Il Giappone ha saputo sfruttare in maniera eccellente anche il videogioco come medium di narrazione: ecco a voi le visual novel, il giusto compromesso tra un anime e un videogioco
Il genere videoludico noto in occidente come Visual Novel nasce nel paese del sol levante nella prima metà degli anni 80. L’aspetto che contraddistingue di più questi videogiochi è il gameplay, che viene ridotto al minimo indispensabile se non completamente eliminato; per compensare ciò, viene messa una cura più minuziosa sullo sviluppo della trama e dei personaggi, che assumono un ruolo centrale in questi titoli: l’intero gioco si delinea quindi tramite i dialoghi e le interazioni con gli elementi del mondo di gioco.
Quindi la narrativa diventa strumento massimo in questo tipo di opere, ed è per questo che sono concettualmente molto più vicine ad anime e manga che a semplici videogiochi; proprio a causa di ciò, è molto comune per visual novel ricevere adattamenti animati o cartacei per far raggiungere la storia che raccontano ad altri tipi di audience simili.
Vi è però una sostanziale differenza tra questi due tipi di medium, ed è come si ci può aspettare uno degli elementi che servono a tenere attiva l’attenzione del giocatore: la presenza di scelte. Infatti, in molte visual novel, sono presenti diversi branch narrativi che, in base ad alcune azioni compiute dal giocatore, siano esse scelte tra personaggi oppure linee di dialogo in una conversazione, possono completamente stravolgere il finale e gli avvenimenti stessi del plot.
A causa di ciò, vi è sempre enorme incertezza negli adattamenti anime e manga di queste novel, che spesso risultano scarne rispetto ai contenuti offerti dal gioco, o peggio provano inutilmente ad adattare più diramazioni in una stravolgendo la trama; ovviamente, vi sono numerose eccezioni che riescono a fornire un’esperienza coerente al gioco, ed è anche da notare che sono spesso solo i fan più accaniti a denigrare adattamenti che alla fine compiono comunque un buon lavoro, seppure non fedele al 100% rispetto alla fonte.
Sottogeneri
Come ogni genere che si rispetti, il suo sviluppo e conseguente miglioramento ha portato alla creazione di varie categorie di sottogeneri. La suddivisione principale avviene soltanto in Giappone, dove vengono distinti nello specifico le visual novel dagli adventure game, giochi dove il gameplay è più impattante e dove sono presentati al giocatore enigmi e rompicapi per proseguire nella storia, rispetto a un’assenza quasi totale di influenza del giocatore (se non per le scelte, ovviamente) che caratterizza le visual novel; in occidente questa divisione si perde, ed entrambe le tipologie sono denominate visual novel dai più.
Le altre suddivisioni sono effettuabili tramite i trope che è possibile trovare all’interno dei giochi:
- Dating Sim, giochi in cui sono presentati davanti ad un protagonista un cast di possibili interessi romantici e in base alle scelte intraprese nei dialoghi con questi ultimi sarà possibile entrare in una relazione con uno di essi. Viene da sè che in base alla scelta del partner la trama cambia anche drasticamente, e questo spinge i giocatori a voler rigiocare il gioco seguendo ogni possibile percorso per vedere tutto il content che ha da offrire. I dating sim si suddividono in varie categorie in base alle dinamiche tra i personaggi: i bishojou hanno un protagonista maschile e un cast di personaggi principalmente femminili, mentre gli otome hanno l’esatto contrario; se il protagonista avrà l’opzione di non limitarsi ad un singolo partner allora si tratterà di un harem, mentre se il gioco tratterà relazioni tra personaggi dello stesso sesso, ricadrà ovviamente nel genere yaoi/yuri.
- Sound Novel, giochi in cui la narrativa è portata al suo apice, ma anche al suo estremo: il testo copre l’intero schermo, togliendo spazio persino alle grafiche. L’unica cosa che resta al giocatore sono le scelte da compiere, ma vi sono varie sound novel in cui la trama è addirittura lineare: insomma, resta ben poco di un videogioco, ma sono comunque una valida alternativa a un semplice libro per raccontare una storia. Il termine è stato brevettato da Chunsoft per contraddistinguere meglio le proprie visual novel, che poi successivamente hanno ispirato altre estremamente simili per stile, che in Giappone sono anche chiamate Novel Game.
- Nakige e Utsuge, tradotti rispettivamente come “gioco strappalacrime” e “gioco deprimente“, sono due variazioni che spingono sul dare al giocatore forti emozioni. Per quanto la terminologia possa apparire simile, i nakige finiscono sempre su una nota positiva, mentre gli utsuge spesso culminano in tragedia. Questi sottogeneri hanno riscosso grande popolarità a causa dei legami che si vengono a creare con i personaggi di gioco, e anche i vari adattamenti anime di questo tipo di opera sono piuttosto famosi.
