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Recensione Gaming

Milk inside a bag of milk e Milk outside a bag of milk, la difficoltà nelle piccole cose

root • 12 Luglio 2023

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Anche uscire a comprare del latte è un’ardua impresa nelle giuste circostanze: è il caso di Milk inside a bag of milk inside a bag of milk e del suo sequel.

Quando si è affetti da alcuni disturbi psicologici e sociali, anche le faccende più insignificanti diventano incredibilmente difficili da gestire; ce ne parla Nikita Kryukov, sviluppatore di videogiochi russo, nelle sue due visual novel Milk inside a bag of milk inside a bag of milk e Milk outside a bag of milk outside a bag of milk.

Milk inside a bag of milk inside a bag of milk e Milk outside a bag of milk outside a bag of milk
Anno: 2020/2021
Genere: Psicologico/Horror
Piattaforme: PC, Switch

Sinossi

“Una breve storia che mostra quanto possano essere difficili anche le più piccole azioni quotidiane. Aiuta la ragazza a comprare il latte e cerca di non deluderla. Il gioco è una breve visual novel, che offre una serie di divertenti astrazioni e giochi di parole, o alcuni eventi psicologici piuttosto dolorosi. Sarebbe troppo specifico affermare che la storia si basi su eventi reali, perciò è più facile fingere che sia solo il frutto di una serie di astrazioni e giochi di parole. Prima di tutto, si tratta di una manipolazione artistica di forme e parole, e solo in secondo luogo di un gioco.”

Pagina del Nintendo E-Shop di Milk inside a bag of milk inside a bag of milk and Milk outside a bag of milk outside a bag of milk

Recensione

Oramai purtroppo non è raro trovare nella società moderna persone afflitte da disturbi sociali di varia natura. Per molti di essi, anche la più insignificante delle attività di ogni giorno può diventare un enorme muro da scalare se prevede l’interazione con altre persone. Questo è il caso della protagonista di Milk inside a bag of milk e del suo seguito, una ragazza senza nome che è stata affettuosamente soprannominata dalla community Milk-chan.

In Milk inside a bag of milk, la giovane ci chiederà di accompagnarla a comprare del latte al supermercato vicino casa sua. Milk-chan immaginerà la nostra presenza come un semplice gioco della sua immaginazione, che le ha fornito un interlocutore con il quale interagire nel tortuoso viaggio che la porterà a mettere le proprie mani sull’agognata borsa di latte.

Interagendo con la ragazza durante questo percorso potremmo immergerci appieno nei disturbi psicologici che la affliggono e sulle cause che l’hanno portata a ritrovarsi in quella situazione. Però è bene fare attenzione a come ci si pone nei suoi confronti: al giocatore saranno poste delle scelte di dialogo e, scegliendo le opzioni rudi o quelle denigratorie, Milk-chan perderà le staffe e il gioco si chiuderà ex abrupto.

Il secondo gioco inizia subito dopo la fine del primo, ovvero al ritorno della ragazza a casa dopo aver comprato il latte. La seconda parte di questa avventura, sorprendentemente, non avrà a che fare con il dover acquistare qualcosa o fare faccende domestiche, ma sarà completamente incentrato sul parlare con la protagonista, esplorando meglio la sua vita, condizione familiare e pensieri.

La narrativa di outside a bag of milk è di gran lunga più sviluppata del sequel, con molte più opzioni di dialogo e un approfondimento psicologico di Milk-chan molto dettagliato. Questa presenta anche più finali, che però più che essere conclusioni alla storia sono degli scenari in cui la protagonista viene messa in varie situazioni, scenari che sono una rappresentazione delle problematiche di cui la povera ragazza soffre. In generale, outside a bag of milk si presenta come un titolo più contorto, dove tutti i pensieri più intimi e oscuri della ragazza sono riversati al di fuori della fragile borsa di latte che li conteneva.

