In attesa della serie animata “Scott Pilgrim Takes Off”, si fa un tuffo nel passato fino ad arrivare al film dedicato all’opera di Bryan Lee O’Malley!
La pellicola di Scott Pilgrim è stata il primo tentativo di raccontare le vicende narrate nel fumetto al di fuori da questo media. Un’impresa sicuramente non facile, dato il materiale di partenza: irriverente, divertentissimo, pieno di azione ma al tempo stesso di momenti dal grande impatto emotivo.
“Scott Pilgrim vs. The World” è stato prodotto dalla Universal Pictures, che ha visto il grande successo di vendite e critica del fumetto e ha deciso di affidare la regia a Edgar Wright. La scelta non è stata casuale: in quegli anni aveva sfornato pellicole dal tratto marcatamente comico e umoristico (come per esempio “L’alba dei morti dementi“ del 2004 o “Hot Fuzz” del 2007) e infatti la sua mano è ben visibile anche nella scrittura (inizialmente affidata a Michael Bacall).
Una storia d’amore ricca d’azione
Per chi non lo sapesse, il film parla di un giovane chiamato Scott Pilgrim e della sua storia con Ramona Flowers, nella innevata Toronto. Non è però così semplice: Scott deve affrontare un’associazione malvagia composta dai 7 ex di Ramona per potersi mettere ufficialmente con lei, come se fosse l’obiettivo finale di un videogioco.
Questo non è l’unico media preso da riferimento per il film, ma anche lo stesso cinema e il fumetto hanno una grande influenza per quanto riguarda il mood delle scene e delle battute. La scrittura è ricca di dialoghi e momenti surreali e che giocano sulle regole del mondo preso come riferimento.
Non bisogna commettere però l’errore di valutare il lavoro di Edgar Wright sulla base solo degli intramezzi comici, ma al contrario di considerare anche l‘ottima scrittura dei momenti più intimi tra i personaggi, che vogliono suggerire allo spettatore diversi livelli di sottotesti. Le relazioni tra i personaggi sono all’apparenza semplici ma stratificano anche la loro caratterizzazione individualmente.
Nonostante ciò, uno dei difetti più evidenti è la velocità con la quale i due protagonisti si incontrano e si innamorano. La dinamica poi si sviluppa e dà grande spazio al loro rapporto, ma è normale vedere in questo passaggio iniziale un’eccessiva rapidità. È stata probabilmente una scelta dettata dal minutaggio cinematografico, dove infatti ci sono interi capitoli dedicati a questa parte di storia.
Rispetto alla graphic novel ci sono stati dei tagli, che sono stati necessari per adattare al meglio questo tipo di storia a un film di circa 2 ore. Bisogna anche considerare che O’Malley non aveva ancora ultimato Scott Pilgrim ai tempi della produzione del film. Per questo è normale vedere delle influenze della pellicola di Wright nel fumetto e ovviamente anche i punti chiave dello script sono stati discussi con l’autore originale, tra cui il tanto discusso finale.
Una regia che fonde diversi linguaggi
Uno degli aspetti di maggior impatto è sicuramente l’aspetto visivo, in tutte le sue sfaccettature.
La scelta delle inquadrature e la loro gestione nel montaggio è stata disposta in maniera molto sapiente a rievocare i diversi immaginari, già citati qua sopra. C’è un grande uso di split screen e di movimenti di macchina. Su schermo viene dedicato grande spazio ad effetti digitali che rievocano gli HUD classici di un videogioco. Non sono assenti anche scene con rappresentazione grafica, come i titoli di testa, e nel formato a vignette animate. Il montaggio è molto dinamico, ma lascia respiro ai momenti più tranquilli e sentimentali della pellicola.
Grande attenzione è stata dedicata anche al look fotografico. È quasi presente una grana e una pasta che gioca a favore della pellicola, anche grazie alla grande consapevolezza del mezzo cinematografico. Giochi di fps, prospettiva, fuochi e shutter sono tra i punti di forza di forza, che non rendono ridicola la messa in scena surreale del film. Le scenografie sono molte curate e l’adesione agli effetti visivi non risulta posticcia, grazie anche all’uso sapiente delle luci di scena.
L’interpretazione di tutti gli attori principali della pellicola eccelle particolarmente, soprattutto per quanto riguarda le loro abilità fisiche e musicali. Il film è ricco di scene di combattimento, ben coreografate, e di stacchi musicali rock o pop. Si vede uno studio dedicato a questi due aspetti, che rende questi momenti della pellicola indimenticabili e imperdibili.
Il film è disponibile su Google Play Films, Apple TV, Amazon Prime e su YouTube. Mentre la serie animata, in arrivo il 17 Novembre, è un’esclusiva e produzione di Netflix.
Se siete interessati alla serie anime, realizzata dallo studio Science Saru, abbiamo realizzato un articolo dedicato a uno dei primi trailer. Non mancherà anche la nostra recensione di questo promettente prodotto animato.