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Intervista Gaming

Intervista ai ragazzi di Sweech!

Giovanni "Thingy" Russo • 5 Aprile 2024

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Abbiamo avuto il piacere di intervistare alcuni dei ragazzi dietro Sweech, una scuola di videogiochi dove si possono acquisire nuove skill in vari e-sport, sotto la guida di alcuni dei giocatori più esperti del settore!

 

D: Come si fa a iscriversi alla vostra piattaforma in qualità di Studente? E’ gratuito?

R: Per iscriversi basta andare su https://sweech.gg, cliccare su “Login”, scegliere una mail, una password e un nickname.. semplice e veloce! La piattaforma è completamente gratuita, sia l’iscrizione che l’utilizzo, non c’è nessun tipo di costo o abbonamento per gli studenti.
Ovviamente si paga solo il prezzo deciso dal Maestro nel momento in cui si decide di acquistare uno dei suoi corsi.

 

D: E invece come si fa ad acquistare un corso?

R: Anche questo è molto semplice, basta immaginarlo come un AirBnB: invece di cercare la destinazione bisognerà cercare un gioco. A quel punto, al posto degli alloggi, vedremo tutti i maestri disponibili. Basterà quindi cliccare su un Maestro per vedere il suo profilo, le sue tariffe e tutte le informazioni relative al suo corso come date e orari delle lezioni. Ogni Maestro è diverso dagli altri, quindi è consigliabile guardarne diversi per trovare quello che si adatta meglio alle proprie esigenze.

 

D: E le lezioni come si svolgono?

R: La piattaforma serve solo per contattare il coach e acquistare il corso, le lezioni si svolgono poi su Discord, su dei server nostri dedicati esclusivamente alle lezioni. Abbiamo scelto Discord perché è disponibile anche sulle console e permette di trasmettere il gioco e comunicare in modo veramente efficiente. Il Maestro può facilmente passare da uno Studente all’altro in un attimo, la risoluzione del video è molto buona e la qualità dell’audio è ottima.

D: Come nasce Sweech?

R: Durante la pandemia, abbiamo notato un vuoto in questo settore: tantissimi player giocano molte ore al giorno e ci tengono ad essere bravi, ma non esiste un punto di riferimento per chi ricerca un allenatore. Alcuni coach lavorano privatamente, ma bisogna “scovarli”. E la richiesta è molto alta, basta leggere le chat durante le live su Twitch per accorgersi di quante persone chiedano consigli su come migliorare il proprio gameplay.

 

D: Come è nata in voi la passione per i videogiochi?
R: Fin da piccolissimi, i nostri genitori non erano contrari ai videogiochi quindi soprattutto quando eravamo molto piccoli erano loro a proporci i giochi che ritenevano validi. I primi ricordi che ho sono di me e mio fratello in braccio a nostra madre che giochiamo a un
vecchio gioco di Star Wars, Dark Forces 2.. bellissimo! Giocavamo tutti e tre insieme: uno comandava il movimento, uno la mira e l’ultimo sparava. Un disastro ovviamente, ma sono ricordi bellissimi. 

 

D: Parlateci dell'importanza di formare i videogiocatori.

R: Prima di tutto preciso che noi ci riferiamo soprattutto a videogiochi competitivi, cioè in cui i player giocano uno contro l’altro. I videogiochi in single-player sono diversi, al momento non li consideriamo. Ci sono diverse ragioni per cui riteniamo sia molto importante formare i videogiocatori: prima di tutto per imparare bene una disciplina e raggiungere alti livelli si ha bisogno di un mentore, sempre. I videogiochi sono sempre più complessi e strategici, avere un allenatore esperto permette di raggiungere livelli molto più alti di quanto non sarebbe possibile fare da soli. Inoltre è un ottimo modo per responsabilizzare i giovani, che potrebbero fare un uso scorretto dei videogiochi. Anche dal punto di vista economico si verrebbero a creare nuovi posti di lavoro, e non parlo solo dei coach, ma anche di tutto ciò che ci sta attorno. Per i giovani rappresenta anche una nuova occasione di avere entrate extra senza dover per forza ricorrere ai classici lavoretti come consegnare le pizze.

 

D: Dite di avere prezzi molto bassi, come è possibile? Come vi differenziate da altre piattaforme simili?

R: Anche qui bisogna fare una precisazione: i prezzi non sono “nostri”, sono i Maestri a decidere ognuno il proprio prezzo. Non ci sono costi di iscrizione o abbonamenti alla piattaforma. Il cliente che acquista sta acquistando direttamente dal Maestro, non da noi. Il punto è che permettendo corsi di gruppo (fino a un massimo di 12 iscritti per classe), il costo sul singolo iscritto si abbassa molto. In questo modo, avendo un costo di un paio di euro l’ora, è possibile offrire pacchetti composti da una serie di lezioni distribuite di settimana in settimana. Così facendo aumenta molto l’efficacia delle lezioni, permettendo agli Studenti di assimilare i concetti nuovi e mostrare al coach i propri progressi nel tempo. E questa è appunto l’altra caratteristica che ci differenzia, la costanza delle lezioni che si svolgono ogni settimana con regolarità.

D: Come scegliete i vostri esperti?

R: Su questo bisogna fare un po’ di chiarezza. La nostra piattaforma è una vetrina, funge da tramite tra Maestro e Studente, e aiuta il Maestro nella gestione della sua attività. Ma i Maestri non sono nostri dipendenti, ognuno di loro è indipendente. Per questo i nostri controlli si concentrano più sul verificare l’identità per evitare profili fake e truffe. Controlliamo anche le conoscenze del gioco, ma in realtà diamo a quasi tutti la possibilità di lavorare come coach. Se poi uno di loro non è competente o non sa gestire bene le classi, ci saranno rimborsi e recensioni negative, e la sua carriera da coach finirebbe molto presto. La nostra è una piattaforma di liberi professionisti, quindi ogni Maestro è come una piccola azienda, ognuno è responsabile di se stesso e se lavora male è peggio per lui.

 

D: Quali prospettive avete per il futuro?

R: Difficile dirlo, dipende tutto da quanto sarà apprezzato e utilizzato il nostro servizio. Al momento pensiamo solo al presente e come lavorare al meglio, per il futuro ci sono tantissime idee ovviamente, siamo cresciuti coi videogiochi quindi la fantasia non manca, ma bisogna prima consolidare il presente.

 

D: Avete intenzione di implementare i giochi in AR e VR nel vostro parco titoli?

R: Al momento i titoli AR e VR non sono ancora abbastanza diffusi e hanno molte meccaniche da migliorare, quindi non credo arriveranno a breve. Ovviamente noi aspettiamo che qualche grande casa produttrice riesca a sviluppare una realtà come quella di Ready Player One, ma temo che ci vorrà ancora qualche anno prima di arrivarci.

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