Una costante all’interno sia di milk inside a bag of milk che in milk outside a bag of milk è la rottura della quarta parete: in entrambi i giochi Milk-chan è consapevole di essere osservata in quello che fa e di essere la protagonista di qualche gioco, anche se crede che questa sua impressione sia soltanto frutto di un gioco di immaginazione che la sua mente ha deciso di creare. In ogni caso, il narratore (ovvero noi giocatori) potrà interagire con lei essendo una voce nella sua testa, e lei ci tratterà come tali.

Lo stile grafico di Milk inside a bag of milk inside a bag of milk è estremamente astratto e primordiale, ed utilizza le stesse tonalità di rosso-viola, poste in contrasto con il nero, per rappresentare tutti i paesaggi. In questo titolo le ambientazioni sono viste dagli occhi della ragazza, ad eccezione di qualche inquadratura in cui la ragazza stessa si mostra a noi giocatori. In molte scene però si riesce a malapena a distinguere quello che sta accadendo o che vuole venir rappresentato, lasciando un senso di costante angoscia e paranoia che ci permette di immedesimarci al massimo nella visione che Milk-chan ha del mondo.

Milk outside a bag of milk outside a bag of milk invece cambia completamente assetto tecnico, introducendo grafiche più elaborate e persino alcune cut-scene animate per i momenti più importanti del gioco. L’inquadratura cambia, assumendo le connotazioni di una visual novel tradizionale, dove Milk-chan è posta al centro della scena e potremmo così interagire con lei. Lo scenario questa volta è statico, in quanto gran parte del gioco avverrà nelle quattro mura della stanza della giovane, ma ciononostante i paesaggi sono curati al meglio e l’introduzione di elementi point-and-click per interagire con alcuni elementi della stanza ci fa concentrare ancora meglio su i dettagli con cui essa è stata creata.

Costante invece in entrambi titoli è la musica, magistralmente curata e composta dall’autore del gioco Nikita Kryukov. Le semplici melodie sono cupe, a tratti inquietanti, ma riescono a trasferire a chi le ascolta un incredibile senso di calma e nostalgia. Inutile a dirlo, la soundtrack si adatta alla perfezione a tutte le scene del gioco, accompagna benissimo i dialoghi di Milk-chan e riesce a farti percepire tutte le sue emozioni: solitudine e tristezza nei momenti morti, paura e angoscia nei momenti di panico.

Per il resto, essendo il gioco così curato nel ritratto psicologico che viene dipinto di Milk-chan, chiaramente non sta a me darvi una spiegazione approfondita (anche e soprattutto perchè diversi articoli sul web ne parlano nel dettaglio per i più interessati); il mio unico consiglio è fiondarsi in questa incredibile avventura grafica e vivere l’esperienza per sè, per poi trarre le dovute conclusioni. D’altronde, Milk inside a bag of milk e Milk outside a bag of milk sono veramente brevi, ed è possibile vivere ogni loro contenuto in meno di 3 ore.

La più grande pecca di Milk inside a bag of milk è probabilmente nella sua componente ludica, che si dimostra quasi assente in quanto le scelte del giocatore hanno impatto veramente minimo sulla storia e sulle reazioni della ragazza. Ciononostante, si tratta comunque di due esperienze molto potenti che trascendono il concetto di videogioco in sé per poter raccontare al meglio le vicissitudini della psiche travagliate di una povera ragazza. Se siete fan di questo tipo di avventure, vi consiglio vivamente di dare una possibilità a questi due titoli.

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Se siete interessati al genere delle visual novel, vi consigliamo questo articolo dove lo approfondiamo nel dettaglio!

VOTI (Milk inside a bag of milk inside a bag of milk):
Gameplay: 6
Grafica: 7
Sonoro: 9
Narrativa: 9

VOTI (Milk outside a bag of milk outside a bag of milk):
Gameplay: 6.5
Grafica: 8.5
Sonoro: 9.5
Narrativa: 9.5

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