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Recensione Serie TV & Film

Godzilla x Kong: come intrattenere in maniera "semplice"

Alberto Dini • 10 Aprile 2024

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Il 28 marzo di quest’anno, è uscito nelle nostre sale “Godzilla e Kong - Il nuovo impero”, diretto da Adam Wingard (regista del precedente “Godzilla Vs. Kong”) ed è il quinto capitolo del MonsterVerse, ormai iniziato 10 anni fa con “Godzilla, diretto da Gareth Edwards (Rogue One: a Star Wars story, The Creator). 


Il film, sequel di “Godzilla Vs. Kong”, segue due linee narrative diverse: la prima ad essere introdotta è quella di Kong, che dopo la battaglia di Hong Kong si è stabilito nella Terra Cava, dove fatica ad ambientarsi, venendo anche monitorato frequentemente da alcuni scienziati della Monarch in un avamposto militare, mentre la seconda storyline, con protagoniste Ilene Andrews (Rebecca Hall), e sua figlia adottiva Jia (Kaylee Hottle) ha uno sfondo più umano, in quanto Jia non si sente ancora a suo agio in questo mondo, facendo difficoltà a socializzare a scuola. Nel mentre, Godzilla è in giro per il mondo a mantenere l’ordine tra l’umanità ed i titani in una delle scene migliori del film, ovvero quella del suo combattimento a Roma contro Scylla, per poi riposarsi dentro il Colosseo.


Un'avventura in vecchio stile 

Come si può evincere, il punto forte di questi film non è certo la trama, dove nel primo atto riesce a divertire lo spettatore trasmettendo un’atmosfera da “film di avventura degli anni 90”, ma la seconda, tra varie spiegazioni messe a caso e colpi di scena insensati, cambia radicalmente l’andamento del film, e nonostante il finale pieno di botte, che possono anche entusiasmare, la trama che inizia decentemente si ritrova a perdersi in un bicchiere d’acqua.

I personaggi umani del film fanno comunque la loro parte, con la dottoressa Andrews, che mette insieme una squadra per seguire un SOS telepatico percepito da sua figlia Jia all’interno della Terra Cava. Oltre a madre e figlia, la squadra è composta dal complottista Bernie (Brian Tyree Henry), che nonostante la simpatia dell’attore, continua ad essere il più trascurabile delle sottotrame umane, ed il veterinario Trapper (Dan Stevens), che sui social è il personaggio più apprezzato del film grazie alla sua stravaganza, tanto che Dan Stevens stesso vorrebbe uno spin-off dedicato al personaggio.


I mostri divorano la scena 

Per quanto riguarda i kaiju, ci sarebbe molto da dire. Iniziando da Godzilla, che nonostante sia uno dei protagonisti del film appare relativamente poco, dato che per circa due terzi del film sta in disparte per poi entrare nell’atto finale per lo scontro assieme a Kong, risulta molto più curato all’interno della trama.

All’interno della Terra Cava vengono introdotti tre nuovi kaiju: Suko, un piccolo gorilla dal pelo arancione con la quale Kong stringerà un rapporto padre-figlio nel corso della pellicola; Skar King, un orango dal carattere brutale e tirannico, e di conseguenza il cattivo principale della pellicola, che controlla grazie a un cristallo legato alla sua frusta d’ossa Shimo, un’antica ed enorme titanide con il potere di controllare il ghiaccio, tenuta in schiavitù da quest’ultimo per poi venire liberata a fine film da Kong. Ultima ma non per importanza Mothra, dato che dopo essere stata riportata in vita da Jia in un rituale Iwi, riesce a far capire a Godzilla che deve unire le forze con Kong.


Il comparto tecnico del film invece, nonostante a tratti non regge come dovrebbe, resta comunque il punto più alto, dato che i combattimenti sono sia coreografati che animati molto bene, dando una boccata d’aria fresca al “declino” nella CGI che abbiamo visto negli ultimi anni con alcuni film/serie, ponendo di nuovo standard abbastanza alti in questo campo, soprattutto dopo la vittoria di Godzilla Minus One per i migliori effetti speciali all’Oscar di quest’anno.

Anche la colonna sonora non è da meno, dato che Tom Holkenborg ha ripreso l’incarico di scrivere le musiche anche per questo film, con temi musicali che rimandano alle originali colonne sonore dei due titani che danno il nome il film; e non da meno è la playlist di Trapper, con canzoni come “I Was Made For Lovin’ U” dei KISS, definita la colonna sonora non ufficiale del film da molti fan.


Nonostante le falle di trama e di sceneggiatura presenti nel film, ha comunque riscontrato un enorme successo al botteghino, incassando 135.037.630$ in Nord America e 226.000.000$ nel resto del mondo, con un totale di 361.037.630$ ed è anche riuscito ad attirare nuovi fan all’interno del MonsterVerse, sempre più interessati per quelli che saranno i suoi potenziali futuri progetti.

Invece la critica si ritrova in contrasto con il pubblico, ricevendo su Rotten Tomatoes un 54% dal lato della critica, e un 92% da quello del pubblico, mentre IMDB ha ricevuto un consensus di 6.6, combinando i pareri della critica e del pubblico.

Conclusioni

“Godzilla e Kong - Il nuovo impero” non sarà di sicuro il film più brillante dell’anno dal punto di vista narrativo, ma visivamente e tecnicamente riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, perché la pellicola ha i suoi alti, e nonostante sia finora il film più debole del MonsterVerse, riesce comunque a farsi distinguere in mezzo agli altri blockbuster. Vo

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