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5 curiosità da sapere prima di vedere Oppenheimer

root • 31 Agosto 2023

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Finalmente è uscito anche nel nostro paese Oppenheimer, l’ultimo film di Christopher Nolan. Questo attesissimo film ha già raccolto moltissimi consensi dal pubblico ed elogi dalla critica. Forte di un cast a dir poco spettacolare (Cillian Murphy, Emily Blunt, Matt Damon e Robert Downey Jr solo per citarne alcuni) e di una solida base registica, questo film è un must-watch per tutti gli appassionati del mondo del cinema. Se avete intenzione di andare a vederlo vi propongo una serie di 5 curiosità da sapere per apprezzare al meglio questo mastodontico film.

  1. È tratto da un libro biografico.

Nella realizzazione del film di Oppenheimer, Christopher Nolan ha seguito attentamente l’opera cartacea: Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. In questa monumentale biografia, pubblicata nel 2005, è raccontata nei minimi dettagli la vita di J. Robert Oppenheimer, divisa tra carriera e vita privata. La realizzazione di questo libro richiese agli autori (Kai Bird e Martin J. Sherwin) ben 25 anni di lavoro ma la loro dedizione fu ricompensata nel 2006 quando il racconto del padre della bomba atomica vinse il premio Pulitzer.

Chiunque abbia già sentito parlare di Christopher Nolan, probabilmente conoscerà uno dei suoi tratti più caratteristici, ovvero l’avversione per la CGI. Fin dai suoi primi film, Nolan ha preferito usare effetti artigianali piuttosto che ricrearli in computer-grafica. Questo perché, a detta sua, gli effetti visivi artigianali conferiscono allo spettatore un’immersione più accurata e realistica. Nemmeno Oppenheimer fa eccezione, in quanto Nolan ha ammesso di non aver usato CGI nella realizzazione del film. In particolare la scena del test Trinity (il test in cui esplose la prima bomba atomica) è stata ricreata grazie ad un immenso lavoro artigianale che ha richiesto la presenza di un team di più di 150 artisti, 100 inquadrature e oltre 400 elementi pratici.

 Fin dai trailer di Oppenheimer si nota un alternarsi di scene a colori e scene in bianco e nero. Questo è dovuto alla particolare scelta di Nolan di giare parte del film in bianco e nero. L’obbiettivo del regista era di trasporre la biografia di Oppenheimer nel modo più accurato e verosimile possibile. Per riuscirci ha diviso la narrazione del film in due piani: una parte della narrazione è soggettiva, raccontata dal punto di vista dello stesso Oppenheimer, mentre la seconda parte è stata ricreata in modo totalmente oggettivo, al fine di risultare più realistica possibile. Ľutilizzo del bianco e nero serve proprio a dare maggior realismo.

Se gli scienziati che costruirono la bomba atomica si trasferirono a Los Alamos per anni, il cast di Opppenheimer non può certo dirsi da meno. Questo perché durante tutta la durata delle riprese hanno vissuto assieme in un hotel in New Mexico, formando di fatto una vera e propria comunità. Per Emily Blunt e per molti altri membri del cast è stata un’esperienza positiva, paragonabile ad un campo estivo. Per Cillian Murphy invece è stato più difficile, essendo costretto a gestire tutta la pressione del ruolo del protagonista.

Christopher Nolan nel corso della sua carriera si è cimentato in diverse tipologie di film (storici, fantascientifici, cine-comics) ma Oppenheimer resta un unicum per diversi motivi. In primis con una durata di tre ore, è il film più lungo di Nolan (il primato prima era detenuto da Interstellar con 2 ore e 49 min). Oltre a ciò Oppenheimer è anche il primo film di Nolan vietato ai minori dai tempi di Insomnia (2002) a causa di alcune scene di sesso esplicite.

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