Salvatore Annicelli, in arte Obemonlas, è un disegnatore che ha realizzato la nostra mascotte, XEUD-chan, ma è anche uno scrittore di webtoon, che ha debuttato qualche anno fa con la sua opera Act no Actor.
Originariamente scritta in francese per partecipare a un contest Webtoon, al quale si è aggiudicato il terzo posto su oltre 1000 lavori, è stata successivamente riscritta in inglese in modo da potersi affacciare a un pubblico più vasto possibile (in futuro arriverà anche in italiano).
Act no Actor è disponibile su Webtoon gratuitamente, ma quali sono state le sfide che Salvatore ha dovuto affrontare e superare per poter scrivere questa sua prima storia? Quali consigli può dare a chi si vuole approcciare al mondo del fumetto come autore?
Scopritelo in questa intervista!
1) Quali sono stati i tuoi più grandi ostacoli come neo autore e disegnatore?
All’inizio tutti hanno lo stesso problema: “sono pronto per iniziare la mia carriera?”
Be’ ora citerò una frase da un film che ho molto a cuore: “non puoi sapere di essere pronto, è solo un atto di fede.”
Il più grande ostacolo che accomuna tutti è la paura di sbagliare, di non essere abbastanza, ma all’inizio è lecito sbagliare, sia per errori a livello grafico che narrativo, in fondo è l’inizio.
Superato questo scoglio psicologico c’è il secondo: la costanza. Quando capisci che il tuo sogno ti toglierà ore di sonno e anni di vita sociale costretto con la matita in mano ti resta solo una domanda: Ne vale la pena? Non c’è risposta giusta o sbagliata, è personale, ma se riesci a superare questo scoglio, a importi deadline e rispettarle a costo di non dormire e altro, acquisisci una cosa che manca a molte figure già avviate nel mondo del lavoro. La professionalità.
2) Reputi che la piattaforma Webtoon sia un buono posto dove iniziare a pubblicare le proprie opere?
Attualmente Webtoon è una buona opzione di pubblicazione, ma dipende tutto da cosa si vuole fare.
Bisogna prima di tutto tener conto che la narrazione è completamente diversa, e non intendo: fumetto occidentale sinistra destra, manga al contrario e webtoon verticale. La narrazione cambia nella costruzione delle vignette e nel flow della storia e molti altri fattori, ci sono molte regole non visibili a occhio inesperto che portano erroneamente ad approssimare ogni scuola come “fumetto”, sono diversi.
Una volta capita la narrazione che più ti si addice è momento di decidere i tuoi obbiettivi. Webtoon Canvas è una piattaforma di auto-pubblicazione che, raggiunta una certa fama, ti offre un contratto. Il punto forte del webtoon è che essendo digitale tu hai molta più libertà di fare storie lunghe (con però dei limiti riguardo a tematiche troppo spinte o violente.)
Nel caso della pubblicazione cartacea, le storie, specialmente in Italia, diventano più corte e almeno all’inizio bisogna partire con la consapevolezza di fare storie di massimo due o tre volumi.
3) Secondo te, l'Italia da spazio ad autori emergenti permettendogli di farsi notare e migliorare?
Come molti colleghi più esperti mi hanno detto, “l’Italia è ottima per farsi le ossa”. Conosco molte persone all’inizio della loro carriera con qualche pubblicazione in corso, purtroppo le case editrici Italiane investono poco sulla pubblicità e, se non si ha già un seguito sui social, spesso non danno molta possibilità di ampliare la tua storia. Non voglio demoralizzare nessuno, ripeto, i contratti ci sono, le pubblicazioni ci sono e anche le case editrici, quindi matita in mano e pubblicate la vostra storia anche voi, però dipende sempre da che obbiettivo una persona si pone. Se si vuole raggiungere un successo più elevato, a volte bisogna anche mettere da parte i soldi e puntare all’estero. Un mercato che va forte al giorno d’oggi è il francese, non si può negare. Anche la mia storia parla di una ragazza italiana che espatria per raggiungere il successo, ciò non toglie il suo patriottismo, ma quando si tratta di inseguire un sogno bisogna essere disposti a tutto.
