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Lo studio Gainax dichiara bancarotta, la fine di un'era

Tobia Cazolla • 8 Giugno 2024

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Dopo 40 anni di fitte produzioni animate e discutibili gestioni aziendali, crolla il monumentale studio Gainax

Esattamente 4 decadi dopo l'inizio di un'indimenticabile avventura, termina in data 7 Giugno l'attività dello storico studio Gainax, pilastro dell'animazione giapponese e indiscusso mentore per quelle che saranno le generazioni e opere future, le quali disporranno enormi quantità di materiale da sviscerare, in merito a genialità e sregolatezza artistica, molto meno invece per quanto riguarda strategie di marketing e amministrazioni economiche.

Primo punto cruciale da riportare in merito al fallimento del criptico studio d'animazione, risulta essere senza ombra di dubbio la difficile interazione e convivenza con i propri dipendenti, in quanto già nel 1992ci furono le prime avvisaglie di un fenomeno che si sarebbe perpetuato nel tempo, tramite l'abbandono dello scenografo e regista Shinji Higuchi, assieme ad altri addetti ai lavori, poi, nel 2007, fu la volta di Hideaki Anno, ideatore della celebre serie Evangelion, e fondatore dello studio Khara. Impossibile non menzionare successivamente le inefficienti decisioni di natura meramente economica, come ad esempio una serie di investimenti, creazioni di nuove società e lavori paralleli che mai diedero i frutti sperati, oppure, in fatto di merchandising, la testardaggine di puntare ripetutamente sulle medesime serie e personaggi ancora e ancora, senza mai veramente slacciarsi da un passato fiorente e tuffarsi in un futuro tutto da costruire. 

Questa lunga serie di inciampi ed errori fu la motivazione di un allontanamento sempre più cospicui da parte dei dipendenti, il quale non permise mai una vera e propria ripresa, fino ad arrivare al 2018, quando il CEO dello studio Gainax fu nominato per problemi legali e portò il caos dove già regnava il disordine.

Tornando ai giorni nostri, il cerchio si chiude il 29 Maggio 2024, giorno in cui lo studio dichiara apertamente bancarotta, facendo si che lo studio Khara sopracitato possa acquistarne i diritti d'autore.

La storia dello studio Gainax

La storia dello studio Gainax, per quanto riguarda nello specifico la sua nascita e prime vicissitudini può essere riassunta in una sola parola: passione. La passione di uno sparuto gruppo di studenti amanti del genere fantascientifico e pronti a stravolgere tutti i canoni e limiti di tale mondo, seppur senza ingenti fonti o anche solo la minima esperienza nel settore aziendale. 

I protagonisti della nostra storia si presentano col nome di Toshio Okada e Yasuhiro Takeda, fautori della convention DAICON III, la quale fu inaugurata dal trio di animatori Hideaki AnnoHiroyuki Yamaga e Takami Akai, gruppo che nel 1981, per l'occasione, portò alla luce un accattivante cortometraggio, nonostante i metodi a dir poco rudimentali, e solo in seguito si organizzò come studio DAICON Film. Successivamente il team si separò per maturare in autonomia, ma si riunì poi due anni dopo in occasione della DAICON IV, dove venne prodotto un cortometraggio ancora più entusiasmante e iconico del primo, poi nel 1984 Toshio Okada e Hiroyuki Yamaga fondarono finalmente lo studio Gainax, intrepidi all'idea di realizzare ciò che avevano in mente. Nel 1985 lo studio si rese responsabile di uno dei primi grandi fallimenti che lo caratterizzeranno in tempi futuri, ovvero la produzione de Le ali di Honneamise, lungometraggio che avrebbe dovuto fare concorrenza al capolavoro di Miyazaki, Nausicaa della Valle del Vento, ma che finì per non ricoprire neppure le spese. Le motivazioni di tale insuccesso si rifanno maggiormente alla campagna marketing piuttosto che alla qualità del film, divenuto opera di culto parecchi anni dopo, ma i veri problemi sorsero durante la produzione della serie Nadia – Il mistero della pietra azzurra, poiché grandi conflitti interni caratterizzarono la creazione dell'opera, dalla sceneggiatura alla messa in onda, portando sostanzialmente a un ambiente di lavoro invivibile. 

La bancarotta fu miracolosamente evitata grazie agli introiti di attività secondarie, come produzioni di modellistiche e gadget, ma soprattutto grazie ai videogiochi riguardanti le stesse opere dello studio; a ogni modo, in seguito alle ultime vicissitudini Okada, indicato come principale direttore, fu costretto ad abbandonare la barca.

Privi di una chiara direzione o tanto meno di una forte leadership lo studio d'animazione non produsse più nessun prodotto animato per ben 4 anni, fino all'uscita di Neos Genesis Evangelion, produzione che, nonostante gli immancabili problemi organizzativi, riscosse enorme successo, riportando in auge il nome Gainax; anni dopo il regista dell'opera, Hideaki Anno, lasciò lo studio, creando lo studio Khara, ma nonostante l'amarezza altre pietre miliari furono prodotte, come ad esempio Sfondamento dei cieli Gurren Lagann. 

In conclusione, il ciclo distruttivo che definisce lo studio Gainax nella sua interezza continuò a ribadirsi anno dopo anno, successo dopo successo, fallimento dopo fallimento, in quanto sempre più dipendenti abbandonarono lo studio, ammaliati da offerte più cospicue o progetti più interessanti, e per questa ragione lo studio si ritrovò sempre più sommersa dai debiti, e incapace di tornare a galla, fino alla triste notizie giunta il 7 Giugno 2024.

Cosa rimane oggi dello studio Gainax

Ripercorrendo le tappe di uno degli studi più stravaganti e mal organizzati di sempre, si può giungere alla conclusione che questo non sia mai stato una casa, non abbia mai  rappresentato un porto sicuro e abbia fatto della discontinuità la sua intrinseca peculiarità, portando gli animatori di tutto il mondo a considerarlo più come un punto di passaggio, una scuola dove migliorare, farsi influenzare, per poi magari esprimere i frutti di tale percorso altrove, sotto altri riflettori, ma è proprio per questo motivo che l'esuberanza e l'indole stravagante dello studio Gainax non potranno mai dichiarare bancarotta e fallire, anzi rimarranno per sempre vivi nelle opere da loro prodotte, delle quali stiliamo una lista, indicando le pietre miliari e ciò che mai dovrà essere dimenticato:

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