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Finalmente l’Alba: orrore da Cinecittà

root • 10 Settembre 2023

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Finalmente l’Alba | Come ben saprete se avete seguito le nostre news, in questi giorni si sta svolgendo l’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, organizzata dalla Biennale. Fortunatamente un nostro inviato è riuscito a partecipare ad alcune delle anteprime più attese del festival; per questo abbiamo deciso di raccontarvi le nostre prime impressioni.

Ogni prodotto di cui parleremo in questa serie di articoli è stato visionato in lingua originale; inoltre nella nostra analisi potrebbero essere presenti degli spoiler secondari, quindi procedete con cautela. Senza ulteriori indugi vi invitiamo a seguirci in questa breve discussione sul film Finalmente l’Alba di Saverio Costanzo.

Questo è l’unico lungometraggio italiano che siamo riusciti a visionare durante il festival; quindi speravamo di vedere un bel prodotto che fosse in grado di valorizzare il cinema nostrano in tutto il mondo. Purtroppo però siamo usciti dalla sala con un enorme senso di delusione; Finalmente l’Alba potrebbe essere definito come una bellissima idea ma realizzata molto male.

Costanzo va a raccontarci al situazione di Cinecittà intorno al 1950 andandosi a collegare alla misteriosa morte, tutt’ora irrisolta, di Wilma Montesi. Quindi abbiamo tutte le basi per fare un buonissimo film “all’italiana” ma ciò viene parzialmente interrotto, volontariamente, per introdurci il mondo degli attori americani che va completamente in contrasto con il nostro.

E proprio questo contrasto tra le abitudini americane e quelle italiane ad avvolgere la storia di Finalmente l’Alba; per intensificarlo il regista ha voluto inserire l’ulteriore contrasto tra la povertà della protagonista e la ricchezza delle persone con cui entra in contatto. Fino a qui niente di male, anzi la prima parte del film risulta pure molto godibile e ben gestita; anche si contiene qualche piccola forzatura di trama qua e la.

Comunque in questa prima parte si vede benissimo tutto il messaggio che voleva far trasparire il regista e viene mostrato senza troppe forzature e in maniera genuina. Il messaggio si potrebbe riassumere con “non conoscere mai i tuoi idoli“; il film punta molto sul mostrare il disagio della protagonista quando si ritrova in una situazione teoricamente positiva ma che presto si rivela essere negativa ed estranea.

Purtroppo nella seconda parte di Finalmente l’Alba questo messaggio viene estremamente esagerato portando a situazioni fin troppo improbabili; il tutto è peggiorato da scene inutili o fin troppo allungate. La protagonista diventa estremamente disorientata e inizia a compiere azioni sempre più discutibili che non hanno senso se ci si basa su quello che sta vivendo.

Nonostante ciò non vogliamo andare contro alla recitazione di Rebecca Antonaci, la quale è stata molto brava. Il casting del film era stato fatto in modo tale da accentuare la differenza tra la recitazione della protagonista e degli altri attori; anche se uno dei messaggi che vuole lanciare il film è che la nostra eroina in realtà risulta essere anche più brava dei suoi idoli.

Purtroppo però questi due elementi entrano in contrasto perché l’interpretazione di Lily James supera di gran lunga tutte le altre, mentre quelle di molti altri attori, tra cui quella di Joe Keery (Steve Harrington di Stranger Things), lasciano molto a desiderare e sono inferiori a quella della stessa protagonista di Finalmente l’Alba.

A fare eccezione è ovviamente Willem Dafoe che riesce a reggere benissimo la pressione di interpretare un personaggio importante parlando completamente in italiano. Per il resto ci è dispiaciuto vedere moltissimi personaggi interessanti nella prima metà del film per poi vederli sparire nel nulla lasciando in sospeso le loro trame.

A chiudere Finalmente l’Alba c’è anche un simbolismo riferito alla protagonista che pensiamo di aver capito ma su cui non vogliamo sbilanciarci dato che si riferisce a temi sensibili; quindi vi lasciamo liberi di interpretarlo a vostro piacere. Unico commento negativo lo facciamo sulla CGI orripilante usata per mostrarlo, veramente un colpo che smorza tutta la tensione del finale.

In conclusione Finalmente l’Alba poteva essere un grandissimo film se solo avesse esagerato meno le situazioni affrontate dalla protagonista e se avesse gestito meglio i personaggi e le tempistiche. Per il resto rimane comunque un film godibile quindi se siete comunque interessati vi invitiamo a visionarlo il 14 dicembre quando uscirà ufficialmente.

Ecco a voi tutti gli altri articoli sui film della Biennale di Venezia:

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