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Articolo Gaming

L’Influenza di EarthBound nel genere RPG

Giovanni "Thingy" Russo • 28 Febbraio 2024

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Gli RPG sono da sempre uno dei generi videoludici più amati: grazie al loro semplice gameplay e alle molteplici possibilità che offrono riescono a far immedesimare il giocatore nel mondo di gioco senza alcuna difficoltà. 

Tra le diverse serie decennali come Final Fantasy, Dragon Quest e Shin Megami Tensei, che hanno saputo conquistare il cuore dei fan, fa capolino una piccola trilogia pubblicata a partire dal 1989 da Nintendo: Mother. Questa serie di giochi, passata inosservata agli occhi dei giocatori occidentali al rilascio (grazie alla pessima campagna di marketing), è successivamente diventata un cult a partire dagli anni successivi, anche e soprattutto grazie alla presenza di alcuni personaggi della saga presenti nel picchiaduro Super Smash Bros, tanto da avere una fanbase ancora attiva nonostante l’assenza di nuovi giochi dal 2006. 

Il primo capitolo della serie, Mother, rilasciato per Nes esclusivamente in Giappone, non presenta particolarità rispetto ad altri rpg dell’epoca, ma getta le basi per quello che sarà successivamente considerato uno dei migliori Rpg di tutti i tempi: EarthBound

EarthBound

Rilasciato per Super Nintendo nel 1994, EarthBound, nome occidentale di Mother 2, narra le avventure di Ness, un ragazzo di dodici anni che possiede dei poteri psichici, chiamati PK nella versione giapponese e PSI in quella americana. Il suo obiettivo è sconfiggere Giygas, un mostro alieno che minaccia le sorti dell’umanità. Alla sua causa si uniranno altri 3 ragazzi: Paula e Poo, dotati anch’essi di PSI, e Jeff, un ragazzo qualunque ma capace di costruire brillanti macchine per essere aiutato in battaglia. 

Durante il loro viaggio in Eagleland (parodia degli Stati Uniti), i quattro incontreranno i più disparati personaggi, dal capo di una banda di cultisti al mostro di Loch Ness, in cerca delle Otto Melodie, gli spezzoni di una musica che aiuterà Ness a comprendere il suo vero potenziale per poi essere in grado di sconfiggere il temibile Giygas.

Il mondo di gioco presenta una grande varietà, dalle cittadine rurali si passa alle grandi metropoli, e da qui si giunge a deserti, tundre innevate e isole tropicali. I nemici affrontati dai personaggi sono ugualmente bizzarri: a causa di alcune statue chiamate Mani-Mani, nascoste da Giygas presso i centri abitati, tutti gli animali e addirittura gli oggetti inanimati hanno iniziato a ribellarsi ed attaccare i civili; questo porterà ad epici scontri con alci, automobili, cartelli stradali, corde, nuvole, tazze di caffè e così via, tutti con un comportamento coerente con quello che ci si aspetterebbe dal nemico in questione. Ad esempio, le automobili possedute caricheranno i ragazzi con violenza ed infliggendo grossi danni, le tazzine di caffè faranno cadere il loro rovente contenuto scottandoli e i cartelli stradali…. rimarranno fermi a guardare. 

L’estrema componente nonsense che caratterizza EarthBound la si può ritrovare nel capolavoro di Toby Fox, ovvero Undertale, e in Oddity, un gioco indie ancora non rilasciato. 

Magicant

Nella fase finale del gioco, Ness si troverà teletrasportato a Magicant, una zona spirituale che è la manifestazione della sua mente. Questo luogo appare anche nel predecessore di EarthBound, ma le loro funzioni sono completamente diverse: in Mother agisce come una sorta di limbo creato da Mary, uno dei personaggi del gioco, che è rimasta intrappolata in questa area e riesce ad uscirne solo grazie all’aiuto dei protagonisti; in EarthBound, invece, questa zona è creata dal protagonista tramite i suoi poteri psichici, e quindi serve alla crescita mentale di Ness stesso. 

