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Recensione Gaming

Ghost in the Mirror, draghi e cipolle

Giovanni "Thingy" Russo • 6 Marzo 2024

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Antiche storie marinaresche parlano di fantasmi, draghi, bestie marine... In Ghost in the Mirror, ci sono le Cipolle di Tropea.

Sviluppato da SuiArts per PC, Android e iOS, ecco per voi l'ultima irriverente avventura grafica del creature di Dentures and Demons, questa volta ambientata in un mondo infestato da pirati, corsari, bestie antiche e ovviamente... fantasmi.

Ghost in the Mirror

Anno: 2024
Piattaforme: PC, Android, iOS
Genere: Avventura, Puzzle

Sinossi

"Credi nei fantasmi?
Sei pronto ad aver paura?!
...Eh, allora mi sa che hai sbagliato gioco.

Sul serio, io ero partito con le peggiori intenzioni, volendo creare un gioco dell'orrore, ma la voglia di ridere ha preso il sopravvento.
Certo, è un gioco avventuroso e contiene elementi misteriosi... ma tra costanti rotture della quarta parete, ironia, battutacce e volgarità, ci si dimentica della presenza dei fantasmi!" - Pagina Steam del gioco

Recensione

Sin dall'uscita del suo primo gioco, il Sui ha saputo fortemente distringuersi nel mercato videoludico italiano, da un lato per le eccellenti pixel art che adotta nei suoi titoli e che difficilmente riescono a non strabiliare quando si vedono all'opera nel loro massimo splendore, e dall'altro per la sua sagace ironia priva di peli sulla lingua, che riescono a conferire un forte senso di unicità alle sue avventure grafiche: Ghost in the Mirror sicuramente non è esente da queste caratteristiche che ho appena descritto.

Ghost in the Mirror si promette, invano, di essere un gioco serio e prova a raccontare una storia horror, fallendo volontariamente per portare nuovamente un'esperienza sui generis, con l'unico stile narrativo che solo il Sui riesce a dare ai suoi racconti. Questo titolo è un'antologia di storie, di cui al momento è disponibile solo la prima: "Here Be Dragons", qui ci sono i draghi.

Ambientato in un borgo portuale ottocentesco e pullulante di pirati, in questo gioco accompagneremo un bizzarro personaggio di nome Roger, un ladro squattrinato e ricercato dalla polizia, il cui obiettivo è riuscire a trovare un pasto per la giornata. Fin da subito la narrativa si districa tra tre individui: Roger, che rompe più volte la quarta parete, dimostrando di sapere di essere un personaggio di un videogioco e che commenterà in modo irriverente tutto ciò che gli accade, il Sui stesso, che come narratore per niente super partes racconterà gli avvenimenti, interagendo spesso e volentieri con Roger, ed infine il giocatore, che è considerato come un entità interferente a parte e viene spesso preso di mira dai due. 

Questa trinità narrativa è molto efficace all'inizio, ma le continue rotture della quarta parete dopo un po' perdono l'effetto sorpresa che le rende così iconiche ed efficaci, e iniziano ad avere l'unica funzione di trascinare il giocatore completamente fuori dal mondo di gioco, togliendo a Ghost in the Mirror ogni possibilità di creare un'esperienza immersiva

La storia è semplice, ma non banale e si conclude con un cliffhanger (forse per ricollegarsi ad altri episodi? Solo il tempo potrà dircelo). La componente horror si fa presto vedere, ma come preannunciato non è il fulcro del gioco: non aspettatevi jumpscare, o ambientazioni raccapriccianti tirate fuori da Silent Hill. Tuttavia, come ci si poteva aspettare, la parte in cui questo gioco riesce a brillare maggiormente è una e una sola: la comicità.

Le battute sono divertenti, inaspettate e colpiscono ancora più a segno se si gioca in lingua italiana. Cattiverie, insulti, volgarità degne dai più cattivi ragazzini delle scuole medie arrivano in continuazione, riuscendo spesso e volentieri a strappare una risata o due, nonostante il gioco continui per tutto il tempo a fingere di essere un videogame serio. E' proprio questo il punto di forza delle opere del Sui, non prendersi sul serio nemmeno un secondo, ed è per questo che funzionano così bene. Tuttavia, c'è un grande ma: è abbastanza evidente il calo di qualità e tipologie di comicità utilizzate se si paragona questo gioco ai suoi vecchi titoli; è indubbio che Dentures and Demons e il suo seguito, ad esempio, siano molto più efficaci in ciò che cercano di fare. Le battute di Ghost in the Mirror sono ben scritte, ma forse sono fin troppo presenti e insistenti, e ciò toglie al gioco gran parte dei tempi comici che potrebbero invece farlo brillare maggiormente.

Sul versante puramente ludico, non ci sta molto da dire: i pochi minigiochi presenti sono brevi ma divertenti, seppur semplici, e i puzzle sono tutti ben pensati e non troppo complessi da decifrare. In caso di momenti di difficoltà, è stata introdotta non solo un rimando ad un walkthrough ufficiale completo, che brillantemente reindirizza al momento ricercato, ma anche una funzione di aiuti per ricevere indizi dal Sui senza però ricevere direttamente la soluzione in mano. Divertente anche l'ottenimento dei trofei opzionali, che spingono il giocatore a riflettere sul come trovare easter egg e dialoghi nascosti. 

La grafica invece è riassumibile con solo una parola: strabiliante. Le pixel art sono incredibilmente dettagliate, gli sfondi sono disegnati in maniera strabiliante ed il character design è estremamente curato: anche se il tono del gioco è scherzoso, le pixel art dei tetri npc sono grottesche, inquietanti e riescono effettivamente ad incutere timore. Anche sul lato effetti particellari è stata messa una grandissima quantità di impegno, riuscendo così a far brillare ulteriormente le già fenomenali illustrazioni.

Sul lato sonoro infine, nè caldo nè freddo. Le musiche riescono a creare un'ottima atmosfera di gioco, e gli effetti sonori sono ben posizionati e riescono a svolgere bene il compito per il quale sono stati creati.

Ghost in the Mirror si dimostra molto brillante, soprattutto sul lato tecnico: la nostra speranza è di rivedere un'ironia più curata nei prossimi capitoli, in modo da far esplodere fino alle stelle il potenziale che sta nascosto dentro questo gioco (mischiando latte di capra e marmellata in dosi uguali, rigorosamente). Detto ciò, è una fenomenale esperienza di gioco da finire in un pomeriggio, consigliata caldamente se siete già fan dei suoi vecchi giochi.

Se siete interessati a Sui e ai suoi giochi, non perdetevi la nostra intervista con lui!

VOTI:

Gameplay: 7
Grafica: 9
Sonoro: 7
Narrativa: 7

7.5/10

 

 

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