Spesso, quando la vita ci va stretta, è soltanto necessario cambiare prospettiva su come vediamo il mondo. Gomez, il protagonista di questa avventura, prende il suggerimento alla lettera: benvenuti in Fez.
Vi siete mai chiesti se la realtà così come è conosciuta fosse in realtà solo una porzione di ciò che è reale? Vi è mai sorto il dubbio sul se ci sia qualcosa di oltre, che noi non riusciamo a vedere e a comprendere solo a causa della nostra natura e di ciò a cui siamo limitati a percepire? Teorie del complotto a parte, la situazione che ho appena descritto è quella in cui viene improvvisamente scaraventato Gomez, l'omino protagonista di Fez, gioco puzzle-platformer, sviluppato da Polytron Corporation.
Fez
Anno: 2012
Piattaforme: PC, Switch, PS4, XBOX 360
Genere: Avventura, Puzzle
Sinossi
"Gomez è una creatura bidimensionale che vive in un mondo bidimensionale... Ma davvero le cose stanno così? Dopo aver scoperto l'esistenza di una misteriosa terza dimensione, Gomez intraprende un viaggio avventuroso che lo porterà fino ai confini del tempo e dello spazio. Usa la tua abilità per esplorare strutture in 3D da quattro classiche prospettive 2D. Scopri un mondo sereno pieno di segreti, rompicapi e tesori nascosti. Porta alla luce i misteri del passato e scopri la verità su realtà e percezione. Cambia il tuo punto di vista e guarda il mondo con occhi diversi." - Pagina ufficiale di Steam del gioco
Recensione
Sin dalla genesi del videogioco come medium di intrattenimento, quando le limitazioni hardware erano troppo vincolanti per poter permettere l'implementazione di effettivi modelli tridimensionali nei titoli che erano rilasciati, si è sempre anelato al raggiungimento di una terza dimensione. I modi adottati erano molteplici: il cosiddetto 2.5D, che puntava a dare una profondità estendendo il gioco in verticale (è il caso, ad esempio, del primo titolo della saga di The Legend of Zelda), oppure si utilizzava una grafica 3D simulata che riusciva, seppur con tanti limiti, a dare la sensazione di terza dimensione utilizzando solamente sprite bidimensionali.
La necessita di espandere il mondo di gioco appare subito ben chiara: più spazio equivale a più contenuti, più creatività nel design, più libertà per i giocatori. Di fronte a queste premesse, un ambiente di sviluppo bidimensionale appare estremamente limitato, ed è su questo senso di impedimento che l'intera struttura di gameplay e narrativa di Fez si basa.
Gomez è un buffo personaggio bidimensionale, al quale viene però conferito un enorme potere: un Fez che gli permette di cambiare la prospettiva del mondo in cui si trova, dandogli dunque la possibilità di spostarsi lungo la terza dimensione in un mondo che apparentemente non la possiede. Questa sensazionale scoperta espande a dismisura le possibilità di gameplay e l'ambiente di gioco, ma rimanendo sempre un titolo bidimensionale: Gomez resta sempre un personaggio 2D, al quale non è concessa la possibilità di muoversi direttamente nel piano 3D, quindi sarà costretto a farsi strada nell'ampia gamma di livelli che gli vengono offerti cambiando la prospettiva con cui vede il mondo poco per volta.
Oltre a questa premessa, la narrativa di gioco si sostiene su un unico altro elemento: un cubo gigante chiamato da tutti "Hexaedron" è stato frammentato in 64 parti, e sta a noi recuperarle per porre fine alla distruzione del tessuto spazio-temporale che questo terribile evento ha generato. La missione non sarà semplice: questi frammenti sono stati sparpagliati per tutto il mondo di gioco, ed alcuni sono stati celati dietro puzzle criptici e apparentemente incomprensibili.
Le meccaniche di gameplay sono poche ed efficaci: oltre al set di azioni a cui un degno protagonista di un platformer ha sempre bisogno di accedere, come la possibilità di saltare ed afferrare oggetti, a Gomez è fornita l'opzione di cambiare la prospettiva del gioco, ruotandola a destra o a sinistra. Fare ciò ruoterà fisicamente il mondo di gioco, dando la possibilità di osservare l'ambiente tridimensionale da un'altra angolazione e quindi potersi districare nel livello in modo completamente diverso. Ruotare il mondo, tuttavia, non mantiene alcuna nozione di profondità, dunque tutti gli elementi vengono schiacciati sul piano bidimensionale, permettendo al nostro eroe di sfruttare piattaforme o bordi per arrampicarsi che sarebbero altrimenti inaccessibili in quella posizione.