Magicant in sé non è una zona vasta, e si presenta come delle isole variopinte e piene di oggetti totalmente casuali, come verdure giganti, immerse in un mare violaceo. Qui si trovano tutti i personaggi incontrati nel corso del gioco, nemici e alleati, e anche una versione più giovane di Ness stesso, il tutto in zone che rappresentano alcuni momenti dell’avventura del protagonista, come il salotto di casa sua o la tomba di Buzz-Buzz, personaggio assassinato nei primi attimi del gioco.

Una volta completato il dungeon, il ragazzo dovrà affrontare un ultimo nemico: sé stesso. Questo boss, chiamato Ness’s Nightmare, dispone delle stesse abilità di Ness e prende la forma di una delle statue Mani-Mani. Dopo averlo eliminato, il player viene ricompensato con un quantitativo immane di punti esperienza e Hp aggiuntivi, rendendo Ness abbastanza forte da poter affrontare il boss finale. 

Il concetto di esplorazione della propria mente rappresenta una grande innovazione in ambito videoludico, e si nota facilmente come abbia influenzato alcune opere successive: è il caso di Yume Nikki, gioco pubblicato dal developer giapponese Kikiyama, e Omori, rilasciato da Omocat e il suo team, due titoli Horror-psicologici che trattano appunto il tema della psiche umana, concentrandosi però, a differenza di EarthBound, sulle sue degenerazioni

UNDERTALE

Undertale è un indie rpg rilasciato da Toby Fox nel 2015, disponibile su Steam, Xbox, Playstation 4 e Nintendo Switch. Fu preceduto da una demo e una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, ed è uno tra i videogiochi sviluppati da studi indipendenti più famosi di sempre. La storia tratta di un giovane umano caduto nel sottosuolo, un luogo abitato solo da mostri, relegati in seguito ad un conflitto con gli umani. Qui incontrerà diversi e temibili nemici, che di temibile avranno ben poco, in quanto basterà semplicemente conversare con loro per convincerli a non farti del male. 

Al giocatore è però lasciato il beneficio del dubbio: uccidere o risparmiare i propri avversari? Durante la battaglia si potrà decidere di attaccare i mostri nemici o di conversare con loro, per poi risparmiarli. Questa semplice scelta scinde completamente lo stile di gioco in due route, pacifist e genocide; in base al proprio playstyle ci saranno due ending diverse. Altra innovazione nel gameplay è la possibilità di schivare i colpi dei propri nemici in battaglia tramite piccole sezioni di bullet-hell: l’anima del giocatore, rappresentata da un cuore, può muoversi in uno spazio quadrato bidimensionale schivando una serie di proiettili lanciati dai nemici; se si viene colpiti, verranno sottratti degli hp, in caso contrario c’è la possibilità di uscire indenne da ogni battaglia. 

Collegamenti a EarthBound

Le similarità con EarthBound in questo caso sono più che evidenti, essendo Toby Fox un grande fan della serie ed autore di alcune hack rom riguardanti Ness e i suoi amici; in queste hack sono presenti già diversi elementi che saranno poi utilizzati in Undertale, come una versione abbozzata di MEGALOVANIA. Tutti i dialoghi, i personaggi e anche le musiche risultano essere molto simili a quelli presenti in EarthBound, essendo tutti molto stravaganti e con un evidente nonsense generale in tutto il mondo di gioco: il feeling che i due giochi trasmettono è pressochè lo stesso.

In aggiunta a ciò, è stato teorizzato che Undertale possa essere direttamente collegato all’rpg di Nintendo, poichè diversi elementi nel gioco puntano all’evidenza che Sans possa essere Ness stesso (ovviamente essendo Undertale non legato in alcun modo alla serie Mother questo resta pura speculazione): la suddetta teoria è spiegata dallo youtuber Matpat in questo video, ed è diventata un grande meme all'interno della community videoludica online, a tal punto che Toby Fox stesso ci ha più volte scherzato su (senza però confermare o negare il tutto, a volte è bello lasciare un alone di mistero).

