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Chi è Greta Gerwig, l’acclamata regista di Barbie?

root • 25 Luglio 2023

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Con l’uscita nelle sale di Barbie, con il clamore che il pubblico ha generato, con la sfida cinematografica dell’anno contro “il distruttore di mondi”; con il fenomeno pop Barbenheimer, alla ribalta c’è salita la regista e co-sceneggiatrice di Barbie, Greta Gerwig. Che questa giovane cineasta si batta contro uno dei re della fantascienza cinematografica è solo uno dei molti motivi per prendere in esame la sua storia.

La vita

Greta Gerwig è nata a Sacramento, in California, il 4 agosto 1983. Studia presso il Barnard College a New York, studiando letteratura inglese e filosofia. Durante gli anni universitari ha scritto varie commedie e ha co-fondato un gruppo di improvvisazione chiamato The Tea Party Ensemble.

Nel 2006, a soli 23 anni, inizia la sua carriera come attrice, ottenendo un piccolo ruolo nel film indipendente LOL di Joe Swanberg: lavoro importante, poiché e da lì scopre il movimento cinematografico indipendente noto come Mumblecore, di cui entrerà a far parte e formando il suo stile, co-sceneggiando diversi film, come Hannah Takes the Stairs (2007) e Nights and Weekends (2008), quest’ultimo co-dirigendolo anche, insieme al già citato Joe Swanberg.

Nel 2010 recita nel film di Noah Baumbach Lo stravagante mondo di Greenberg, per la cui interpretazione ottiene una candidatura come miglior attrice protagonista agli Independent Spirit Awards 2011.

Avrà quindi un importante sodalizio artistico (e non solo) con Noah Baumbach, pur avvicinandosi anche al cinema mainstream, recitando nelle commedie Amici, amanti e…, con Natalie Portman e Ashton Kutcher, e Arthur, con Russell Brand.

Nel 2012 recita in To Rome with Love di Woody Allen e ottiene la parte principale in Frances Ha, che le vale la sua prima candidatura ai Golden Globe.

Ma è nel 2017 che esordisce come regista con Lady Bird. Il film, da lei sceneggiato, è ambientato nella città di Sacramento e racconta il complicato rapporto tra una madre e la figlia adolescente. La pellicola riceve ottimi consensi da critica e pubblico ed ottiene diversi riconoscimenti tra cui cinque candidature al Premio Oscar, compresa quella alla miglior regista e alla migliore sceneggiatura originale ottenuta dalla Gerwig, quattro candidature ai Golden Globe (vincendone due), tre ai BAFTA e tre agli Screen Actors Guild Award.

Nel 2019 dirige e scrive il film Piccole donne, tratto dall’omonimo romanzo di Louisa May Alcott e nel 2023 co-sceneggia, insieme a Noah Baubach, il film Barbie, del quale è la regista. Negli anni del loro sodalizio artistico, Greta Gerwig inizia una relazione con Noah Baubach, dal quale, nel 2019, ha un figlio.

Il movimento Mumblecore

Il Mumblecore è un movimento cinematografico americano nato nei primissimi anni 2000. Esso è caratterizzato soprattutto per la produzione di film a bassissimo budget (spesso utilizzando telecamere digitali), con sceneggiature improvvisate e attori non professionisti.

Il Mumblecore parla dei rapporti interpersonali tra trentenni nella nostra epoca, ed è per questo che oltre che essere un movimento, per la tematica dei suoi film, è classificabile anche come genere. Registi di questo movimento sono Lynn Shelton, Andrew Bujalski, Mark Duplass, Jay Duplass, Aaron Katz, Joe Swanberg e Barry Jenkins.

Il termine Mumblecore è stato coniato da Eric Masunaga, un montatore del suono che ha lavorato con Bujalski. Masunaga, interrogato su quale potesse essere una caratteristica comune a tre film proiettati durante il South by Southwest Film Festival del 2005, indicò che tutti i personaggi borbottavano (‘mumbling characters’).

Da questa affermazione la sincrasi ‘Mumble-core’, “nucleo borbottante”, su calco di ‘hardcore’ e vari altri simili. È stato quindi Bujalski che per primo ha utilizzato il termine in un’intervista con IndieWire. I registi dei film sono talvolta collettivamente indicati come ‘mumblecorps’.

Greta Gerwig è stata introdotta a questo movimento nel 2006 da Joe Swanberg, uno dei primi registi che utilizzavano il genere Mumblecore. Pur avvicinandosi al cinema mainstream dopo Lo stravagante mondo di Greenberg del 2011, la Gerwig non ha mai lasciato il movimento Mumblecore, infatti ha tenuto i contatti con i vari registi del movimento.

Carriera da regista

Nonostante abbia scritto molto e recitato in vari ruoli, e avendo anche co-diretto qualche film, Greta Gerwig ha diretto interamente da sola tre film, Lady Bird, Piccole Donne e Barbie.

Con il debutto alla regia con Lady Bird, dramma che parla di una madre e di una figlia adolescente che vivono a sacramento, la Gerwig ha riscontrato un ampio successo sia tra il pubblico sia tra i critici.

Nonostante Piccole Donne, tratto dal romanzo della Alcott, abbia ottenuto sei candidature ai Premi Oscar, la Gerwig non ne ha ricevuto una come miglior regista, infiammando Hollywood con un’altra polemica di genere. Allison Pearson del The Daily Telegraph infatti ha ritenuto l’incapacità di candidare la Gerwig «un nuovo standard di idiozia», scrivendo che «sminuisce l’esperienza delle donne».

Gli psicologi sociali Devon Proudfoot e Aaron Kay, sul Los Angeles Times, hanno attribuito l’esclusione della Gerwig ad una «tendenza psicologica generale di considerare inconsapevolmente il lavoro delle donne meno creativo di quello degli uomini».

Barbie, acclamato già da critica e pubblico, è uno dei film favoriti agli Oscar del prossimo anno. Solo il tempo mostrerà se Hollywood ha imparato dalla polemica di Piccole Donne, o se anche i prossimi Oscar si infiammeranno per la Gerwig.

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