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Box Office 2023: l’anno della svolta per il cinema italiano?

Oliver Cigala • 15 Gennaio 2024

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Il 2023 è terminato ed è tempo di bilanci per il cinema italiano. Cinetel ha rilasciato i dati del Box Office relativi all’anno precedente che mettono in luce una ripresa in termini economici del settore cinematografico, trainato dal film campione d’Incassi “C’è ancora domani”.

“L'anno vecchio è finito, ormai ma qualcosa ancora qui non va” cantava Lucio Dalla in una delle sue canzoni più famose. Noi di Xeud però non ci occupiamo di musica ma di cinema, e in preda ad un attacco di nostalgia per l’anno appena trascorso abbiamo voluto analizzare i dati forniti dall’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali) tramite il rapporto Cinetel per capire se il 2023, anno che ha visto l’uscita del fenomeno Barbenheimer in estate e del film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, sia stato effettivamente un punto di svolta per i film e le sale italiane.

Confronto con gli anni passati 

Entriamo nel dettaglio così da vedere come nell’anno 2023 al box office italiano si sono incassati €495.692.418 per un numero di presenze in sala pari a 70.639.346 di spettatori. Se pensiamo al 2022 si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente del 61,6% e del 58,6%. Di questi 70 milioni però solo 18 milioni hanno scelto di vedere un film italiano, per intenderci 1 spettatore su 4 nel 2023 è andato al cinema a vedere un film di produzione o co-produzione italiana.

La quota del box office della produzione italiana è in crescita (incluse le co-produzioni). Nel 2023 ha registrato una percentuale pari al 24,3% degli incassi e al 25,9% delle presenze, corrispondenti ad un incasso di 120.6 milioni di €, un considerevole +100% rispetto al 2022 e a 18.2 milioni di presenze, +93,9% sul 2022. Si tratta di una quota superiore a quella del 2022 (19,7% degli incassi, 21,2% delle presenze).

Soffermandoci sul numero di titoli distribuiti notiamo che sono 736 i nuovi titoli di prima programmazione distribuiti nelle sale dall’inizio del 2023, un numero sconvolgente che ha visto registrare un +235 rispetto al 2022 e un +194 rispetto al periodo pre-pandemico negli anni compresi tra il 2017 e il 2019. Questi numeri che all’apparenza possono risultare complicati stanno a significare che durante il periodo del Covid i produttori non sono stati fermi e hanno fatto lavorare sodo i propri creativi. Ci siamo perciò, ritrovati con una distribuzione spropositata di film molti dei quali però, sono passati nelle sale nel totale anonimato.

Continuando ad analizzare il cinema italiano vediamo che di questi 736 nuovi titoli, 356 sono di produzione o co-produzione italiana, parliamo di un consistente +104 rispetto al 2022 e di un +135 rispetto alla media 2017-2019 per una quota del 48,4% sul totale dei film distribuiti. Questi però hanno guadagnato complessivamente 120 milioni di €.

Se osserviamo il 2019 notiamo come i film prodotti siano solo 249 (150 in meno) che però al contrario hanno incassato 15 milioni di più. I motivi di ciò sono molteplici, ovviamente c’è tutto il discorso legato alla pandemia, ma ce ne sarebbe anche uno da fare sui fondi pubblici all’industria cinematografica che hanno dato spazio alla produzione di moltissimi film. Produzioni però che non sempre sono stati all’altezza di quell’arte che noi tutti amiamo chiamata cinema.

Quali sono i film italiani con il maggior incasso del 2023 

Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2023 (e il 1° assoluto) è stato registrato da “C’è ancora domani” con un box office di 32.9 milioni di € (il 27,3% del totale della produzione italiana) e 4.8 milioni di presenze seguito da “Me contro Te il film - Missione giungla” (4.8mln; 740mila presenze), “Tre di troppo” (4.7mln; 698mila presenze), “Santocielo” (4.6mln; 654mila presenze) e “Me contro Te il film - Vacanze in Transilvania” (4.5mln; 681 mila presenze); I primi 10 titoli di produzione nazionale hanno incassato in totale al box office 71.5 milioni di € (il 59,3% della quota del box office nazionale) mentre i primi 15 titoli hanno incassato 84.2mln di € (il 69,8% della quota del box office nazionale).

Per dovere di cronaca vediamo anche i numeri del Box Office 2023 comprensivo anche delle produzioni straniere. Il primo incasso assoluto è stato ottenuto da “C’è ancora domani” seguito da “Barbie” (32.1mln di €; 4.3mln di presenze), “Oppenheimer” (27.9mln di €; 3.7mln di presenze), “Super Mario Bros” (20.4mln di €; 2.8mln di presenze) e “Avatar - la via dell’acqua” (17.2mln di €; 1.9mln di presenze).

Un discorso a parte va fatto per le sale cinematografiche d’Italia

Tra quelli presi in esame da Cinetel nel 2023 si sono attivati 1.231 cinema e 3.484 schermi. Si tratta di un numero inferiore al 2022 (-19 complessi, -57 schermi) e superiore alla media del periodo 2017-2019 (+19 cinema; -47 invece gli schermi) per via soprattutto del maggior numero di “arene” censiste quest’anno rispetto alla media pre-pandemica (+102).

Rispetto alle diverse tipologie di strutture, i cinema “monosala” (il 46,2% dei complessi e il 16,3% degli schermi totali nazionali) hanno corrisposto l’8,3% degli incassi del mercato e registrato il 9,6% delle presenze.

I complessi con 2-4 schermi (il 22,9% delle strutture per il 21,8% delle sale nazionali) hanno invece registrato il 15,5% degli incassi e il 16,7% delle presenze. Mentre le strutture con un numero tra i 5 e i 7 schermi (il 9,7% dei cinema per il 20,5% delle sale) hanno guadagnato il 22% degli incassi e il 21,3% delle presenze.

Infine, i complessi con più di 7 schermi (il 10,4% delle strutture per il 37,6% delle sale) hanno infine registrato il 53,5% degli incassi totali e il 51,6% delle presenze complessive del mercato.

Ma quindi dopo aver snocciolato tutti questi numeri sull’anno appena trascorso possiamo rispondere alla domanda che non fa dormire i cinefili di tutt’Italia: il cinema italiano è entrato, finalmente, in un nuovo corso?

La risposta la darà questo 2024 che vedrà la distribuzione di tanti nuovi film, sia italiani che stranieri. Continuando con la nostalgia, con i dati del 2023 possiamo semplicemente dire che quantità non sempre è sinonimo di qualità ma che, nonostante ciò, il pubblico italiano dopo anni di chiusure e film visti dal divano sta riscoprendo il piacere di andare al cinema, magari anche nell’intimità di un piccolo cinema monosala molti dei quali tra mille difficoltà sono riusciti a resistere al cambiamento dei tempi. 

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