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Recensione Serie TV & Film

Perché Better Call Saul è una delle migliori serie di sempre

root • 9 Agosto 2023

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All’incirca un anno fa si concludeva Better Call Saul, una delle serie più discusse ed amate degli ultimi anni, sia attraverso i meme che attraverso scene iconiche, in molti si sono domandati come mai Saul Goodman sia così tanto amato.

Noi di Xeud oggi vogliamo rispondere a questo quesito, attraverso una recensione senza spoiler per invitare chiunque non abbia ancora visto la serie a recuperarla.

Come nasce Better Call Saul?

La prima stagione è andata in onda nell’ormai lontano 2015, partendo come serie prequel di Breaking Bad, ma più andremo avanti con le stagioni più ci renderemo conto che si tratta di un qualcosa che va oltre ad un banale prequel, costruendo un intero mondo attorno a sé e completando perfettamente la serie madre.

Better Call Saul non si limita ad approfondire il personaggio di Saul Goodman, ma di esplorare completamente il mondo già visto con Breaking Bad, dando il giusto spazio anche ai personaggi secondari già visti nell’altra serie. Il protagonista sarà sì Saul, ma molte scene o addirittura episodi saranno dedicati ai personaggi di Mike Ehrmantraut, di Gus Fring o di altri completamente creati ad hoc per l’occasione.

Saul Goodman o Jimmy McGill?

Innegabilmente ogni grande serie ha bisogno di un grande protagonista, e qui tocchiamo forse uno dei punti più alti mai raggiunti dal piccolo schermo.

Il punto centrale di Better Call Saul è proprio la trasformazione che subirà Jimmy McGill, un comune avvocato che usa qualche trucchetto per avere maggior successo in termini lavorativi fino alla completa trasformazione in Saul Goodman, l’avvocato senza scrupoli ed assetato di soldi come lo abbiamo visto in Breaking Bad.

La storia del buon Jimmy ci colpirà nel profondo, per un motivo molto semplice e banale ma che spesso dimetichiamo nelle serie, è un essere umano. Sembra quasi scontato da dire ma non lo è affatto, raramente nelle serie tv potremmo trovare un personaggio del genere, non si tratta di qualcuno che commette azioni incredibili o che non viene scalfito da niente, anzi tutt’altro.

Sarà difficile non provare compassione per Jimmy McGill, un uomo che affronta problemi reali e che colpiscono veramente, ogni singola cosa in Better Call Saul ha delle conseguenze sulla psiche dei personaggi, che li porterà a mutare in maniera graduale e realistica, facendoci in molte occasioni provare compassione per il nostro protagonista.

Sia chiaro, Jimmy non è un santo, non è definibile come una brava persona, la serie si caratterizza da personaggi che si muovono lungo una linea grigia incredibilmente sfumata. A volte ci saranno azioni negative per un intento positivo e a volte il contrario. Jimmy sarà capace di tutto per raggiungere il proprio interesse e mostrare veramente quanto vale.

Sarà proprio questa voglia di mettersi in mostra a contraddistinguere Jimmy, intenzionato a tutti i costi a guadagnarsi l’ammirazione del fratello Chuck, un brillante avvocato messo letteralmente su un piedistallo irraggiungibile agli occhi di Jimmy. Egli cercherà in tutti i modi di eccellere come il fratello, ma a modo suo, senza seguire le regole convenzionali degli avvocati e cercando sempre una scorciatoia, cosa che più volte ci farà interrogare sull’etica del protagonista ed avrà pesanti conseguenze sui èersonaggi secondari.

I personaggi secondari

Il discorso fatto in precedenza riguardo alla naturalezza delle azioni è applicabile direttamente anche ai personaggi secondari, ognuno di loro aggiungerà un qualcosa di interessante alla storia ed un nuovo punto di vista . In particolare l’avvocato Kim Wixler, la compagna di Jimmy e che più volte sarà una specie di “faro” nella sua spericolata vita, cercando in tutti i modi di supportarsi a vicenda e commettendo anche insieme delle azioni indubbiamente discutibili, ma comunque presente nella vita di Jimmy e capace di apprezzarlo per la sua vera natura, cosa che Chuck ed il resto della sua famiglia non hanno mai fatto.

