Durante la nuovissima fiera sulla cultura pop, "Umbriacon", XEUD ha avuto la possibilità di porre alcune domande al designer Kenji Watanabe, responsabile della realizzazione dei piccoli mostriciattoli dei Digimon e dei Tamagochi.
Cos'è l'UmbriaCON
UmbriaCON è un festival dedicato al mondo del fumetto, dei giochi da tavolo, dei videogiochi e della cultura nerd. Ospitato presso l'ampio complesso di UmbriaFiere a Bastia Umbra, questo evento coinvolge appassionati, artisti, scrittori, giocatori e appassionati di tutti i generi.
La fiera si è svolta il 20 e 21 Gennaio con tantissimi ospiti, tra cui Kenji Watanabe.
Per saperne di più visitate il sito web ufficiale
Domande a Kenji Watanabe
D: Secondo lei, a cosa deve pensare un designer per diventare così iconico?
R: Non arrendersi, continuare ad andare avanti fino al successo. All'inizio ero un semplice disegnatore che lavorava per un'azienda, solo quando ho iniziato a disegnare i Digimon il mio nome è iniziato ad apparire in giro. Per 15 anni è stato solo un nome. Ma è un dato di fatto che solo negli ultimi 10 anni le aziende giapponesi hanno iniziato a portare in primo piani creatori.
D: Sia i Digimon che i Tamagotchi sono nati a cavallo tra l'era analogica e quella digitale, come si è evoluto il design e come è cambiato il processo?
R: Nel1993-1994 ho comprato il mio computer e ho iniziato a fare i primi disegni in digitale, ma il modo in cui disegnavo era quello analogico. Questo accade ancora oggi, le persone cercano di disegnare in modo da non dare il più possibile l'impressione del digitale.
D: Quale disegnatore di anime/manga di quest'epoca (dopo il 2000) trovi interessante e perché?
R: Ci sono tanti illustrattori che mi hanno influenzato e fanno tutti parte dell'era digitale. In giappone gli artisti sono tutti molto talentuosi, ma quelli a cui presto attenzioni sono coloro che riescono a dare uan sensazione di analogico nel loro disegno digitale.
Acky Bright è uno di questi artisti che dovrebbe ricevere più riconoscimento in Giappone; anche Koki, un disegnatore che ha lavorato ai Digimon.
(Nota: Si è occupato principalmente del design di alcune carte dei Digimon, esempi qui in basso)
Questo tipo di arte dovrebbe essere apprezzata anche in questa era dell'intelligenza artificiale