- Eroge, giochi in cui sono presenti scene con contenuti erotici al suo interno. Spesso nonostante alcune visual novel facciano parte di questa categoria, riescono comunque a diventare estremamente popolari a causa della trama assolutamente ben scritta: è il caso della celeberrima Fate Series, anche se qui ci sarebbe molto da dire, che nasce come gioco eroge con Fate/Stay Night, anche se poi sono state rilasciate versioni prive di contenuti di questo tipo.
Adesso, ecco una lista di visual novel celebri e dei rispettivi adattamenti anime o manga se esistono.
Clannad
Sviluppata da Key nel 2004 per PC, non segue lo standard dei suoi vecchi giochi principalmente per adulti, ma è stato concepito direttamente come un gioco rivolto a tutte le età. Il titolo appartiene al genere nakige, offrendo una trama molto commovente che si concentra sul tema della famiglia. Clannad ha anche ricevuto diversi adattamenti sia animati che sotto forma di manga ed altro; i più celebri e acclamati sono i due adattamenti anime Clannad e Clannad: After Story, entrambi animati da Kyoto Animation. La visual novel è stata la più venduta nel genere bishojou durante il periodo di lancio in Giappone, ma anche negli anni successivi.
Steins;Gate
Se parliamo di visual novel celebri è impossibile non citare Steins;Gate, sviluppata da 5pb. e Nitroplus, artefici anche di altre visual novel sci-fi come Chaos;Head. Inizialmente pubblicata nel 2009 su Xbox 360, è una storia sci-fi ADV(avventura) ed è tra le più consigliate dagli amanti del genere.
Il suo adattamento anime è composta da una serie ed un film che hanno ispirato successivamente un remake della visual novel, Steins;Gate Elite (disponibile su Switch, PS4 e PSVita), che contiene scene animate prese dall’anime, ma anche extra in route che non sono state adattate. Steins;Gate infatti ha nella sua novel vari finali alternativi rispetto a quello presentato nell’anime, che ha scelto di adattare solamente la route che porta alla True End del gioco.
Fate/Stay Night
Nata come una visual novel eroge, è considerabile uno dei franchise più redditizi della storia se comprendiamo ogni suo aspetto. Oltre ad essere etichettata come una delle serie con la storia più complesse da seguire e comprendere, da tenere di conto i diversi buchi di trama, fa parte di un universo ancora più grande chiamato “Nasuverse”, dal nome dell’autore Nasu.
Questo universo comprende altre visual novel non appartenenti al franchise di Fate come Tsukihime. Il suo adattamento anime non è formato da una sola serie, ma da decine che seguono le varie route della storia (le due più importanti sono la serie Fate/Stay Night: Unlimited Blade Works e la trilogia di film Fate/Stay Night: Heaven’s Feel, che adattano le omonime route) insieme anche a vari prequel, sequel, spin-off, e chi più ne ha più ne metta.
Fate vanta anche di essere uno degli anime con le migliori animazioni della storia, grazie al celebre studio Ufotable. Questo franchise è tutt’ora uno dei più attivi con il gioco gacha Fate/Grand Order, che permette ai giocatori di collezionare vari personaggi storici del passato sotto forma di personaggi anime.
Doki Doki Literature Club
Apparentemente una visual novel slice of life abbastanza noiosa e senza molto da offrire, in realtà si tratta del surreale progetto horror-psicologico sviluppato da Team Salvato per PC. Disponibile gratuitamente su Steam oppure a pagamento nella sua versione Deluxe anche su console, il gioco ha raggiunto un’enorme popolarità grazie al modo in cui il giocatore viene preso alla sprovvista, alle frequenti rotture della quarta parete e ai migliaia di misteri che riesce a presentare al giocatore, ma anche a causa dell’enorme successo mediatico grazie ai let’s play di vari streamer e ai meme diffusi su i social.
Ace Attorney
La serie investigativa pubblicata da Capcom vede come protagonisti una serie di avvocati il cui obiettivo è difendere i propri clienti, ingiustamente accusati di omicidio. Rispetto alle altre visual novel, la serie di Ace Attorney offre un gameplay più interattivo, dove bisogna raccogliere prove e obiettare quando si trovano incongruenze del discorso dei testimoni. Attenzione però: troppe obiezioni a sproposito, o troppe poche e il vostro cliente sarà messo in manette, facendovi perdere.
La saga ha ricevuto alcuni adattamenti anime, ma nessuno dei due è stato accolto con favore da parte della community che li ha recensiti molto mediocremente; evidentemente non sono stati capaci di trasporre in maniera accurata la complessità dei vari casi che questa saga riesce ad offrire, magari in futuro qualche altra casa di produzione potrà offrirci un prodotto curato in maniera più attenta.
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