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Recensione Gaming

Blasphemous 2, la penitenza continua

root • 30 Agosto 2023

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Dopo un sonno durato più di mille anni, il silenzioso penitente si risveglia dalla sua tomba in Blasphemous 2: il suo pellegrinaggio deve continuare ancora una volta.

La capricciosa volontà del Miracolo, una forza divina che manifesta e rende tangibili le più oscure afflizioni dell’animo umano, sembrava essere cessata, e con essa la vita del penitente protagonista di Blasphemous, che si era assopito in un sogno dal quale non ci si sveglia più dopo aver salvato le terre di Cvstodia; tuttavia, i disegni del Miracolo sono più complessi di così in quanto, dopo anni di silenzio, si è manifestato nuovamente tramite la discesa di un enorme cuore dal cielo, dentro il quale sta venendo concepito un erede. Il penitente senza nome ritorna quindi in vita, e ha davanti un nuovo obiettivo: impedire che il bambino nasca; eccoci nel mondo di Blasphemous 2.

Blasphemous 2
Anno: 2023
Genere: Platform, Azione, Avventura
Piattaforme: PC, Switch, PS5, Xbox X|S

Sinossi

Risvegliatosi in una nuova e strana terra e lontano dal suo luogo di riposo finale, il Penitente viene spinto di nuovo nel ciclo infinito di vita, morte e resurrezione, senza altra scelta se non quella di esplorare questo nuovo mondo pericoloso e scoprirne i segreti a lungo dimenticati.

Orde di nemici grotteschi ti ostacoleranno, in attesa del giudizio finale da parte della brutale mano del Penitente, mentre titanici boss ti attenderanno nell’oscurità, aspettando la loro occasione per riportarti nella tua tomba di appartenenza.

Abbatterli non sarà facile, ma grazie alle possibilità che Blasphemous 2 ti offre per personalizzare e migliorare le tue abilità, oltre a diverse nuove armi uniche da brandire con zelo e infinita furia, potresti riuscire ad agguantare la vittoria.

Ricorda, solo una cosa è certa… La penitenza non finisce mai.

– Pagina ufficiale del gioco sul Nintendo E-Shop

Recensione

Dopo il grande successo del primo capitolo della saga, le aspettative per il sequel erano molto alte; Team 17 con grande maestria ha saputo sfruttare le basi, forse un po’ acerbe, che aveva lanciato con Blasphemous, rendendo Blasphemous 2 un gioco degno di nota e che riesce facilmente a conquistare la vetta del genere metroidvania di cui è esponente.

Ancora una volta il penitente silenzioso ritorna dal regno dei morti, e la sua missione è di andare in pellegrinaggio per porre fine ai piani del Miracolo, nuovamente imbizzarrito e pronto a mettere a rischio l’intera terra di Cvstodia. Sono ormai passati più di mille anni, e le terre che conoscevamo dallo scorso titolo sono completamente cambiate, lasciando poche tracce di quello che furono. La missione del penitente di porre fine alla nascita del figlio del Miracolo è ostacolata da un’arciconfraternita di penitenti, ultima linea difensiva del Miracolo.

Dopo aver perso la spada Mea Culpa alla fine dello scorso capitolo, che si era sgretolata alla fine della penitenza, il nostro silenzioso eroe ha bisogno di nuovo equipaggiamento per sconfiggere gli ostacoli che gli si pareranno dinanzi, una nuova arma, o meglio: tre. Blasphemous 2 offre al giocatore 3 diverse opzioni di combattimento, completamente interscambiabili, e ognuna con abilità e usi diversi in battaglia.

La varietà portata da queste opzioni è alta, permettendo diversi tipi di approccio al gioco e al combattimento contro boss e nemici.

In aggiunta alle nuove armi, il penitente avrà a propria disposizione delle nuove abilità permanenti che vanno a sostituire quelle fornite dalle reliquie del capitolo precedente della saga. Queste sono quattro, e forniscono la possibilità di aggrapparsi ai muri, saltare nuovamente a mezz’aria, dashare in aria e aggrapparsi ad alcuni appigli dorati che è possibile trovare in alcuni luoghi della mappa.

Queste nuove abilità, in combo con quelle fornite dalle armi, permettono al level design di sviluppare una profondità di gran lunga superiore a quella del precedente gioco, rendendo tutte le zone estremamente piacevoli da esplorare e piene di segreti da scoprire una volta ritornati in quelle zone con le specifiche abilità richieste dal puzzle. Le zone di Blasphemous 2 sono vaste e variegate, e si distinguono del tutto da quelle presenti nel gioco precedente (se non per qualche ritorno a sorpresa).

Blasphemous 2 offre una vasta gamma di oggetti collezionabili e elementi di gioco con cui interagire: ritornano i grani di rosario dello scorso gioco, questa volta solo in veste difensiva, e viene aggiunta una nuova alternativa offensiva tramite le statuette votive rappresentanti personaggi importanti per la storia del gioco. In aggiunta a ciò vi sono suore smarrite, fratelli del Miracolo imprigionati, miracoli per ottenere bonus in combattimento e collezionabili per aumentare le proprie statistiche: insomma, un bel po’ di roba da fare.

In contrapposizione con il capitolo precedente, Blasphemous 2 risulta ben bilanciato e porta anche al giocatore un discreto livello di difficoltà e spinge al padroneggiare bene le dinamiche di gioco. Unico elemento sbilanciante, il miracolo che permette di fermare il tempo, in quanto con il giusto set permette di congelare il gioco (le Bizzarre Avventure di Jojo non hanno lanciato bene il messaggio apparentemente), ma essendo quest’abilità esclusiva della parte finale del gioco il problema è poco presente e influenza poco l’esperienza di gioco.

L’aspetto grafico di Blasphemous 2 è simile a quello del gioco precedente, ma migliore in ogni aspetto: ogni pixel art è stata perfezionata, le animazioni rese più fluide e tutti i nuovi elementi e i paesaggi sono stati resi in maniera estremamente più dettagliata, raggiungendo vette di perfezione ancora superiore alle già fantastiche grafiche del primo titolo della saga. L’arte di Blasphemous 2 è grottesca, lascia straniti e spaventa in molti aspetti, facendo riferimento a opere d’arte appartenenti alla cultura spagnola, fonte principale di ispirazione del gioco.

La colonna sonora è di gran lunga superiore a quella del primo titolo, con melodie molto più elaborate e che accompagnano al meglio le avventure del pellegrino silenzioso di Blasphemous 2. Anche se comunque un po’ dimenticabile se messa in paragone con le soundtrack di altri titoli indie ugualmente famosi, le musiche creano atmosfere che vanno dal dolce all’avventuroso, utilizzando strumenti tipici della tradizione musicale spagnola.

Anche questo pellegrinaggio è dunque giunto alla fine, lasciando anche questa volta il ricordo di una fantastica avventura nelle terre di Cvstodia, tanto maledette dai poteri divini quanto belle da esplorare e piene di misteri da scoprire. Non sappiamo ancora se sarà l’ultimo, i disegni del Miracolo sono ancora oscuri ai più e probabilmente vedremo nei prossimi tempi dei DLC e delle patch per sistemare qualche problema qua e là, ma finendo Blasphemous 2 un singolo sentimento si fa sentire forte: “Finalmente, la penitenza è finita“.

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VOTI:
Gameplay: 9
Grafica: 10
Sonoro: 8.5
Narrativa: 9

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