Anche Kim come il resto dei personaggi della serie non si può dire completamente positivo, in Better Call Saul non ne esistono e difficilmente ne troviamo di completamente negativi, si tratta sempre di persone che nella loro vita hanno sbagliato e si lasciano trasportare da essi e dal proprio ego, ma che hanno dei sentimenti, un senso di giustizia personale e un qualcosa di cui si pentono, ma nessuno di loro riesce mai a venire a capo dei propri problemi, condannandosi alla fine ad un senso di solitudine ed inconsistenza.

Il già citato Chuck McGill viene inizialmente presentato come un avvocato geniale e tra i migliori nel suo campo, rispettoso fino al midollo della legge e ciò che rappresenta, ma pian piano vedremo la sua vera natura, quella di una persona che a causa della malattia e delle sue ossessioni si è rintanato sempre di più in sé stesso, perdendo amici ed affetti.

Il suo porsi sempre un gradino sopra gli altri, in particolare il fratello, lo renderà un personaggio irritante sotto certi punti di vista, ma allo stesso tempo comprendiamo il suo amore per la legge e la giustizia e non sopporta che qualcuno anche la persona che gli è più cara al mondo la usi per i propri comodi.

Al contrario Howard Hamlin ci apparirà come una persona altezzosa ed insopportabile, ma anche qui si tratta solo di apparenze. Better Call Saul sa giocare molto bene con questo aspetto, gradualmente e col proseguire delle stagioni scopriremo come tutti i personaggi siano in realtà altri e pieni di debolezze. Anche un personaggio incredibilmente secondario come Howard avrà molto più da raccontare di quanto si possa credere, passando dallo strafottente dirigente ad una persona debole che cerca di nascondere le proprie insicurezze, schiacciato dal peso di dover gestire lo studio di Chuck e del padre.

I Salamanca ed il cartello

Uno dei punti nevralgici della serie è quella relativa al cartello messicano, in Better Call Saul lo spaccio non è centrale come in Breaking Bad ovviamente, ma messo relativamente in secondo piano per approfondire la struttura stessa del cartello, facendoci capire che ruolo ha Gus Fring ed i Salamanca nelle varie gerarchie.

Nella sfera criminale della serie però sono due i personaggi su cui Vince Gilligan si concentra: Mike e Nacho Varga. In contesti diversi ma simili allo stesso tempo, si uniranno al cartello per cercare una specie di redenzione nei confronti della propria famiglia come rimedio agli errori del passato.

Riprendendo il tema della precedente serie notiamo come Gilligan critichi duramente l’attività criminale, viene mostrata con un occhio documentaristico e mostrata per come è realmente, una trappola sociale, che prende le persone con fragilità per sfruttarle a proprio piacimento e da qui non sarà più possibile uscirne, i soldi saranno solo una magra consolazione.

Conclusioni:

La serie riesce ad affrontare tematiche potenti ed umane, continuando il lavoro fatto dalla serie madre ed espandendolo, Better Call Saul prende ciò che ha reso grande Breaking Bad e quasi lo potenzia, anche se fare il paragone tra le due serie sarebbe quasi sbagliato dato che per loro stessa natura sono completamente intrecciate. ( Consigliamo di partire prima dalla serie madre per comprendere al meglio i piccoli riferimenti ed avere un quadro completo)

A livello registico e di scrittura siamo tra il meglio che il piccolo schermo possa offrire, notiamo la completa maturità di Vince Gilligan che insieme al compagno Peter Gould creano un qualcosa che rimarrà impresso nel cuore dello spettatore. Inutile dire che Better Call Saul è una di quelle serie che bisogna provare a vedere in maniera quasi obbligatoria.

Lo stesso Peter Gould ha dichiarato che sarebbe bello poter ampliare ulteriormente la storia con degli spin off, le idee ci sarebbero ma al momento si trovano in pausa. Bhe caro Peter, se aspettare implica avere serie di questa qualità, saremmo ben lieti di farlo.

VOTI

REGIA: 9

PERSONAGGI: 10

SCENEGGIATURA: 10

MUSICHE, FOTOGRAFIA E COMPARTO TECNICO: 8,5

VOTO: 9+

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