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Crunchyroll e Israele, un lento declino che nessuno si aspettava!

Michele "PingWer" Cosentino • 3 Ottobre 2025

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Un tempo acclamato come il paradiso per gli amanti degli anime, Crunchyroll sta affrontando un'ondata di malcontento senza precedenti da parte della sua stessa community. Nel giro di meno di un anno, la percezione della piattaforma si è trasformata radicalmente: da servizio di riferimento per l'animazione giapponese a fonte di frustrazione costante. Ritardi ingiustificati, un crollo vertiginoso della qualità dei sottotitoli e dei video, e una gestione dei contenuti sempre più discutibile hanno annientato la fiducia degli utenti.

Ma perché questo disastro? Crunchyroll ha fornito spiegazioni credibili? E l'ombra di Israele cosa c'entra?

Sebbene Crunchyroll non abbia ancora parlato pubblicamente del caos in atto e non abbia risposto al tweet realizzato da SugoiLite riguardo al cambio di processo di localizzazione, passando da un servizio locale (AegiSub) a uno cloud based, OOONA, di proprietà di un'azienda israeliana, l'unica cosa che conta e che possiamo constatare sono i risultati: un servizio scadente. Alcuni utenti hanno anche cercato di realizzare alcuni post sul tema nel subreddit ufficiale di Crunchyroll che sono stati immediatamente rimossi dai moderatori.

Questo articolo non vuole avere nessun aspetto geopolitico, ma è innegabile che la controversia sulla transizione a un fornitore israeliano non fa che peggiorare ulteriormente l'attuale imbarazzante situazione di Crunchyroll. Di seguito, vi spieghiamo nel dettaglio i risultati disastrosi di questo cambiamento che stanno compromettendo l'esperienza utente. 

La Scomparsa del Typesetting: Il tradimento del più grande punto di forza della piattaforma

Per il grande pubblico, il problema si manifesta con testi a schermo, come messaggi su un cellulare o insegne, che appaiono con un carattere generico e banale, spesso sovrapponendosi ai dialoghi e rendendo difficile la lettura (stile Netflix o Amazon). Quella che prima era una traduzione integrata visivamente nella scena, che aiutava l'immersione, è ora un semplice testo bianco che spezza l'atmosfera e denota una palese e inaccettabile mancanza di cura.

Dal punto di vista tecnico, il cambiamento è epocale. Crunchyroll ha cinicamente abbandonato l'uso del formato .ass (Advanced SubStation Alpha), che per anni ha permesso ai traduttori di realizzare un "typesetting" di discreto livello, differenziandosi in modo netto dal resto della concorrenza e garantendo allo spettatore una visione più armonica e completa, con la possibilità di avere traduzioni complete, anche di eventuali cartelli importanti all'interno degli episodi.

Questo formato consentiva di personalizzare font, posizione, colori e animazioni dei sottotitoli, replicando lo stile dei testi originali e integrandoli perfettamente nell'animazione. 
Di seguito, alcuni esempi che mostrano il regresso.

Nota: Sebbene le immagini siano in inglese, il problema affligge in modo sistematico tutte le lingue presenti su Crunchyroll.

Nuovo stile

Vecchio stile

Nuovo stile: solo un messaggio tradotto e piazzato come semplice scritta bianca. Inaccettabile.

Vecchio stile: tutti i messaggi tradotti e realizzati con uno stile simile all'originale. Questa era cura.

Oltre al problema dei cartelli, la riduzione dell'impegno e della cura si nota anche drasticamente nei sottotitoli dei dialoghi stessi. Sono passati dall'avere un font chiaro e leggibile con un'accurata differenziazione tra eventuali molteplici attori che parlano contemporaneamente, a una blanda, confusa, e difficile scritta bianca che spesso occupa tutto lo schermo con numerose righe, compromettendo l'ordine di lettura.

Ma il problema è ancora più grave: se i dialoghi non possono essere inseriti a schermo perché occuperebbero troppo spazio, vengono semplicemente eliminati, il che significa che mancano intere traduzioni.

Nuovo stile con linee sovrapposte

Vecchio stile con linee separate

L'attuale approccio non è solo un clamoroso passo indietro in termini di leggibilità e appeal estetico, ma rappresenta la rinuncia a uno standard qualitativo che differenziava Crunchyroll dalla concorrenza. Con questo nuovo standard al ribasso, avere dei sottotitoli armoniosi, completi e facili da leggere come quelli che potete trovare nel breve video in basso, è diventato impossibile e utopico.

Traduzioni e IA: un incidente che svela una grande disorganizzazione

Molti spettatori hanno notato che le traduzioni sono diventate più legnose, innaturali e, in alcuni casi, palesemente errate. Questo ha alimentato il sospetto, mai veramente smentito, che la piattaforma si stia affidando a sistemi automatici per accelerare i tempi e ridurre i costi. Nonostante le smentite di facciata, il culmine è stato raggiunto con un caso eclatante, diventato virale online: in alcuni sottotitoli sono comparsi errori inequivocabili e persino la dicitura "ChatGPT said", scatenando un'ondata di proteste contro la piattaforma e smascherando la verità.

