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Intervista Anime & Manga

Intervista a Paolo La Marca su Kazuo Kamimura

Michele "PingWer" Cosentino • 24 Gennaio 2024

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Durante la live tenuta con il docente di lingue e letteratura giapponese Paolo La Marca, XEUD ha avuto l'opportunità di rivolgergli alcune domande inerenti il Maestro Kamimura Kazuo 

Per chi non lo conoscesse Kazuo Kamimura è stato un importante mangaka vissuto durante la seconda metà del '900. La sua arte è stata particolarmente apprezzata per il suo stile, ma ciò che ha suscitato più interesse sono state le tematiche trattate, ovvero l'erotico ed il drammatico. Se volete saperne di più sull'autore, abbiamo realizzato un articolo su Kazuo Kamimura

Kazuo

 

Invece, Paolo La Marca, oltre ad essere un docente di lingue e letteratura giapponese presso l’università degli Studi di Catania, cura la collana “Doku” dell’editore Coconino insieme a Vincenzo Filosa e Livio Tallini. È  stato il primo in Italia a portare un manga di Kazuo Kamimura e tutt'oggi continua questa missione di ricordo dell'autore.

Durante la live La Marca ha anche rivelato che il manga "Folli Passioni" di Kazuo Kamimura, edito da Coconino, sarà rimandato a Luglio 2024.

Oltre a questo ci ha anche dato delle informazioni extra su questa edizione:

Qui potete trovare la live integrale ed in basso una sintesi delle domande più importanti:

Domande a Paolo La Marca:

D: Da dove scaturisce l'interesse per Kazuo Kamimura? Come l'ha scoperto?

R: L'interesse nasce ai tempi del liceo, quando su internet si trovavano ancora ben poche informazioni, durante il 3° anno di liceo trovai i libri di Maria Teresa Orsi, ovvero la prima accademica ad occuparsi del fumetto giapponese con taglio accademico, scrisse "Storia del fumetto giapponese" ed è stato proprio all'interno di quel libro che ho conosciuto il nome di Kamimura Kazuo.

D: Kamimura fu un mangaka che lasciò il segno in un periodo dove c'erano già molti che stavano lasciando il segno. Il segno di Kamimura dove lo si può trovare? Nell'arte, nella storia, nella narrazione o in tutto?

R: Kamimura è un autore "atipico", proprio perché è un autore che ha uno stile personale che è poco manga, infatti quando inizia questa avventura nel mondo del gekiga, che era la novità di quegli anni, lui non aveva assolutamente idea di come si facesse il fumettista. Essendo partito da zero ha cercato la sua ispirazione nei fumetti, e nei comics americani di quei tempi, ed ha cercato di riproporre quelle atmosfere nei suoi fumetti. Lo stile Kamimura che conosciamo inizia a consolidarsi a partire dal '71 con l'opera "Maria" che affermerà il suo verso poetico ed artistico.

D: Kamimura nelle sue opere unisce la drammaticità con alcuni aspetti della sua vita, come il fatto che è sempre stato circondato dalle donne, inserendo anche un po' di erotico nelle sue opere. Parlaci di questo suo legame con l'erotico.

R: Kamimura si colloca in un contesto editoriale rivolto verso un pubblico di lettori adulto, dove a partire dagli anni '60 si creano delle realtà editoriali ben evidenti, come le riviste settimanali per adulti come "Weekly Manga Action". Nelle opere di Kamimura era presente l'elemento erotico, ma non era predominante nelle storie. L'elemento erotico inizia a comparire sempre in maniera più evidente a partire da "Maria" dove Kamimura inizia ad affrontare temi sempre più congeniali.

D: Il Giappone, anche prima di questo periodo, ha avuto problemi con la censura, per quanto riguarda Kamimura e il Gekiga c'è stato un tentativo di voler evitare la pubblicazione di queste opere?

R: No, al contrario, Kamimura era conteso da tantissime riviste, considerando che nel suo breve periodo di attività riusciva a creare 500 tavole al mese con un ottima qualità.

D: Kamimura oltre ad essere stato un famoso mangaka aveva anche una famiglia, che rapporto aveva con la figlia Migiwa? Lei come lo vedeva il padre?

