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Recensione Serie TV & Film

Hazbin Hotel: il musical per chi non ama i musical

Lorenzo Maselli • 15 Febbraio 2024

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Hazbin Hotel è uscita finalmente su Amazon Video e sta raggiungendo record di spettatori incredibili, per un prodotto nato originariamente su Youtube. Ma c'è della qualità oltre al successo?

Da Youtube a Amazon Video

Hazbin Hotel è una di quelle storie come poche, non solo per la trama ma anche per la sua creazione, da YouTube direttamente a Prime Video.

Nata da un’idea di Vivienne Medrano, la quale pubblica l’omonimo webtoon sul suo sito ufficiale, l'episodio pilot invece esce su YouTube nel 2019 grazie ad animatori freelance e finanziamenti da parte dei fan ricevuti su patreon. L’episodio va benissimo e riceve 32 milioni di visualizzazioni nei primi 6 mesi, un traguardo altissimo per un prodotto amatoriale proveniente da un webtoon.

Successivamente, la A24 (non ne sbagliano una) deciderà, in associazione con Bento Box Entertainment, di produrre interamente la serie, e finalmente quest’anno dopo ben cinque anni di attesa, è uscita su Prime Video. Insomma, Hazbin Hotel si è fatta attendere con grandi aspettative, ma le avrà rispettate?

Un Musical per chi non ama i Musical

Se già non lo sapete, Hazbin Hotel è una serie/musical, quindi si canta nel mezzo dell'episodio col fine si di spettacolarizzare alcune scene, ma anche per descrivere attraverso la musica stati d'animo dei personaggi. Io in primis ero partito scettico sulla forma, non essendone un appassionato, ma già al primo episodio si capisce che la confezione funziona bene: il contrasto comicità scurrile - comicità demenziale è gestito veramente bene, con passaggi da un linguaggio esplicito (parolacce e insulti) a piacevoli gag da cartoon.

Le parti “musical” invece non annoiano, anzi, seguono perfettamente la trama: nei musical solitamente le canzoni si distaccano dalla storia, senza aggiungere nulla. In Hazbin Hotel, al contrario di tanti altri, la trama è un continuo filo logico, nonostante i vari piani su cui si pone la serie. Lo stile inoltre di ogni canzone si adatta al suo personaggio creando una “comfort zone” per chi non si aspetta (o non è un grande fan) dei musical. Hazbin Hotel è il musical perfetto per chi non è abituato a vederli. 

Essendo le canzoni state adattate anche in italiano, è doveroso quindi parlare dei doppiatori: lavoro magnifico, solo questo c’è da dire. Sia in lingua originale che il doppiaggio in italiano combaciano perfettamente con il personaggio e le canzoni, ognuna orecchiabile a modo suo, soprattutto ottima la scelta di Nanni Baldini come voce di Alastor. 

Uno stile fresco

L’animazione, per quanto riguarda l'aspetto tecnico, di per sè non è nulla di stupefacente. Il meglio di se lo da sul lato dell’ambientazione e del caracter design, che sono travolgenti, originali e iconici. Per queste dobbiamo ringraziare Vivienne stessa che è riuscita a portare l’inferno e i suoi personaggi su un’altro livello. Inizialmente non capivo, mi risultava quasi difficile seguire la serie, ma poi ho capito perché: il livello di dettaglio è impressionante. Devi veramente fermarti ad analizzare ogni personaggio, dal suo aspetto a come è vestito (ogni outfit è abbinato al ) per riuscire a vederlo nel suo macroinsieme.

La trama invece può sembrare qualcosa di già sentito: Charlie, figlia di Lucifero e principessa dell’inferno, vuole riuscire a far redimere i peccatori per condurli in Paradiso. Tuttavia la psicologia complessa che nasconde ogni personaggio rende il tutto molto più avvincente: prima ci appaiono come caricaturali e stereotipati, per poi lentamente svelarsi, con le loro fragilità, segreti e comportamenti auto distruttivi. Angel Dust stesso appare nel primo episodio come un comic relief, per poi nell'episodio quattro svelarsi come maschera che cela un'anima totalmente distrutta, per poi evolvere e maturare in meglio nell'episodio sei.

Come già detto prima, l’alternanza tra comicità (volgare e demenziale), musical e momenti più seri e drammatici rende la serie scorrevole ed efficace, anche se non tutto funziona rose e fiori. Questa “trinità” è estremamente difficile da sostenere per tutta la durata dello show, è quindi inevitabile che a tratti stoni, che non combaci perfettamente in ogni episodio, dovuta anche a una certa velocità nella narrazione e nello sviluppo della storia. Questa è forse l’unica nota negativa che si porta dietro, data probabilmente da un’ambizione troppo grande per la portata della serie, ma chi lo sa cosa può riservarci in futuro. Sicuramente, questa prima stagione è più un’ introduzione all’universo di Vivienne, le basi della storia e dei personaggi. 

In conclusione, Hazbin Hotel ha rispettato tutte le aspettative che avevano i fan e soddisfa anche il nuovo pubblico che si approccia per la prima volta al brand, con un voto complessivo ben più che buono. Le animazioni tengono il passo sia con la narrativa che con il complesso caracter design, trama e musica non rubano posto uno all’altro, dando alla visione una scorrevolezza per niente facile da ottenere. L’ambientazione carica di dettagli può disorientare all’inizio ma state certi che ne verrete rapiti ad ogni episodio. Ne siamo quindi certi, Hazbin Hotel è la prima serie di questo 2024 a conquistare i nostri cuori!

Narrativa: 7.5
Personaggi: 9
Musiche: 8.5
Animazioni: 8

 

TOTALE 8,5

 

 

 

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