- Recitazione 7.5
- Voto Finale: 7.5