È arrivata il 04 giugno 2023 la notizia che i licenziamenti programmati dalla Disney includevano molti dipendenti dello studio di animazione Pixar. Le persone che lavoravano nello studio e che hanno perso il lavoro, secondo Reuters, sono in tutto 75.

La Pixar sta vivendo enormi problemi economici a causa dei flop raccolti negli ultimi anni. L’ultimo successo al botteghino dello studio infatti sembra essere stato Toy Story 4, che ha superato il miliardo di dollari d’incasso. Da Onward in poi tutti i film sono stati degli insuccessi, sia per colpa della pandemia, sia per colpa della distribuzione su Disney+. Nono ha stupito infatti l’annuncio di alcuni sequel di franchise iconici come Toy Story 5 e Inside Out 2.

Tra queste persone sono stati licenziati anche diversi dirigenti, tra i quali spicca Galyn Susman, produttrice della saga Toy Story e relative storie spin-off come Lightyear del 2022. Susman, nota per aver salvato la produzione di Toy Story 2 del 1999, è diventata una produttrice influente grazie alla saga dei giocattoli animati, nonostante abbia seguito anche produzioni quali Ratatuille. Resta per questo difficile immaginare che direzione prenderà la saga Toy Story senza più la sua guida e con un nuovo capitolo alle porte. In generale, lasciamo ai posteri il giudizio su come la Pixar si muoverà in futuro.

Il prossimo film Pixar, in uscita il 21 giugno, è Elemental, costato ben 200 milioni di dollari, per cui le stime però sembrano essere già pessimiste: secondo The Wrap, il film all’esordio incasserà circa 40 milioni di dollari, molto poco rispetto ai record raggiunti in precedenza dagli altri film. Se anche questo si rivelerà un flop, potrebbe essere la fine della Pixar per come la conosciamo?