Yume Nikki

Rilasciato nel 2005 per PC, Yume Nikki è un rpg Horror-psicologico sviluppato dal developer indipendente Kikiyama. Il titolo è disponibile gratuitamente su Steam. La storia è incentrata attorno a Madotsuki, una ragazza hikikomori che vive in un appartamento monolocale, e ai viaggi all’interno della sua psiche. Andando a dormire ci si ritroverà nei sogni della ragazza, una serie di dimensioni astratte e interconnesse tra loro dove si dovranno recuperare 24 effetti, abilità che servono a trasformare la protagonista in entità stravaganti o a fornirle un oggetto per andare avanti nella sua avventura. Il gioco non ha né una trama lineare, né un sistema di combattimento, lasciando al player un’unica possibilità: esplorare.

Sogni

I sogni, per quanto possano apparirci privi di senso, sono immagine di tutti i disturbi della ragazza, dalle ansie sociali ai vari traumi subiti durante la sua vita e che l’hanno successivamente portata a rintanarsi nel suo appartamento (Se si prova ad uscire di casa da svegli scuoterà la testa, non permettendolo), fornendoci un'analisi psicologica molto complessa di Madotsuki, nonostante non pronunci nemmeno una parola durante l’intero gioco. Ottenere tutti gli effetti non è un’impresa complessa, ma il gioco ha diverse zone interamente nascoste e dozzine di eventi ottenibili tramite certe combinazioni o con possibilità casuali. Ciò chiaramente non aumenta la difficoltà, ma contribuisce a fornire dettagli sulla mente di Madotsuki e a far immedesimare il player nel mondo dei sogni.

Collegamenti ad EarthBound

I riferimenti alla serie Mother sono anche in questo caso più che evidenti: un’intera sezione di gioco è molto simile a Magicant e uno dei sogni esplorabili, la cosiddetta Zona Famicom, ha molte similarità stilistiche con il primo gioco della trilogia. Generalmente, l'intero concetto di esplorare la propria psiche è di eredità EarthBoundiana, e lo stile estremamente surreale ed astratto delle ambientazioni va ulteriormente a ricalcare questa ispirazione.

In aggiunta a ciò, per poter attivare un determinato evento, bisognerà effettuare due glitch presenti in EarthBound, famosi per la loro utilità nelle speedrun.  

Omori

Uscito recentemente, a fine 2020, Omori è un rpg Horror-psicologico, diretto da Omocat e rilasciato su Steam, PS4 e Nintendo Switch. In questo gioco vestiremo i panni di Sunny, un ragazzino di 16 anni, e del suo alter-ego Omori. Infatti, in seguito a un evento avvenuto anni prima, il ragazzo ha deciso di non uscire più dalla propria abitazione e di creare un mondo fantastico in cui può rivivere le giornate che passava con i suoi amici Kel, Hero, Basil e Aubrey e con la sorella Mari quando erano più piccoli. Un giorno però Basil scompare misteriosamente, e ciò spinge il gruppo di amici a partire alla sua ricerca attraverso i territori dell’Headspace, il mondo dei sogni in cui si trovano. 

Omori è un gioco incentrato, come Yume Nikki, sull’esplorazione della mente umana, in quanto gran parte delle mappe esplorabili sono una proiezione della mente di Sunny. Però, al contrario del gioco di Kikiyama, Omori possiede un vero e proprio sistema di combattimento, che lo va a posizionare più nettamente del genere del gioco di ruolo.