I puzzle ambientali sono tanti ed estremamente variegati, arrivando ad estendersi dallo scalare torri sfruttando il cambio di prospettiva, all'inserire criptici codici incisi su pilastri, al dover scannerizzare codici QR per ottenere informazioni. I puzzle così costruiti sono brillanti, andando sia a sfruttare meccaniche inizialmente sconosciute al giocatore, ma che gli vengono man mano rivelate proseguendo con l'esperienza di gioco, sia dettagli apparentemente secondari, ma che alla fine sono necessari all'ottenimento di un collezionabile. Detto ciò, alcuni dei puzzle possono sembrare più incomprensibili per altro, poichè spesso la soluzione si nasconde dietro dettagli troppo difficili da giocare anche per il giocatore esperto, rendendo l'esperienza più frustrante che altro, ma sono rari i casi in cui ciò avviene.
Nel caso comunque in cui si ci dovesse imbattere in delle difficoltà, il gioco comunque ci consente di accedere alla sezione finale dopo aver raccolto solo metà dei collezionabili presenti, lasciando ai giocatori più dediti e che hanno ottenuto il 200% un finale bonus, con annessa una ricompensa per vivere Fez da ancora un'altra prospettiva... Ma lascio a voi capire di cosa si tratta, se avete la volontà di ottenere tutti i collezionabili che questo titolo ha da offrire.
Il level design è probabilmente la parte più brillante di questo titolo, capace di adattarsi in maniera poliedrica e geniale all'abilità di cambiare prospettiva, ma soprattutto portando una varietà di gameplay estremamente alta, nonostante le opzioni del giocatore siano apparentemente poche: tra sezioni di platformer a tempo, a ritmo di musica, zone con visibilità limitata e segreti a non finire, Fez riesce a costruire un'ambientazione capace di tenere il giocatore incollato allo schermo per tutto il tempo di gioco senza mai stancarsi o annoiarsi delle meccaniche, visto l'infinità di modi in cui queste vengono sfruttate.
Sul versante narrativo apparentemente non vi è altro oltre alle premesse, ma in realtà questo gioco nasconde molto di più di quello che si vuole far credere ai giocatori. Le risposte su alcune domande che possono subentrare mentre si esplorano le varie regioni sono tutte nascoste sia come bassorilievi ed iconografie, che riescono a grandi linee a raccontare la storia di gioco, sia attraverso l'uso di iscrizioni in una strana lingua (Chiamata Feziano), la cui chiave di decriptazione è fornita ai giocatori durante il corso dell'avventura. Unica pecca di questo approccio alla narrativa è l'estrema complessità al quale è rifilato il ritrovare informazioni, rendendo l'esperienza appositamente manchevole per i giocatori che non hanno voglia o non riescono a comprendere il significato dietro i simboli che sono seminati nel mondo di Fez.
Graficamente, l'artstyle è un semplice mondo pixellato, in stile cartoon. Questo stile è semplice ma efficace, rendendo l'esperienza godibile e dando al contempo la possibilità di ben comprendere la struttura dei livelli in correlazione alla possibilità di poter cambiare prospettiva. In aggiunta a ciò, il gioco lavora molto sulla scelta dei colori, cambiando dal punto di vista sia dell'illuminazione che della palette alcune zone, in modo da renderle completamente diverse da altre pur non stravolgendo completamente lo stile artistico.
Il sonoro è costituito principalmente da colonne sonore retro psichedeliche, che riescono ad accompagnare il giocatore senza farsi troppo notare e distrarre dal trovare la soluzione dei puzzle. Dove però questo titolo brilla è sul versante effetti sonori: non solo ogni singola interazione è accompagnata da eccellenti suoni di feedback, jingle e rumori per segnalare di aver risolto i puzzle correttamente, ma questi effetti sonori sono estremamente curati e sfruttati alla perfezione; in aggiunta a ciò, diversi puzzle ambientali sfruttano rumori di sottofondo apparentemente innocenti, ma che in realtà segnalano la soluzione di qualche puzzle sfruttando in maniera geniale l'audio direzionale ed altri trucchi simili.
Fez è un gioco che si basa su una geniale premessa, che viene portata a conclusione in maniera altrettanto brillante. Phil Fish con questo titolo riesce a darci un nuovo punto di vista sulla prospettiva dei videgiochi, e lo fa esplorando le meccaniche introdotte in maniera esaustiva, con tanta creatività, in una delle esperienze indie più curate che si possono trovare sul mercato.
VOTI:
Gameplay: 10
Grafica: 9
Sonoro: 9.5
Narrativa: 9
9.5/10