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Fine dello Sciopero di Hollywood: Trionfano gli attori

Oliver Cigala • 10 Novembre 2023

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A più di un mese dalla fine dello sciopero degli sceneggiatori, anche gli attori raggiungono un’accordo.

Si conclude finalmente la lunga marcia dello sciopero degli attori di Hollywood, protrattasi per 118 giorni dal 13 luglio al 9 novembre 2023. Trionfa Sag- Aftra (il sindacato degli attori hollywoodiani) che per tutta la durata dello sciopero ha portato avanti la sua causa senza mai cedere, consci del fatto che l’industria cinematografica sarebbe prima o poi scesa a compromessi.

Questo lungo sciopero ha infatti avuto un impatto devastante sull’industria cinematografica americana. Con quasi 200 produzioni interrotte o rallentate, si stima che l’economia del settore abbia subito una perdita di 10 miliardi di dollari, di cui 5 miliardi solo in California.

L’accordo a cui si è giunti, del valore di oltre 1 miliardo di dollari, include aumenti salariali, un “bonus di partecipazione allo streaming”, regolamentazioni sull’IA e miglioramenti ai fondi sanitari e pensionistici.

Tutto ciò ha portato a diversi vantaggi per gli attori, ma potrebbe avere anche alcune ripercussioni significative.

Lo sciopero degli attori di Hollywood è finito | Wired Italia

Vantaggi:

Aumento Salariale: Gli attori godranno di un aumento salariale del 3% annuo per i prossimi tre anni, con compensi minimi fissati a 1.000 dollari al giorno per i protagonisti e 500 dollari al giorno per gli attori di supporto. Questa clausola è stata resa necessaria per aiutare tutti gli attori poco conosciuti (e poco pagati) a far fronte all’inflazione.

Bonus Streaming: Un’innovazione chiave è il “bonus streaming”, che consentirà agli attori di ottenere una percentuale dai ricavi generati dalle piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+. I vecchi contratti erano stati stipulati quando ancora queste piattaforme non esistevano o non erano parte integrante del mercato cinematografico. Per questo fino a questi giorni, tutti i ricavi di una serie tv o di un film distribuito in streaming andavano alle piattaforme. D’ora in avanti, agli attori spetterà una giusta percentuale sui ricavi del film o della serie tv in streaming.

Regolamentazione IA: L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare immagini, voci e movimenti degli attori sarà regolamentato, garantendo consenso e compensazioni adeguate. Questo punto del contratto non è ancora del tutto chiaro, ma sostanzialmente può significare 2 cose: In un primo caso l’IA viene usata solo marginalmente e gli attori continuano il loro lavoro come hanno sempre fatto. In un secondo caso gli attori riceveranno un compenso ogni qualvolta le loro facce vengano usate dall’IA (previo consenso).

Miglioramento Condizioni Lavorative: Le condizioni di lavoro migliorano, con una riduzione delle ore di ripresa, maggiore sicurezza sul set e una tutela più ampia della privacy e della dignità degli attori.

Svantaggi:

Costi aggiuntivi per i produttori: L’aumento salariale e il bonus streaming potrebbero rappresentare oneri finanziari significativi per i produttori cinematografici e televisivi, influendo sui budget delle produzioni. Questo potrebbe portare ad una riduzione della quantità di serie tv prodotte o, più probabilmente, ad una riduzione della qualità tecnica di tali serie.

Complessità della Regolamentazione IA: La regolamentazione dell’IA potrebbe rivelarsi complessa da attuare e richiedere una stretta supervisione, aumentando i costi operativi e il tempo necessario per l’implementazione. Purtroppo, non essendoci al momento informazioni più precise al riguardo, questa clausola resta solamente un’ottimistica dichiarazione d’intenti.

Possibili Disaccordi: La necessità di ottenere il consenso per l’uso dell’IA potrebbe generare disaccordi tra gli attori e i produttori, rallentando il processo creativo e creando tensioni nelle dinamiche di produzione. Questo problema potrebbe essere attenuato da una precisa regolamentazione sull’intelligenza artificiale a favore degli attori. Ciò però ci fa ritornare al punto precedente.

In conclusione, la fine dello sciopero è celebrato come una “vittoria storica” per il sindacato e una svolta per l’industria cinematografica, ma le conseguenze economiche, i costi aggiuntivi e le sfide operative rappresentano aspetti critici che richiederanno una collaborazione continua tra attori e produttori per il rinnovamento dell’industria cinematografica.

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