Talpe, Trivelle, un gruppo di strani mostri ed un grande tesoro rubato, cosa accomuna tutte queste cose? Beh, Pepper Grinder, uno scoppiettante e divertente platformer sviluppato da Ahr Ech e pubblicato da Devolver Digital!
In un mondo abitato da talpe e mostri umanoidi muniti di corno chiamati Narling, il modo più semplice e naturale che vi è per spostarsi è uno ed uno solo: scavare! Ecco quindi la premessa di questo gioco, un frenetico platformer che vedrà come protagonista Pepper, una giovane piratessa, e la sua fida trivella Grinder che le permetterà di scavare nei soffici terreni del mondo di gioco come se fossero burro.
Pepper Grinder
Anno: 2024
Piattaforme: PC, Nintendo Switch
Genere: Azione, Avventura, Platformer
Sinossi
"Pepper Grinder è un'avventura piratesca ricca d'azione che ha per protagonista Pepper, una girovaga con la passione dei tesori, e Grinder, il suo potentissimo dispositivo di trivellazione.
Naufraga e depredata dei suoi tesori, Pepper dovrà azionare il suo fidato "braccio destro" per riprendersi ciò che i disonesti Narling le hanno rubato. Armata di Grinder, Pepper si tuffa in acqua e scava nel terreno, controlla macchinari e polverizza tutti i nemici, decisa a raggiungere il suo obiettivo: riprendersi ciò che è suo (e con gli interessi!).
Ma la missione di Pepper non sarà semplice: alcune creature misteriose inizieranno ad emergere dalle ombre..." - Pagina ufficiale del gioco su Steam
Recensione
Il genere del platformer è stato, dall'albore del videogioco come medium artistico e di intrattenimento, uno dei generi più popolari e conosciuti, questo grazie e soprattutto a colossi del gaming come Super Mario o Sonic che ne hanno ben inciso le fondamenta. Pepper Grinder si propone come un platformer d'azione, e nient'altro: fare una singola cosa, ma al meglio delle proprie possibilità. Sarà riuscito, dunque, nell'obiettivo? Scaviamo più a fondo nella questione.
La premessa del gioco è molto semplice: la protagonista di questo titolo, Pepper, si ritrova naufraga su un'isola e un gruppo di pirati nemici riesce a sottrarle il suo tesoro. La missione è quindi subito chiara: impugnare il proprio fido Grinder, una trivella factotum che permette alla ragazza di attraversare anche i terreni più ostici e recuperare le ricchezze perdute, eliminando più di una manciata dei propri nemici nel mentre. Per quanto questa introduzione possa sembrare trita e ritrita, per non dire banale, in realtà è l'incipit perfetto per un titolo del genere, che non ha assolutamente bisogno di un comparto narrativo che sia più complesso di così. La semplicità dello storytelling rimanda facilmente ai titoli del passato, dove anche solo una damigella in pericolo era sufficiente a scatenare avventure memorabili ed immortali.
Passiamo però alla vera gemma di questo gioco: il gameplay. Come già detto in precedenza, Pepper dovrà affidarsi alla sua trivella per muoversi nei vari livelli che si intraporranno tra lei e l'agognato tesoro che le è stato sottratto, scavando in alcune zone di terreno più soffici delle altre: questo le permetterà di raggiungere alture e di navigare tra i livelli in maniera rapida ed agevole. Per invogliare i giocatori ad utilizzare questa abilità quando possibile, sono stati imposti pesanti limiti alle abilità di movimento normali di Pepper: la velocità a cui si muove non è elevata, la capacità di salto piuttosto scadente; tutto ciò si pone in antitesi allo schema di movimento che si ha mentre si scava, che è veloce, facile da controllare e permette anche di effettuare grandissimi balzi quando si esce da una zolla di terreno ad un'altra, rendendo quindi la maggior parte dei salti del gioco impossibili altrimenti.
Il Grinder può essere inoltre potenziato tramite dei componenti che sono resi disponibili in alcuni livelli, aumentando in maniera esponenziale le possibilità di gameplay: mitragliatrici, robot giganti, slitte e tanto altro spezzano il ritmo del gioco in modo estremamente positivo e permettono di comprendere l'altissimo potenziale che questo titolo ha da offrire.
I livelli sono tutti unici tra loro, ed ognuno riesce impeccabilmente ad introdurre un nuovo set di meccaniche, siano appigli per la protagonista o letali nemici, che andranno a proporre sfide sempre più complesse man mano che si avanza per l'area, fino a quando non si riesce infine a raggiungere la bandiera che segnala la fine del livello. Tra mine giganti, pozze di lava, corse sul ghiaccio e nemici sempre più aggressivi, c'è sempre una ventata d'aria fresca ogni volta che si mette piede in un nuovo settore del gioco, e questo contribuisce a rendere l'esperienza mai noiosa, ma sempre intrattenente al punto giusto.
