Noi di Xeud abbiamo parlato recentemente del manga di Rankings Of Kings appena approdato in Italia, ma… cosa ne pensiamo dell’anime?
Quest’anime durante la Stagione Autunnale 2021 ha stupito tutti e si è rivelato addirittura il miglior anime di quella season, ma cosa ha di così tanto speciale? Andiamo a scoprirlo.
Ousama Ranking è una storia fantasy ambientata nel regno di Bosse, che racconta delle avventure fatte dal primogenito del re (chiamato Boji), nato sotto una stella sfortunata. A causa delle sue dimensioni ridotte, del fatto di essere muto e di essere inadatto nel combattimento, spesso viene ritenuto sia dagli abitanti che dai suoi parenti un successore indegno di detenere tale nomea. Boji però è un tipo ottimista, cordiale e gentile, che cerca sempre di tenersi in attività, in modo tale che un giorno possa arrivare a superare tutti i suoi hadicap e rendere fiero il suo popolo una volta diventato re.
Quando Bosse muore, viene ostracizzato per colpa di suo fratello Daida il quale, appoggiato dalla madre, riesce a salire sul trono. Detto questo Boji finisce per lasciare il castello assieme al suo allenatore di fiducia e a un amico chiamato Kage, per poter trovare il modo di incontrare qualcuno che possa renderlo un guerriero come si deve.
Stile Artistico
L’opera è speciale per uno stile artistico insolito per l’animazione giapponese. Questo racconto è come una fiaba, e per tanto realizzato con uno stile più “cartoon” che tradizionale. Il disegno è minimale, assai stilizzato, con presenza di colori a pastello e talvolta anche acquerello. Per quanto riguarda i personaggi abbiamo invece la rappresentazione del loro fisico più “tonificato”, con facce gonfie e vestiti larghi, col fine di rappresentare artisticamente il ritratto medievale immaginario. Guardare Ousama Ranking è proprio come osservare da vicino un’epoca caratterizzata dai valori cavallereschi, in cui c’è in gioco la vita e l’onore, indispensabili per poter sopravvivere senza essere emarginati.
Stile Narrativo
Non c’è molto da dire. L’anime fa vedere le avventure di un bambino che cerca di andare contro i suoi handicap e di usarli a suo vantaggio. Nel fare questo vive un’avventura piena di pericoli e si mette in contatto con persone importanti, che possono addirittura arrivare a decidere le sorti del regno di Bosse. L’unica cosa davvero speciale che si può notare è che, man mano che si va avanti con la visione dell’opera, si ha un riscontro sempre maggiore di scene cruenti, diventando praticamente una fiaba oscura. Il mondo è pieno di guerre che perversano in continuazione, i tradimenti sono all’ordine del giorno, e soprattutto c’è molta discriminazione. Ciononostante l’anime alterna tutta questa con eventi pressoché positivi una volta che Boji diventa più forte e sicuro di sè. Una narrazione altalenante, che non sa come esprimersi realmente, ma che riesce comunque ad aver seguito grazie a un’atmosfera particolare, data dalla rappresentazione fiabesca di un mondo medievale dai tratti così reali. Chiaramente anche l’elemento magico è ben presente (stiamo pur sempre parlando di un mondo che in origine veniva dominato da maghi e dei), tuttavia non si manifesta eccessivamente, comparendo solamente nei momenti più cruciali.
Personaggi e storia
Personaggi come Boji, Domas, Kage, Hilling, Despar ecc. hanno tutti un certo fascino, sia per le loro personalità così distinte che per la rappresentazione del loro passato. Stiamo parlando di un anime che cura molto l’aspetto emotivo, inscenando soprattutto flashback che ci aiutano non solo a capire meglio i personaggi ma anche a conoscere un mondo che si rivela essere problematico e violento. Che poi, come puoi scordarti di una storia come quella di Miranda? Insomma parliamo proprio di qualcosa che ti entra nel profondo. Anche i cattivini fanno la loro parte egregiamente, e persino i pesci piccoli riescono ad essere convincenti. Certo che però non tutti è così chiaro, specie dal punto di vista comportamentale. Osservare un luogo in cui tutti gli abitanti sono degli assassini senza scrupoli oppure vedere Daida che decide di sposare colei che lo ha fatto tanto soffrire e altre cose fin troppo insolite, non è proprio il massimo. Come interazione tra personaggi ci siamo ma a lungo andare la narrazione commette delle scelte che si sarebbero potute evitare, come quella di far sopravvivere alla fine tutti indiscriminatamente, nonostante gli scontri si stavano facendo parecchio intensi e sanguinosi. Tante piccole chicche che vanno in coalescenza a formare un qualcosa che pesa a livello di valutazione finale dell’opera.
Morale
L’anime cerca di dare una visione esistenzialista del mondo, mettendo in scena la grandezza dei pochi contrapposta alla limitatezza dei molti, di coloro che si impegnano ma ricevono pochi risultati. La morale ha ovviamente dei risvolti più grandi, mettendo in scena le ingiustizie che (come quella della morte della madre di Kage o dell’accordo tra Bosse e il diavolo o dell’imprigionamento di Daida nello specchio) non si possono evitare e che si devono sopportare a lungo termine. Si parte quindi da un esempio più limitato (la condizione di Boji) per poi arrivare a parlare di questo tema un po’ da tutte le parti. Certo il finale positivo stona abbastanza con la risoluzione della morale dell’opera, tuttavia questa considerazione della vita che va vissuta nonostante la sua precarietà, permea in tutta la serie, e ciò va tenuto conto. L’insegnamento comunque c’è sempre: l’impegno porta a risultati limitati se non c’è la consapevolezza di ciò che si sta facendo, ma, una volta ottenuta, qualsiasi ostacolo sembrerà raggiungibile. Normalmente questo dovrebbe accadere a meno che non fai un patto col diavolo..
Commento finale
Aver visto Ousama Ranking non mi ha stancato minimamente. In ogni episodio si scopre sempre qualcosa di più sui personaggi che si ritrovano a cambiare frequentemente opinione sul proprio operato. Le azioni del passato influenzano il presente e danno vita al destino di Boji, che deve in un certo senso riparare agli errori fatti dai suoi simili. Detto in parole povere, secondo me la storia non vuol pretendere molto ma anzi cerca di intensificare al massimo le situazioni del momento, coinvolgendo lo spettatore emotivamente senza fargli porre troppe domande. Con un cast brillante, un disegno pulito e accurato e dei combattimenti invitanti, Ousama ranking è il migliore della sua stagione di appartenenza.
Anche se non mi è dispiaciuto, preferirei non vedere una seconda stagione, perchè le avventure successive di Boji probabilmente saranno come quelle di suo padre; una volta re dovrà partire per conseguire il titolo di più forte, e sinceramente c’è ne sono a bizzeffe di storie simili. Certo il titolo è proprio in riferimento a questo, una sorta di grande prequel che introduce tutti i personaggi, e difatti il manga sta continuando. Però chissà..
VOTO: 8