Activision Blizzard fa parlare ancora di sé: stavolta non si tratta del tanto atteso e prossimo all’uscita seguito della saga di Diablo, ma dello sparatutto in prima persona uscito l’anno scorso Overwatch 2, alla cui storia già travagliata si è aggiunto un nuovo oscuro capitolo. Ma partiamo dall’inizio.
È il 2019, e la casa produttrice californiana stava vivendo uno dei peggiori anni in termine di revenue dell’ultimo lustro. In quello che potrebbe essere considerato un tentativo di risollevare la propria immagine, Blizzard annuncia a sorpresa al BlizzCon il seguito del suo celebre sparatutto, trovando una risposta del pubblico decisamente positiva, e creando forte hype per il futuro. L’annuncio in questione specificava che oltre ad una rinnovata modalità PVP, il titolo avrebbe contenuto anche una modalità PVE più approfondita, con una modalità Storia in grado di approfondire la Lore della saga e con una modalità chiamata Missioni Eroe che prevedeva l’utilizzo, potenziamento e personalizzazione di ogni eroe disponibile con lo scopo di respingere in coop orde autogenerate a difficoltà crescente. Purtroppo però, l’annuncio si rivela essere decisamente prematuro. Infatti in un successivo comunicato, nel 2021, la casa produttrice rivela che gli sviluppi di Overwatch 2 stavano causando rallentamenti nel supporto al precedente capitolo, che, anche a causa dell’annuncio stesso, stava perdendo seguito.
Per riparare la situazione, Blizzard decide quindi di rilasciare il secondo capitolo in due parti: prima la componente PVP e solo successivamente quella PVE. E così, dopo una closed beta di un mese, il 4 ottobre 2022, Overwatch 2 viene rilsciato free-to-play in early access. Ma il lancio non và decisamente come sperato: seppure un successo al day one, il nuovo Overwatch si rivela essere fin troppo simile a quello vecchio, presentando come unica novità una diminuzione nella grandezza del team da sei a cinque, che pur cambiando effettivamente il meta del gioco, non aggiunge nient’altro di nuovo all’esperienza rispetto al capitolo precedente. Inoltre il sistema free-to-play con battle pass riceve in poco tempo forti critiche per la monetizzazione eccessivamente aggressiva e la penuria di premi e skin ricevuti non pagando. Un utente di reddit ai tempi calcolò che sarebbero stati necessari addirittura fino a cinque anni per completare l’intera collezione di cosmetici di un singolo eroe.
Tutti questi problemi han portato ad una veloce svalutazione del titolo agli occhi dell’utenza, la quale però continuava a sperare nella promessa e tanto acclamata modalità PVE. Speranza che però si è rivelata anch’essa vana. Infatti ieri, 16 maggio 2023, in un Dev Update il produttore esecutivo Jared Neuss, prima di mostrare il RoadMap, ha annunciato che a causa di tutta la sottovalutata pressione derivante dal supporto alla modalità PVP, la modalità Player versus Environment non sarà più sviluppata né rilasciata. Che questa notizia rappresenti il colpo di grazia per il tanto amato sparatutto?