4) Hai dei consigli da dare a chi vorrebbe approcciarsi a questo mondo dall'Italia?
Pensate prima al vostro obbiettivo. Prima di raccontare bisogna avere un messaggio da mandare, no? Qual’è il vostro? Perché siete disposti a fare tutti questi sacrifici? Pensate prima a questo, vedete che le vostre storie miglioreranno, acquisiranno una coerenza più forte. Per le pubblicazioni siate sereni, è molto più facile di quel che pensiate, la componente difficile è la costanza e il duro lavoro, imparate prima quello. Esercitatevi sul disegno e sulla narrazione, ma non abbiate paura di “non essere abbastanza” la soglia minima non esiste, altrimenti non inizierete mai. Quindi coraggio. Fate diversi tentativi con storie brevi sia su webtoon che su altre piattaforme o con case editrici Italiane o estere, alla fine è ciò che sto facendo anch’io. La cosa migliore da fare prima di buttarsi a capofitto con una storia di cento e più capitoli/episodi è capire qual è il modo migliore per raccontarla. Il solo modo per capire è andare per tentativi, quindi non abbiate paura all’inizio, siete esordienti, non dovete ancora dimostrare nulla a nessuno.
5) Da dove hai preso ispirazione per scrivere "Act No Actor"?
Il grosso di Act no Actor l’ho pensato tutto in due settimane, poi ha subito numerosi cambiamenti anche in corso d’opera, aggiungendo colpi di scena che nemmeno io avevo pensato, quasi come se si stesse scrivendo da solo. La mia seconda passione è sempre stata il cinema e, prendendo spunto dalla serie italiana “Boris” (che da il nome al coprotagonista), ho deciso di fare una parodia di una storia romantica slice of life per prendere in giro un po’ il genere che va forte su webtoon. Io adoro il comico e con questa storia l’ho capito, ma avevo fin dall’inizio chiaro il messaggio da comunicare: “Va bene impegnarsi, ma la vita è pur sempre una e tanto vale divertirti vivendola, come un gioco.”
Il mio obbiettivo era comunicare questo e far trasparire con una storia breve un’atmosfera di “distruzione della serietà”, tutto minimizzato alla semplicità della vita, e spero di esserci riuscito.
6) Perché hai scelto un formato long strip e non uno a pagine? Ci sono dei vantaggi particolari?
Personalmente Webtoon è un’alternativa che preferisco, sia perché mi piace colorare, sia perché la narrazione verticale la sento più mia. Come ho già detto è tutta una questione narrativa, i vantaggi li hanno tutti i formati. Come ad esempio, non dovendo colorare nel manga, si può sfruttare il bianco per velocizzarsi nel disegno, risulta tutto molto più rapido, ma il volume è più grande (circa 180/200 pagine), c’è da dire che il webtoon però ha scadenza settimanale massimo bisettimanale ed è dura tenere il passo, però aiuta il fatto che è un opera che deve rimanere digitale, si possono usare più colori ad esempio.
Potrei continuare all’infinito, ma non esiste un formato migliore rispetto all’altro, dipende più dalla narrazione, che non posso spiegare per motivi di spazio. Nel mio caso, mi sento più adatto al webtoon, almeno al momento ho intenzione di continuare su questa piattaforma, ma nulla mi vieta di pensare a qualche opera manga in futuro.
7) Hai in progetto altre storie da portare su Webtoon?
Certo che sì, ho molte storie da parte, non tutte comiche sia chiaro, anzi. Sto progettando un lavoro bello lungo Fantasy/Action per il quale sto frequentando un corso di disegno avanzato per renderlo al meglio. Essendo un’opera enorme credo che vedrà la luce del sole tra qualche anno, ma ne varrà la pena, solo la storia la sto pensando da almeno sei anni.
Al di là di questa mi piacerebbe esplorare l’horror e altre varianti della commedia. Essendo un fan dei colpi di scena starò a vedere cos’ha in serbo la vita per me, sicuramente tenterò anche altri tipi di pubblicazione, magari anche cartaceo, staremo a vedere.