Il 2021 ci ha portato via uno dei migliori.
Sono passati ormai 2 anni dalla morte di Kentaro Miura. Al grande pubblico fu annunciato circa 2 settimane dal decesso dalla casa editrice che pubblica il suo capolavoro: Hakusensha. Il mangaka è stato colto da una gravissima “dissezione aortica” con conseguente morte. Un lutto incredibile per tutti gli appassionati di manga e non solo, che vedevano Kentaro come uno dei migliori mangaka di tutti i tempi. Aveva solo 54 anni, avrebbe potuto disegnare ancora per i suoi fan.
Ma Miura, è veramente morto?
Come si ben sa, una persona muore 2 volte, una quando il suo cuore smette di battere e una quando viene pronunciato il proprio nome per l’ultima volta, ma Kentaro è ancora sulla bocca di tutti, sarà duro a morire. La sua opera ha influenzato non solo i manga, non solo gli anime, non solo il Giappone, ma l’intero mondo. Senza il suo fumetto oggi sarebbe completamente diversa.
La recente influenza in Chainsaw Man
Se dovessi raccontare l’inferno senza pensarci, finirei a descrivere “l’Eclissi” di Berserk.
Tatsuki Fujimoto, creatore di Chainsaw Man
Fujimoto legge Berserk da praticamente sempre, d’altronde nacque nel 1993, anno in cui Miura celebrava i 4 anni di pubblicazione su Monthly Animal House di Hakusensh. Berserk influenzò quindi molto del processo creativo che portò poi alla creazione di Chainsaw Man.
Joyji Morikawa racconta..
Una delle storie che fanno capire la grandezza di Kentaro è quella raccontataci da Jyoji Morikawa, autore di “Hajime no Ippo”. Egli dice infatti di come Miura, a 18 anni, gli si presentò davanti per lavorare come assistente, aveva con se solo un album di disegni per mostrare al maestro alcune sue tavole.
Morikawa rimase allibito quando aprendo quell’album si ritrovò davanti agli occhi un disegno che rappresentava una fata, uno stigma e un uomo con una spada troppo grande per poter essere chiamata spada. Kentaro fu così licenziato, perché secondo il maestro non aveva nulla da potergli insegnare, era rimasto completamente travolto, immobile con la pelle d’oca da quel tratto marcato, nato da una matita molto spessa, che era probabilmente la più grande di cui era in possesso.
Altri riferimenti a Berserk nei manga
- Le mastodontiche dimensioni di Zangetsu, spada del protagonista di Bleach di Tite Kubo.
- Il soprannome di Kirito, protagonista di Sword Art Online, che viene appunto chiamato “spadaccino nero”.
- Hajime Isayama quando parla di come gli sia venuto in mente il personaggio di Mikasa, molto amato dai lettori, fa sempre riferimento a un personaggio di Berserk che inconsciamente lo ha influenzato, cioè Casca.
L’influenza di Berserk su serie tv, film e videogiochi
- Molti elementi della famosissima saga videoludica Dark Souls sono tratti da Berserk: personaggi, armature, armi e ambientazioni.
- La celebre serie tv di Sandor Clegane, Il Trono di Spade, si attinge molto dal manga di Kentaro Miura
- La frase “un’anima per un anima” pronunciata da Thanos in Avengers Endgame è un grande omaggio al masterpiece del maestro.
- Il gioco dell’anno del 2022, Elden Ring, rappresenta innumerevoli citazioni a Berserk.