Alan Wake 2 vuole imporsi come uno dei survival horror più intriganti di questa generazione, e per riuscirci punterà forte su atmosfere coinvolgenti e terrorizzanti.
Cari utenti, Alan Wake 2, il sequel del celebre titolo di Remedy, che uscirà il 17 ottobre 2023, sarà un horror completamente diverso, putando su atmosfere inquietanti anziché su escamotage classici come i jumpscare. Ad assicurarlo è Remedy Entertainment che ha rivelato nuovi dettagli nel corso di un’intervista con Eurogamer.
“Sembra proprio che l’horror oggi sia molto più popolare, sembra che un nuovo grande concetto di horror si sta diffondendo attraverso più medium. Un tempo era di nicchia, ora sta abbracciando un pubblico sempre più vasto“, afferma il creative director Sam Lake aggiungendo che, concentrandosi su un horror di stampo psicologico, “è molto liberatorio su questo fronte sapere che non dobbiamo trattenerci, che possiamo essere molto onesti con la storia e spingerci lontano fino al tipo di orrore che ci serve per il racconto“.
Il gioco nella cinematografia
Lake parla anche delle influenze cinematografiche che hanno contribuito a plasmare la visione del team per Alan Wake 2: “In termini stilistici abbiamo preso spunto da horror d’autore moderni e classici, così come produzioni più recenti quali Hereditary o Midsommar, cose del genere. L’idea era di stilizzare il tutto e puntare forte su atmosfera e terrore anziché come come gore e jumpscares. Con l’originale Alan Wake abbiamo sempre preso ispirazione da Twin Peaks e dalle opere di David Lynch, è ancora così ovviamente ma con questo seguito stiamo allargando le nostre fonti d’ispirazione“.
Sulla questione dice la sua anche il director Kyle Rowley: “Questi film horror in particolare sono interessanti perché non sono più semplici storie dell’orrore, ma sono più incentrati sul dramma, sui personaggi e le vicende che li coinvolgono, anziché…“. Da qui prosegue nuovamente Lake: “Anziché lo spettacolo. Poiché stiamo offrendo un’esperienza incentrata sulla narrativa, credo che ci stiamo concentrando su una sensazione d’orrore continua, sull’atmosfera e su come costruiamo la tensione. Ma anche la narrazione nel complesso è importante da una prospettiva horror e dal viaggio che i personaggi affrontano. Credo che gli horror moderni facciano molto bene tutto ciò“.
Intanto Remedy ha anche confermato quanto durerà Alan Wake 2, che si prospetta molto più longevo del primo gioco: il primo capitolo della saga aveva una durata di appena 10 ore, che sono state raddoppiate per Alan Wake 2, che si protrarrà invece per 20 ore di gameplay.
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