In seguito al clamore, è intervenuta la stessa Crunchyroll per fare chiarezza. Stando alla dichiarazione ufficiale,

[...] i controversi sottotitoli generati dall'intelligenza artificiale per il recente anime Necronomico and the Cosmic Horror Show sono stati prodotti da un fornitore di terze parti e hanno violato l'accordo del fornitore con Crunchyroll di non utilizzare sottotitoli generati dall'intelligenza artificiale. Da allora è stata avviata un'indagine.

Questa precisazione sposta il problema dalla localizzazione interna di Crunchyroll alla sua inettitudine nel selezionare e supervisionare i fornitori esterni a cui affida un lavoro, in poche parole non li giustifica in alcun modo. Sebbene la colpa diretta dell'errore possa essere ricondotta al fornitore, l'incidente ha comunque minato profondamente la fiducia degli utenti. L'episodio ha infatti confermato che la qualità percepita non è più una garanzia assoluta, lasciando intatta la preoccupazione della community riguardo al controllo qualitativo generale del servizio, che anche in successivi anime ha continuato a destare sospetti e aumentare le preoccupazioni, dimostrando che il problema persiste.

Con il discusso passaggio a OOONA, e quindi a un servizio basato su cloud, le fragili promesse del CEO di Crunchyroll sul non usare la IA potrebbero venire meno in qualsiasi momento. La tentazione di abbattere i costi a discapito della qualità è palesemente forte.

Qualità Video: lento e silenzioso declassamento

Un altro tasto dolente è stata la gestione della qualità video del servizio. In passato, gli utenti potevano selezionare manualmente la risoluzione desiderata (es. 1080p, 720p), avendo pieno controllo sull'esperienza di visione. Ora, questa scelta è stata sostituita da indicatori generici come "Alta", "Media" e "Bassa". Sebbene presentata come una semplificazione, questa modifica nasconde una netta e indiscutibile riduzione della qualità che, per i più attenti, è facilmente visibile su schermi più grandi come TV, Monitor o Tablet. 

Probabilmente non riuscirete a vedere la differenza se siete da telefono, ma eventualmente concentratevi sulla parte bassa della manica e guardate altre comparazioni da questo sito

Vecchio Encode (migliore)

Nuovo Encode (peggiore)

Tecnicamente, Crunchyroll è passata da un sistema di streaming a bitrate costante (un tempo il più alto tra la concorrenza) a una implementazione a bitrate variabile che gli utenti esperti definiscono eccessivamente e ingiustificatamente conservativa. Ciò significa che gli "encode" dei video sono ottimizzati per risparmiare banda e denaro anziché per preservare la massima fedeltà visiva. Di conseguenza, anche quando l'indicatore segna qualità "Alta", il bitrate effettivo è spesso inferiore a quello offerto in passato. Questo si traduce in una perdita di dettaglio nelle scene più complesse e in artefatti di compressione più visibili, offrendo un'esperienza complessivamente inferiore rispetto agli standard precedenti e omologandosi al peggio delle piattaforme concorrenti.

Contenuti e Tempistiche: Buchi insensati di catalogo e ritardi inaccettabili

La frustrazione degli utenti si estende anche alla gestione del catalogo e alla puntualità delle uscite. Una delle critiche più longeve riguarda l'assenza di prequel o di stagioni precedenti di molte serie. Spesso un utente si ritrova a poter guardare la seconda stagione di un anime, senza avere accesso legale alla precedente, frammentando in modo inaccettabile l'esperienza e costringendo a cercare altrove e addirittura OBBLIGANDOLO a optare per la pirateria. 

La questione dei prequel mancanti è legata a complesse dinamiche di licenze, che possono variare di stagione in stagione e da anime a anime. Sebbene sia un problema noto nel settore, la posizione dominante di Crunchyroll, specialmente dopo l'acquisizione di Funimation e le spalle coperte da Sony, aveva fatto sperare in un consolidamento dei cataloghi che, a oggi, non si è ancora pienamente concretizzato, deludendo le aspettative

Ma se volessimo entrare più nello specifico facendo i nomi avremmo:

E potrei continuare per decine e decine di anime, dove alcuni non solo non sono disponibili su Crunchyroll, ma da nessuna altra parte e quindi per poter vedere effettivamente la serie si è costretti ad affidarsi a siti pirati oppure ai Fansub. 

Onestamente e personalmente parlando questa situazione è oltre l'imbarazzante, è ridicola. Tralasciando la questione del rendere un'azienda israeliana un elemento chiave della localizzazione, il livello attuale non solo è al di sotto della sufficienza, ma ha fatto perdere completamente a Crunchyroll il suo valore. Magari, non tutti saranno d'accordo e magari molti continueranno a pagare l'abbonamento, ma l'importante è che tutti siano a conoscenza della situazione, ognungo poi trae le sue conclusioni.

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