Le ambientazioni colorate, i personaggi e i dialoghi dell’Headspace rimandano tutti al nonsense EarthBoundiano che abbiamo già incontrato in Undertale, mentre le scene psicologiche più crude sembrano più tratte da Yume Nikki: un ammasso indefinito di creature e oggetti deformi senza alcun apparente significato, ma che in realtà rappresentano tutti traumi e le ansie ricevuti dal protagonista durante la sua vita. L'ispirazione è però palese, e la conferma arriva anche dal grande amore dell'autrice per il franchise di Nintendo, di cui ha più volte disegnato i personaggi.

Oddity 

Passando a giochi ancora non rilasciati abbiamo Oddity, annunciato circa un anno fa da O197X. Il titolo nasce come fangame per la serie Mother, e avrebbe dovuto chiamarsi Mother 4; il sito dedicato al gioco è ancora aperto, lo si può trovare qui. Successivamente, probabilmente perchè il progetto era cresciuto troppo per un fangame, o solo per motivi legali, i developer hanno deciso di staccarsi dalla serie Nintendo, modificando il titolo, alcune meccaniche di battaglia e tutto ciò che rimanda troppo palesemente a EarthBound, come le caselle di testo e l’interfaccia. Nonostante ciò, l’artstyle e i temi trattati rimangono identici a quelli della trilogia Mother.

In Oddity viene narrata la storia di Travis Fields, un ragazzo qualunque, che è pronto ad investigare sulle recenti sparizioni di persone che stanno affliggendo la sua città natale. Ad aiutarlo nell’impresa ci saranno il fratello Zack, gli amici Floyd e Meryl e il capo di una banda di motociclisti Leo. Da ciò che possiamo vedere dal trailer, il mondo di gioco sembra molto vasto, presentando città rurali, grandi metropoli, deserti, oceani ghiacciati, ecc…

Per quanto riguarda il gameplay, esso sembra incentrato su attacchi ritmici, in cui bisogna premere un pulsante al momento giusto per infliggere più danni. Una particolarità che viene ripresa da EarthBound è la rimozione del danno istantaneo, poiché in uno spezzone è possibile vedere la barra degli hp di un alleato decrescere lentamente dopo essere stato colpito. Non è ben chiaro se i personaggi siano dotati di poteri magici o psichici, ma nell’interfaccia è presente un secondo indicatore per i PP, quindi è molto probabile che i developer siano voluti rimanere sulla falsariga di EarthBound fornendo ai suoi personaggi poteri simili a Ness e i suoi amici. 

Purtroppo per noi, non si può ancora esprimere un giudizio effettivo su Oddity, in quanto il materiale a disposizione si limita ad un trailer e a ciò che rimane del fangame che sarebbe dovuto essere. Sono ormai passati più di 4 anni dall'uscita dell'ultimo trailer, e da allora dal fronte sviluppatori tutto tace: è estremamente probabile che il progetto sia stato abbandonato dietro alle quinte, e già alcuni dei fan stanno riprovando a ricreare il gioco (un progetto fanmade di un progetto fanmade...? Siamo veramente alla frutta). Tuttavia, vi è ancora possibilità di un nuovo annuncio, o magari dell'apertura di una campagna di raccolta fondi per dare nuovamente luce all'idea, ma fino ad allora possiamo solamente aspettare.

Per concludere

Come abbiamo visto, la storia di Mother è stata lunga e travagliata, snobbata prima dai giocatori al rilascio, poi dalla sua stessa casa di produzione e infine osannata dai giocatori dell’epoca moderna. È incredibile pensare come una serie di videogiochi così apparentemente insignificante abbia stravolto il genere dei giochi di ruolo e spingendo alla creazione di titoli che sono tuttora considerati capolavori. La speranza di ricevere un nuovo capitolo ufficiale purtroppo sembra essere vana ma, chissà, il futuro riserva sempre delle sorprese; vedendo l’alta quantità di remake di giochi retro annunciati nell’ultimo periodo non sarebbe strano vedere un remake di EarthBound, o almeno una semplice localizzazione di Mother 3. D’altronde, come dicevano i latini, spes ultima dea, la speranza è l’ultima a morire. 

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