Il 21 giugno scorso è sbarcato su Disney+ Marvel’s Secret Invasion, la nuova serie tv targata Marvel Studios. Essa è incentrata su Nick Fury, l’ex leader dello SHIELD ormai costretto ad essere un semplice personaggio secondario nei film principali dell’MCU.
La serie tv però non ha fatto discutere di sé se non per le affermazioni del proprio regista e produttore Ali Selim, il quale ha affermato di aver usato l’intelligenza artificiale per creare i titoli di testa della serie.
Come nasce l’intro?
La sequenza in questione è stata sviluppata da ‘Method Studios’ e si ispira al mondo degli Skrull e al modo in cui ci sia il mistero riguardante la vera identità dei personaggi e di chi è al centro degli eventi.
Nonostante il regista Ali Selim sembra molto soddisfatto del risultato finale ottenuto con Secret Invasion, la maggior parte del pubblico è avverso alla cosa.
Ciò è dovuto dal fatto che questo metodo di creazione generi dei problemi relativi ad uno scontro tra artisti ed intelligenza artificiale che non riescono ad essere risolti dalle parole entusiastiche del regista:
Quando ci siamo rivolti ai fornitori di intelligenza artificiale, questo faceva parte del progetto: è venuto fuori proprio dall’identità degli Skrull che cambiano forma. Non capisco esattamente come funziona l’IA, parlavamo con loro di idee, temi e parole e poi il computer elaborava. E successivamente potevamo cambiare un po’ la sequenza usando le parole, e così il risultato cambiava.
Ci hanno pensato quindi i ‘Method Studios’ a far chiarezza sulla situazione, spiegando a ‘The Hollywood Reporter’ il loro punto di vista:
Lavorare su Secret Invasion, uno show accattivante che esplora l’infiltrazione di alieni nella società umana, ha fornito un’eccezionale opportunità di approfondire l’intrigante regno dell’IA, in particolare per la creazione di attributi e movimenti unici dei personaggi, utilizzando uno strumento di intelligenza artificiale personalizzato per questo particolare elemento perfettamente allineato con il tema generale del progetto e l’estetica desiderata.
Il processo di produzione di Secret Invasion è stato altamente collaborativo e interattivo, con un’attenzione dedicata a questa specifica applicazione di un set di strumenti IA. Ha comportato un enorme sforzo da parte di talentuosi direttori artistici, animatori (competenti sia in 2D che in 3D), artisti e sviluppatori, che hanno impiegato tecniche convenzionali per realizzare tutti gli altri aspetti del progetto.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che mentre la componente IA ha fornito risultati ottimali, l’IA è solo uno strumento tra la gamma di set di strumenti utilizzata dai nostri artisti. Nessun lavoro di artista è stato sostituito incorporando questi nuovi strumenti; invece, hanno integrato e assistito i nostri team creativi.»
I Method Studios hanno quindi precisato che l’intelligenza artificiale è stata utilizzata solo come ‘strumento’, e che l’intera produzione è stata realizzata in modo tradizionale, quindi dal dipartimento artistico dello studio.
Il dibattito sull’IA generativa
Quello sulle intelligenze artificiali è un dibattito che comprende il mondo dell’arte in generale. È un problema che si estende su vari ambiti e su vari livelli: creativo, legale, economico, sociale, ecc.
La tipologia di Intelligenza Artificiale che interessa al mondo dell’arte multimediale si compone dalle TTI, acronimo di ‘Text to Image’, IA capaci di produrre un’immagine a partire da un testo.
Tecnologicamente parlando, queste IA si comportano come degli ‘strumenti’, ma vengono utilizzate in un business che crea esigenze di mercato totalmente percorribili utilizzando solo le IA stesse, rendendole quindi pericolose in termini di disoccupazione e di violazione dei diritti d’autore.
In più, per creare un’immagine, le IA si poggiano sulle proprie banche dati, dei recipienti virtuali di immagini, foto, modelli tridimensionali e tutto ciò che possa emergere da uno schermo di un computer, ogni elemento preso da un sistema (che sia esso aperto o chiuso) dell’infosfera.
La maggior parte delle IA specializzate in immagini si basano su banche dati chiuse, che non riescono ad accedere alla rete aperta del Web per reperire le immagini di cui hanno bisogno. Si poggiano invece su dei recipienti che vengono riempiti ed aggiornati dalle aziende proprietarie delle IA.
Questi contenitori poi sono in larghissima parte riempiti con immagini prese senza alcun consenso, e ciò è il principale motivo delle aspre critiche all’IA, per l’uso indiscriminato e non autorizzato da parte delle aziende delle immagini create dai vari artisti che lavorano sul Web e che non hanno mai dato il loro consenso ad uno sfruttamento simile, e che non ricevono nemmeno alcun beneficio dalla cosa.
Infatti, una IA crea le sue immagini prendendo il lavoro di qualcuno altro, scomponendolo, rimodulandolo, e usandolo per creare qualcosa di nuovo dato dalle indicazioni testuali. Per non parlare poi del licenziamento e della mancanza di posti di lavoro di professionisti umani che l’utilizzo dell’IA comporterà e che già comporta. Infatti, in altri campi, gli assistenti digitali hanno già tolto molti posti di lavoro, in quanto le aziende stanno iniziando a provare le IA per sostituire impiegati umani.
Seppur per ora in ambito artistico non ci sono risultati così straordinari, è solo questione di tempo prima che le IA diventinò così performatrici da sostituire il lavoro umano.
Conclusione: Secret Invasion e la similitudine con il reale
Per i titoli di testa di Marvel’s Secret Invasion, l’IA generativa è stata utilizzata a detta di Method Studios solo come ‘strumento’, in quanto (sempre a detta loro) il lavoro non ha comportato licenziamenti o sostituzioni di sorta nell’azienda.
Stando ai creatori poi, la ragione dell’utilizzo dell’IA è stata artistica. Partendo dal presupposto che Marvel’s Secret Invasion è una serie che parla dell’invasione segreta (perché invisibile) degli Skrull, una razza capace di assumere qualsiasi sembianza e di mescolarsi con i terrestri, l’idea era stata quella di affidare la creazione dell’intro della serie ad una IA, la quale, fingendosi un artista umano, ne prendeva il posto, creando così una specie di metalinguaggio tra la serie tv e la realtà.
A testimoniarlo sempre Ali Selim, il quale afferma:
Quando ci siamo rivolti al fornitore dell’IA, [i temi della serie] facevano parte dell’idea — provenivano dal mondo e dall’identità mutaforma degli Skrull, sapete? Chi ha fatto questo? Chi è questo? .