R: Il rapporto con il padre è sempre stato un po' complesso, come spesso accade nelle famiglie giapponesi, il padre lavorava spesso fino a tardi ed in casa era poco presente, qualche anno fa ho scoperto in una biblioteca di Tokyo un racconto di Kamimura intitolato "Melodramma", una storia autobiografica, dove si narra del lavoro e della vita notturna dell'autore, infatti Migiwa ha il rimpianto di non aver mai conosciuto bene il padre a causa della mancanza di dialogo.

D: "Maria" diventerà edito in Italia?

R: Purtroppo non esistono le tavole originali e la rivista su cui è stato pubblicato è difficile da trovare, le copie che ho in possesso sono le fotocopie che sono riuscito a fare dalla biblioteca, quindi in caso di pubblicazione queste andrebbero lavorate e ripulite perchè come spesso accade le riviste giapponesi hanno carta riciclata che difficilmente si può riportare ai livelli di una tavola originale.

D: Quanto tempo si è impiegato per completare "13 notti di rancore"

R: C'è voluto un bel po' di tempo, perchè quando volevo realizzare quest'opera il mio primo pensiero fu quello di volerle dare un'integrità ad essa, come Kamimura l'aveva pensata, facendo un check tra rivista e quello che era stato pubblicato mi resi conto che mancavano tantissime tavole, quindi chiesi ciò che mi serviva alla figlia di Kamimura e ciò che non riusci a trovare lo scansionai dalle mie riviste per poi passarlo al mio collega Livio Tallini che lo restaurò, cercando di dare l'effetto originale, in tutto ci abbiamo impiegato 3 mesi.

D: In Kamimura non c'è molto di Ero Guro, però potrebbe avere influenzato qualcuno?

R: Come hai detto, Kamimura non è un autore che noi inseriamo nella corrente Ero Guro , però secondo me il gusto di Kamimura per l'erotismo rappresentato in maniera elegante lo si può ritrovare in autori come Suehiro Maruo che condivide la bellezza e l'eleganza del tratto con Kamimura

D: A livello artistico Kamimura si rifà molto allo stile Ukiyo-e, ci può dire qualcosa in più su questo legame?

R: Kamimura in alcuni suoi saggi aveva parlato dei suoi maestri d'arte e dice che il suo principale maestro ispiratore fu Katsushika Hokusai, e a lui dedica "folli passioni" un fumetto che narra la storia du Sutehachi che è un personaggio immaginario, ma in realtà è l'alter ego di Kamimura, che si mette nei panni di questo allievo immaginario di Hokusai. 

D: Si vede molto il rimando all'Ukiyo-e e proprio per questo mi viene da pensare che un motivo per il quale Kamimura ha deciso di spingersi un po' più sull'erotico è proprio a causa di alcuni artisti che facevano questi tipi di rappresentazioni?

R: Si, Kamimura dedicò un altro fumetto ad Utamaro, che è un altro importantissimo artista giapponese. Kamimura viene soprannominato in giappone Shōwa no eshi che significa maestro dell'arte con un implicito richiamo ai maestri dell' Ukiyo-e, proprio perchè all'interno della sua arte si ritrova l'eleganza del tratto classico giapponese.

D: Qual è stata l'opera più difficile di Kamimura da realizzare?

R: A causa della mancanza delle tavole le opere più difficili da realizzare sono state "Love", "13 notti di rancore" e "La pianura del Kanto"

D: Com'è il rapporto che hanno i giapponesi con autori di questo calibro?

R: Gli autori come Kamimura sono molto più conosciuti in occidente che non dalle nuove generazioni in giappone. Le nuove generazioni sono quasi sempre protese verso il futuro senza avere una curiosità su ciò che è stato pubblicato in passato 

D: Come sono andate le mostre riguardanti Kamimura?

R: Devo dire che c'è stato un numero altissimo di visitatori e siamo molto soddisfatti, la figlia di Kamimura era pure contenta di vedere che le mostre sul lavoro di suo padre stanno andando bene

D: Che criterio hai utilizzato per scegliere le tavole?

R: La maggior parte delle opere coprono un arco di tempo che va dal '71 all' '85, quindi ho cercato di selezionare alcuni titoli che secondo me andrebbero conosciuti meglio 

D: Quindi c'è un evoluzione in Kamimura a livello grafico?

R: Si, se prendiamo in esempio le opere dal '79 all' '80 abbiamo uno stile molto simile ai comics americani, non c'è la donna tipica di Kamimura che si può riscontrare in "Maria" o in "Lady Snowblood"

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