Buone e cattive notizie per i fan di The Last of Us, la serie targata HBO basata sul videogame di Naughty Dog. La parte II del pluripremiato videogioco sarà divisa in due stagioni che però vedranno la luce non prima del 2025.
La seconda stagione si avvicina e in occasione delle 24 nomination ai prossimi Emmy Awards, Craig Mazin, co sceneggiatore della serie, ha rilasciato una lunga intervista a Entertainment Weekly, in cui ha raccontato molte novità sulla realizzazione e sulle scelte per il continuo di The Last of Us.
Come dicevamo però non ci sono solo belle notizie. Tutto è fermo a causa dello sciopero di sceneggiatori e attori che ha colpito le produzioni di Hollywood (noi di Xeud abbiamo scritto un articolo sull’argomento che vi invitiamo a leggere). Nonostante ciò, Mazin si è detto entusiasta, affermando che nonostante lo sciopero:
Sono riuscito a scrivere e inviare l’episodio 1 prima dello sciopero. Ora mi limito a passeggiare e immaginare la sceneggiatura, il che suppongo non vada in contrasto con i termini della protesta. Passeggio e penso alle scene perché, quando tutto questo finirà, mi farò lanciare da un cannone pur di completare tutto nel minor tempo possibile, cercando di fare in modo che lo show venga trasmesso nel periodo prefissato.
Queste parole fanno ben sperare i fan della serie, sia di chi avendo giocato al videogame è curioso di vedere la trasposizione cinematografica della Parte II che già all’epoca dell’uscita su Play Station 4 scatenò non poche polemiche, e sia per chi non è un videogiocatore e si è avvicinato alla storia di Ellie e Joel grazie all’adattamento di HBO, trasmesso in Italia su Sky Atlantic e disponibile in streaming sulla piattaforma Now.
Craig Mazin, nella stessa intervista, ha parlato anche delle possibili reazioni che potranno abbattersi sul nuovo capitolo, di cui, però, non si fa scoraggiare, affermando:
Noi non lavoriamo per rendere le persone felici sui social né per farle arrabbiare. Facciamo semplicemente ciò che pensiamo sia giusto, e speriamo che la gente si unisca al viaggio e se lo goda.
Con queste parole Mazin mette a tacere polemiche inutili, come fu quando uscì il casting della prima stagione che venne criticato sui social per la scelta di Bella Ramsey nel ruolo di Ellie, che però alla fine gli è valso una candidatura come miglior attrice ai prossimi Emmy.
Nonostante l’opera non sia originale ma, come abbiamo detto è basata su un videogioco che, quando uscì ebbe un successo clamoroso, Mazin ha dichiarato che ci saranno sorprese anche per chi conosce il gioco a memoria:
Non dirò mai che ci sono cose che accadranno nello show che sono accadute nello stesso modo nel gioco. Non saprete mai cosa stiamo facendo, ma dirò che quel che conta è l’avventura, il punto è il viaggio. Ci sono cose che scioccheranno la gente, cose che c’erano nel gioco, cose che non c’erano, e va bene così. Finché hanno uno scopo, non sono lì semplicemente per scioccare. Vogliamo solo raccontare la storia nel modo in cui pensiamo debba essere raccontata.
Riguardo la trama ha poi aggiunto:
The Last of Us Parte II racconta una storia più lunga; dunque, la serie non si concluderà con la seconda stagione, a meno che la gente smetta di guardarla e venga cancellata.
La volontà di creare una seconda e una terza stagione da parte di HBO è un modo per portare avanti il più possibile la produzione di una delle serie di maggior successo dell’ultimo anno, volontà che si unisce a quella degli autori che hanno pensato sia meglio raccontare gli eventi della Parte II con più calma.
Un ulteriore motivo di polemiche da parte dei fan era la poca presenza di scene di azione in particolare la scarsa presenza all’interno della serie delle creature che hanno fatto la fortuna del gioco. All’epoca le parole dei produttori liquidarono la polemica con una battuta: “La serie la devi guardare, non la devi giocare”, ma, nonostante ciò, lo stesso Mazin ha rassicurato gli spettatori che nella prossima stagione ci saranno: “molti più infetti e forse di tipi diversi.” Oltre ai clicker e ai bloater ci dovremmo aspettare la presenza anche degli shambler, mostri ricoperti di spore piene di pus.
Come dicevamo, The Last of Us ha fatto il pieno di candidature per la prossima edizione degli Emmy. Un successo che era nell’aria dato lo share della prima stagione che l’ha fatta diventare la serie HBO più vista di sempre in Europa. Per la prima volta una serie Tv tratta da un videogioco è stata nominata per ben 24 premi tra cui: “Miglior serie drammatica”, “Miglior attore” per Pedro Pascal, “Miglior attrice” per Bella Ramsey, e “Miglior regia” e “Miglior sceneggiatura” per l’episodio 3 della serie e molti altri. Nonostante il successo, per certi versi inaspettato trattandosi di un opera tratta da un videogame, Mazin non si è montato la testa spiegando che l’obiettivo per il futuro:
non è necessariamente raggiungere gli stessi risultati, ma seguire lo stesso processo. L’unico che conosco e comprendo come persona che scrive e dirige e produce. Quindi non ho davvero molta scelta, ma è bello sapere che almeno per la prima parte tutto abbia funzionato facendo le cose a modo mio.