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Dietro le quinte di Oshi no Ko: intervista al direttore artistico Tetsuya Usami

root • 18 Giugno 2023

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ATTENZIONE: È CONSIGLIABILE LEGGERE LA SEGUENTE INTERVISTA DOPO AVER VISTO ALMENO IL PRIMO EPISODIO DI OSHI NO KO PER EVITARE SPOILER

In un’intervista il direttore artistico di Oshi no Ko, Tetsuya Usami, ha discusso della creazione delle Background Art per l’anime più discusso e amato della stagione e di qual è stata la sfida più difficile da affrontare.

Spesso non ci rendiamo conto di quanta mole di lavoro e cura nei dettagli si celi dietro la produzione di un anime. Per questo l’intervista a Testsuya Usami (abbiamo anche parlato di Character Design in un’altra intervista) rappresenta uno sguardo dietro le quinte importante che ci fa comprendere e apprezzare ancora di più l’opera.


Intervista a Tetsuya Usami, direttore artistico di Oshi no Ko

Piccolo curriculum di Tetsuya Usami:

Usami ha sempre lavorato come Art Director e Backgourd Artist iniziando con un singolo episodio di Steins; Gate, il 24, e continuando con Princess Principal. Questi solo con il ruolo di Backgourd Artist.

In PERSONA5 the Animation ottiene il suo primo ruolo di Art Director che manterrà anche all’ingreso in Doga Kobo con SING “YESTERDAY” FOR ME e Oshi no Ko


Come è entrato nel progetto e quali sono state le sue impressioni sul manga di Oshi no Ko?

La casa di produzione dell’anime è la Dogo Kobo, con la quale avevo già collaborato in un precedente lavoro intitolato Sing “Yesterday” for Me. Per questo ho ricevuto un invito da parte loro che mi chiedeva se volessi lavorare su Oshi no Ko.

Leggendo il manga ho avuto l’impressione che si trattasse di un’opera che raccontava di persone molto insicure. Ho pensato che lo fosse perché i sentimenti di ogni personaggio sono stati elaborati con cura. Non importa quale personaggio sia, ognuno di loro ha aspetti con cui potrei simpatizzare e avere delle buone impressioni. Insieme agli interessanti elementi drammatici, penso che Oshi no Ko sia un’opera estremamente attraente.

La palette dei colori di Oshi no Ko è generalmente calda e satura. Quali istruzioni le sono state date per l’atmosfera degli sfondi?

Dal momento che i personaggi di quest’opera hanno un’alta saturazione per quanto riguarda il colore, anche agli sfondi abbiamo dato questa caratteristica. Per quanto riguarda lo schema dei colori, sebbene Oshi no Ko abbia molti aspetti seri, l’ho pensata come se fosse un dramma della vita reale.

Per questo motivo, le parti fredde sono con colori freddi e quelle scure con toni scuri. Tuttavia, penso che sarebbe bello che in alcuni momenti si riuscisse a percepire qualcosa di simile alla “gentilezza umana”. E questo potrebbe essere il modo per cui tutto si lega alla colorazione calda.

Qual è stata la sua location preferita su cui ha lavorato per Oshi no Ko?

La scena preferita è quella della parte #01A, in cui Ai e Gorou camminano nei dintorni dell’ospedale nelle prime ore della sera. Mi sembra che sia stato possibile esprimere il dolce scorrere del tempo. In questa serie compaiono molte scene serali, ma i toni di colore cambiano a seconda della scena. I panorami serali sono tutti i miei preferiti.  

Ci sono stati luoghi di rilievo che sono stati usati come riferimento per gli sfondi per Oshi no Ko?

Anche se ci sono vari luoghi che fanno parte delle ambientazioni, non c’è nessun luogo famoso in particolare che sia stato usato come riferimento. Semmai, ho usato molte opere anime come riferimento nel modo in cui disegnavo. I produttori mi hanno chiesto di realizzare qualcosa con uno stile pittorico irregolare, simile a quello dei disegni a mano, o qualcosa di simile alla sensazione di sfocatura che si ha quando si disegna sulla carta da disegno. Quindi, ho studiato le tecniche e i modi di rappresentare le cose guardando molti anime.

Quale location è stata la più impegnativa da progettare per Oshi no Ko?

Se dovessi fare un esempio in termini di tavole artistiche, sarebbe la scena in cui Ai muore. Il luogo in sé è semplice, ma il bilanciamento dei colori è stato difficile. Sebbene i colori freddi siano la base della scena, non volevo che fosse semplicemente una scena fredda. Per questo motivo, ho realizzato i punti in cui la luce colpisce e si accende utilizzando colori caldi. Ho incluso colori rosso-viola come cuscinetto nei punti in cui i colori freddi e caldi si sovrappongono. Per le parti in legno del muro in cui lo stalker e Ai si fronteggiano, ho inserito colori di tipo verde, perché ho pensato che sarebbe stato bello se si fosse riusciti a percepire la tensione e l’inquietudine della scena. Alla fine, volevo che fosse una scena bella e memorabile, quindi dettagli come il bilanciamento della luce e il grado di saturazione dei colori sono stati molto difficili da fare. 

A cosa vorrebbe che gli spettatori prestassero attenzione per il design degli sfondi di Oshi no Ko?

Piuttosto che prestare attenzione a cose come i disegni dettagliati o le texture realistiche che si vedono spesso negli anime recenti, questo è un lavoro in cui abbiamo prestato attenzione all’equilibrio dei colori e al loro utilizzo per una sensazione di morbidezza e naturalezza. Invece di vedere gli spettatori concentrarsi su un piccolo particolare, sarei felice se riuscissero ad apprezzare l’atmosfera generale o l’armonia tra lo sfondo e i personaggi.

Quale messaggio vorrebbe dare agli spettatori?

Ho sentito il feedback di molte persone che dicono di apprezzare Oshi no Ko, quindi mi sento onorato del fatto di essere stato coinvolto. Come ho detto poco fa, dal punto di vista degli sfondi, penso che sia importante che gli spettatori siano in grado di immergersi nei personaggi e nella storia grazie ad essi, quindi mi rende felice aver preso parte a un’opera di cui le persone dicono: “Oshi no Ko è stato fatto bene”. Farò del mio meglio affinché gli spettatori possano continuare a godersi Oshi no Ko, quindi sarei felice se tutti gli spettatori potessero sostenerci, in modo che questo lavoro possa esprimersi nel migliore dei modi. Grazie mille per avermi dato questa opportunità.

Abbiamo anche tradotto le recensioni riferite all’assistente regista, Ciao Nekotomi, e la character designer Kanna Hirayama

Fonte: AniTrendz

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