Uno dei film più attesi del 2023, Killers of the Flower Moon, finalmente è approdato nelle sale, mettendo fine all’estenuante attesa di tutti gli amanti del cinema.
Standing ovation a Cannes e lungo ben 3 ore e 30, il film di Martin Scorsese vede Leonardo Di Caprio, Robert De Niro e Lily Gladstone nei ruoli principali.
La storia di Killers of the Flower Moon ruota attorno ai terribili omicidi dei nativi americani Osage commessi in Oklahoma durante gli anni ’20 e collegati alla scoperta del petrolio sul territorio, appunto, di Osage County.
Martin Scorsese non è certo estraneo a trame intense che vanno oltre il semplice intrattenimento e Killers of the Flower Moon ne è un ottimo esempio, potete leggere la nostra recensione qui.
Tuttavia un film di questa portata non finisce mai di far parlare di sé, di suscitare domande e approfondimenti. Per questo motivo ho selezionato per voi 5 curiosità sulla pellicola, vediamole insieme.
1. Un libro sullo stesso argomento è stato nominato per il Premio Pulitzer.
Gli amanti del cinema sono ben consapevoli che Killers of the Flower Moon si basa sull’acclamato libro di non-fiction dello scrittore e giornalista americano David Grann.
Pubblicato nel 2017, si intitola “Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI” e già dalla sua uscita il libro ha suscitato molta attenzione; Dopotutto racconta una parte della storia americana che molti non conoscono e ha incluso svariate testimonianze di veri membri della tribù Osage.
Tuttavia non molti sanno che questo non è stato il primo libro scritto sugli omicidi degli Osage avvenuti in Oklahoma. L’autrice Chickasaw Linda Hogan ha affrontato l’argomento nel suo libro “Mean Spirit” ed è stato addirittura nominato per il Premio Pulitzer per la narrativa nel 1991.
2. Il dream team di Scorsese
Martin Scorsese ha avuto una lunga e illustre carriera nell’industria cinematografica. Un uomo della sua statura ha lavorato con alcuni dei più grandi nell’industria, quindi non è inaspettato che abbia dei favoriti.
Per quanto riguarda il cast, questa sarà la sesta volta in cui Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese lavorano insieme in un lungometraggio. Poi c’è Robert De Niro, decisamente il primo feticcio del regista, infatti Killers of The Flower Moon segnerà la loro decima collaborazione.
Inoltre gli stessi De Niro e Di Caprio sono collegati: uno dei primi film in cui Leonardo di Caprio ha ottenuto un ruolo di rilievo è stato “This Boy’s Life” del 1993.
In questo film ha recitato accanto a Robert De Niro, ben 28 anni prima dell’uscita di Killers of the Flower Moon. Ciò che rende tutto ciò ancora più affascinante è il fatto che sia stato proprio De Niro a presentare DiCaprio a Martin Scorsese dopo il loro primo film girato insieme.
Ma non solo, ci sono anche molti volti familiari dietro la macchina da presa. Questi includono l’editore Thelma Schoonmaker, la produttrice Emma Tillinger Koskoff e il produttore della colonna sonora e compositore Robbie Robertson, i quali hanno lavorato tutti con Scorsese in progetti precedenti.
3. L’importante contributo dei membri della Osage County.
Quando si rappresenta un argomento delicato sullo schermo, è sempre importante assicurarsi di coprirne tutti gli aspetti in maniera obiettiva. Gli omicidi degli Osage non sono una finzione e sono effettivamente avvenuti negli anni ’20, il che significa che il team ha dovuto garantire che tutto ciò che veniva rappresentato sullo schermo fosse basato su fatti storici.
È emerso infatti che il team ha consultato i membri della Contea di Osage, che hanno effettivamente contribuito a introdurre modifiche positive al film. Scorsese infatti, per entrare in contatto con gli Osage, ha avuto un incontro con il capo attuale chiamato “Standing Bear” per convincerli a far parte del progetto.
Dopo circa 3 ore, il Signor Bear ha dato il suo consenso e la pianificazione del film è iniziata. In un’intervista per Variety, la star di Killers of the Flower Moon, Lily Gladstone, ha commentato quanto il film abbia tratto beneficio da questa collaborazione.
4. La sceneggiatura iniziale è stata cambiata a causa di Leonardo Di Caprio
Un bel giorno di parecchi anni fa Scorsese si innamorò del libro di Grann e si convinse da subito di volerlo trasporre sul grande schermo.
Si era inizialmente previsto di far iniziare le riprese nel 2019, poi posticipate a marzo del 2020, ma sfortunatamente la produzione è stata sospesa a causa della pandemia di Covid-19.
A scrivere la prima sceneggiatura non è stato un qualsiasi tizio della porta accanto, ma Eric Roth, autore degli script di grandi cult come Forrest Gump (1994), The Insider (1999), Munich (2005) e Il Curioso Caso di Benjamin Button (2008).
Durante questa pausa tuttavia, la sceneggiatura è stata riscritta poiché Leonardo DiCaprio desiderava apportare alcune modifiche su cui lui e Eric Roth avevano avuto disaccordi. Secondo Roth, hanno trovato un compromesso con il quale entrambi erano d’accordo, assegnando il 50 percento delle modifiche a ciascuno.
Lo stesso Scorsese in svariate interviste ha ammesso che il libro potrebbe essere definito più come un classico giallo dove si ricerca un colpevole, incentrato quasi totalmente sulla figura del detective, interpretato nel film da Jesse Plemons. In Killers of the Flower Moon, invece, la trama viene spostata completamente sulle figure di Ernest e Mollie (rispettivamente Di Caprio e Gladstone).
5. Lily Gladstone stava per lasciare la carriera da attrice
Lily Gladstone stava registrandosi per un corso di analisi dei dati e stava inserendo le informazioni della sua carta di credito quando una notifica di Gmail l’ha avvertita di una richiesta di riunione su Zoom da parte di Martin Scorsese.
La protagonista femminile, Lily Gladstone, ha condiviso in un’intervista di aver quasi completato la registrazione per un corso di analisi dei dati quando l’incontro con Scorsese si è materializzato. Proprio nel momento dell’inserimento delle informazioni della carta di credito, ecco che le arriva una notifica di Gmail con una richiesta di riunione insieme al regista.
Questa conversazione sarebbe avvenuta nell’agosto 2020, durante l’apice delle chiusure dovute al COVID-19 e nei primi giorni della sua ricerca di una nuova carriera. L’attrice infatti, a causa del lungo periodo di inattività era arrivata al punto di rinunciare a questo tipo di carriera.
Gladstone in quel periodo sperava di studiare i modelli migratori per il Dipartimento dell’Agricoltura; invece, si è ritrovata a essere la protagonista del film più atteso dell’anno.
E voi avete già visto Killers of The Flower Moon?