Parlando sempre dei livelli, questi sono stati progettati in maniera efficace ed intelligente, in modo da sfruttare a pieno sia le meccaniche di base del gioco che quelle introdotte temporaneamente per la specifica zona. Non ci sono mai state sezioni frustranti da affrontare, e grazie a ciò l'intero titolo non risulta mai pesante al giocatore, anzi lo invoglia a finirlo in una singola seduta. I nemici che è possibile trovare nelle aree non sono pericolosi di per sè, ma aiutano a creare personalità all'interno del livello e tutti gli elementi utilizzati per la costruzione di queste aree sono sempre ben approfonditi. Per aumentare ulteriormente il livello di difficoltà, ogni livello contiene un set di cinque Monete Teschio nascoste all'interno di esso, che spesso e volentieri richiederanno uno skill check più complesso per poterle afferrare, oppure semplicemente un'attenzione più elevata per arrivare a notare le varie zone segrete.
I punti di forza dei livelli si mostrano in maniera ancora più marcata con le Sfide a Tempo, una versione del livello sbloccabile non appena lo si completa per la prima volta che sfiderà il giocatore a completarlo nel minor tempo possibile. Questa semplice variazione mostra quanta cura ci sia dietro il level design di questo titolo, e in quanti modi si possa affrontare ogni singola sfida che il gioco propone al player: gran parte dei salti possibili e delle sfide proposte possono essere superati in diversi modi possibili per tagliare tempo. Tuttavia, proprio questa modalità riesce purtroppo ad evidenziare i pochi, ma esistenti, difetti dei livelli, che spesso intralciano il completamento rapido della sezione in maniera anche ingiusta, ma i casi in cui ciò accade sono così rari che si contano sulle dita di una mano.
Alla fine di ognuna delle quattro isole di gioco, vi sarà un boss. Qui, oltre ad aiutare a muoversi, la trivella Grinder diventerà un vero e proprio strumento offensivo, utilizzato per colpire i grossi nemici che vorranno mettere un punto di fine all'avventura della nostra protagonista. I quattro boss sono molto simili tra loro, ma hanno pattern di attacco molto diversi e che metteranno a dura prova le vostre capacità di giocatore. Certo, è possibile espandere la propria barra degli HP prima di entrare in battaglia, e quindi assicurarsi la vittoria più facilmente, ma è indubbio che questi mostri hanno più di un'asso nella manica in serbo per voi, e non vi lasceranno superare il livello troppo facilmente. Tuttavia, il motivo per cui forse risultano così complessi, almeno se paragonati alle sezioni di platformer, è forse perchè si distaccano troppo dal concept del gioco: sono pochi gli elementi di salto in queste battaglie, che spesso si riducono a saltare sul nemico mentre si schivano i suoi attacchi in un pattern che dopo qualche tentativo diventa anche un po' ripetitivo.
Per dare quindi risposta alla domanda che ho posto all'inizio di questa recensione: sì, Pepper Grinder riesce ad essere un ottimo platformer vecchio stile, portando però una fresca ventata di modernità ove necessario, rendendolo quindi un titolo unico, accattivante e ottimo per passare un pomeriggio. Unica nota amara è la lunghezza, poichè i quattro mondi di gioco sono pochi e riducono ai minimi termini un'esperienza di gioco che avrebbe potuto offrire ancora più contenuto vista la potenzialità che il gameplay offre, ma magari in futuro un'espansione gratuita o a pagamento potrà aggiungere qualche livello in più.
Sul versante grafico, il gioco adotta uno stile pixelato in altissima qualità. Per quanto questo stile artistico non sia più segno di originalità, è sicuramente bellissimo da vedere e arricchisce tantissimo l'esperienza di gioco. Il character design è originale ed efficace, e si adatta perfettamente allo stile adottato, così come tutti gli elementi di gameplay, dai tesori ai nemici, che svolgono il loro ruolo nella scena in maniera unica e facilmente riconoscibile.
Lato sonoro invece, il gioco ha una soundtrack molto variegata (vista la grande diversità stilistica delle zone), che in alcune sezioni ha OST molto belle, mentre in altre piuttosto dimenticabili. Punta di diamante di Pepper Grinder è invece il comparto effetti sonori, che non solo svolge alla perfezione ogni ruolo che gli viene affidato, ma contribuisce in maniera fondamentale al rendere il gioco così divertente da giocare e, soprattutto, accompagna le scene di gioco magistralmente.
Per concludere, Pepper Grinder è un'interpretazione in chiave moderna di un platformer vecchio stile, con solidissime meccaniche di gameplay ed uno stile artistico accattivante. Se siete fan del genere, andate sul sicuro: questo titolo sa quello che fa, ed ogni minuto che passate a districarvi tra i vari terreni del mondo di gioco è ben speso; se invece è la prima volta che vi approcciate a questo tipo di gameplay, Pepper Grinder è un eccellente titolo da cui partire.
VOTI:
Gameplay: 9
Grafica: 8.5
Sonoro: 8
Narrativa: 7.5